Libri di Philip Mansel
Il re del mondo. La vita di Luigi XIV
Philip Mansel
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 823
Nel 1643, quando fu incoronato re di Francia a neanche cinque anni di età, Luigi di Borbone ereditò un regno in profonda crisi, guidato da una corte affamata di potere e lacerata dai dissidi: il padre aveva affrontato rivolte, congiure e complotti, alcuni dei quali orditi dalla sua stessa moglie. Eppure, settant'anni dopo, alla sua morte il Re Sole lasciò un paese profondamente trasformato, che grazie a lui aveva conquistato il rango di potenza mondiale. Servendosi di un vasto repertorio di fonti bibliografiche e materiali d'archivio in parte inesplorati, lo storico Philip Mansel ripercorre la vita pubblica e privata di Luigi XIV per descrivere i mutamenti vissuti dalla Francia nel XVII secolo. Il sovrano, tanto lungimirante quanto accentratore, soppresse le ultime vestigia del feudalesimo e gettò le basi per la nascita dello stato moderno, ma al tempo stesso soffocò molte libertà, soprattutto religiose. La sua spregiudicata politica estera spinse gli eserciti francesi dal Mississippi al Mekong, e portò le finanze sull'orlo del collasso pur di collocare un Borbone sul trono spagnolo. Nondimeno, Luigi riteneva che la supremazia andasse conquistata non solo con le armi, ma anche con il sapere. Egli fu un amante delle arti – adorava recitare e ballare e si esibì fino ai sessant'anni – e contribuì alla fioritura internazionale della cultura francese, aprendo accademie e diventando mecenate di autori come Racine, Molière e Lully. Il suo capolavoro fu senz'altro Versailles, residenza reale e sede del governo, ma anche quartier generale militare, pinacoteca, sala concerti e sede di feste con fuochi d'artificio, fontane di vino e cene pantagrueliche. Lì viveva tutta la corte – composta da personaggi fidati e dalla famiglia reale, compresi l'amato fratello, l'infelice moglie, i figli e le amanti – e si curava qualsiasi aspetto della vita pubblica e privata del re. Ogni dettaglio, infatti, doveva assurgere a testimonianza imperitura, benché non sempre veritiera, della magnificenza del sovrano e della sua dinastia, per fare invidia al mondo intero e soprattutto agli antagonisti. Con le sue pennellate evocative, "Il re del mondo" è un affresco intenso che offre un'originale chiave di lettura per raccontare l'uomo che guidò la Francia per oltre mezzo secolo e per interpretare una delle epoche storiche più affascinanti agli occhi di esperti, appassionati e curiosi.
Aleppo. Ascesa e caduta della città commerciale siriana
Philip Mansel
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 307
«Le città possiedono una dinamica propria. La geografia, ['economia e la cultura le aiutano a sfidare le forze delle nazionalità e delle religioni. I legami della vita quotidiana possono risultare più potenti dei dettami delle sette e degli Stati. Gli abitanti hanno bisogno gli uni degli altri, altrimenti non vivrebbero nella stessa città. Per molti la città rappresenta la loro identità primaria. Aleppo, in particolare, era una città con un ritmo tutto suo, che sfidava le categorizzazioni e le generalizzazioni. A metà strada tra il deserto e il mare, le montagne dell'Anatolia e le rive dell'Eufrate, era a un tempo araba e turca, curda e armena; cristiana, musulmana ed ebrea. Città arabofona a maggioranza musulmana, sotto il dominio ottomano Aleppo divenne anche un centro di cultura francese e di missioni cattoliche. Al pari di molti altri luoghi della regione, mescolava Oriente e Occidente, islam e cristianesimo. Fino al 2012 Aleppo si distingueva per il suo carattere pacifico. Per 500 anni, indipendentemente dalla loro origine, i suoi abitanti avevano convissuto in un'armonia relativa. Le ragioni di questa antica armonia e dell'attuale cataclisma sono il soggetto di questo libro». Le pagine di Philip Mansel rendono palpabile il fascino di una città unica al mondo, fondendo in un insieme vivace storia politica e religioni, gastronomia e moda, letteratura ed economia. Dopo una prima parte dedicata alla storia della città, l'autore cede la parola ai viaggiatori degli ultimi secoli, in una panoramica narrativa che è un invito a non dimenticare Aleppo anche in questo tempo difficile e ingiusto, a tenersi pronti per ritrovare il senso della civiltà contro cui si accanisce la barbarie di oggi.
Levante. Smirne, Alessandria, Beirut: splendore e catastrofe nel Mediterraneo
Philip Mansel
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 470
Che cosa hanno in comune lo storico marxista Eric Hobsbawm, il poeta Konstantinos Kavafis, il vice Führer Rudolf Hess e il futurista Filippo Tommaso Marinetti? Nulla, se non il fatto di essere nati ad Alessandria, la città più cosmopolita dell'Egitto. Un mondo a parte, un crogiolo di lingue, etnie e culture, dov'era possibile leggere gli ultimi romanzi pubblicati a Londra e Parigi, organizzare mostre di artisti di fama internazionale o mettere insieme collezioni archeologiche dal valore inestimabile. E, soprattutto, passare da un'identità a un'altra, da una lingua all'altra, liberandosi dai vincoli delle nazionalità e delle confessioni. Alessandria, la regina del Mediterraneo, ma non solo. Smirne, Salonicco, Beirut, città globali prima della globalizzazione, esempi aurorali delle città miste che caratterizzano il mondo contemporaneo. In una parola, il Levante: luogo d'incontro tra Oriente e Occidente, di dialogo e di confronto tra cristianesimo e Islam, ma anche di violenze laceranti, di genocidi e pogrom perpetrati in nome del nazionalismo o del fanatismo religioso. Se "multiculturalismo", "assimilazione" e "integrazione" sono parole che spesso in modo astratto scandiscono da anni l'agenda del dibattito politico, c'è stato un tempo in cui esse testimoniavano di realtà concrete, tangibili, fatte di scambi e compromessi, di convivenza e di tolleranza, per quanto fragili e difficili da conservare.

