Libri di Patrizia Nuzzo
Mario Merz. Il numero è un animale vivente. Catalogo della mostra (Verona, 11 ottobre 2024-30 marzo 2025). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Manfredi Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 112
«[...] Un sentimento di silente malinconia avvolge la poetica di Merz, che percepisce quanto l’esistenza e la bellezza siano transitorie ed effimere, ma a questa consapevolezza di perdita e trauma Merz contrappone la sua rivoluzione copernicana: il miracolo germinativo della natura che trasferisce all’atto artistico la capacità di ri-creare universi più accettabili dove si riattivano energie sempre nuove. "Tutto è stato rotto – afferma Merz – e voglio rimettere in ordine, a posto. Voglio mettere le cose dentro e non fuori". Ecco dunque che i giornali – legati e allineati sul pavimento sui quali vengono posti i numeri al neon delle sequenza Fibonacci – dichiarano la loro presenza, il qui ed ora, anche se la data del quotidiano indica tempi e vissuti passati. Un analogo lavoro con i giornali, ma con la luce azzurra del neon che riporta il verso di Mallarmé Un coup de dés jamais n’abolira le hasard, avvalora la piena e autonoma facoltà dell’atto poetico – misterioso, imprevedibile, non totalmente governabile – di apportare, come un “colpo di dadi”, significato e ordine all’apparente caos. [...]»
Mauro Fiorese. Treasure rooms. Catalogo della mostra (Verona, 5 aprile-2 settembre 2019). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Cosimo Panini
anno edizione: 2019
pagine: 96
La collaborazione di Mauro Fiorese con il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri si è sviluppata nel corso degli anni con modalità diverse, ma con molti tratti comuni. Ci si può azzardare a dire che la crescita professionale di Mauro sia coincisa con la parallela crescita dell'esperienza del Centro degli Scavi Scaligeri. L'esordio è nel 2001 con Two spirits: una mostra nella quale Fiorese, poco più che trentenne, presenta il suo lavoro di fotografo, facendolo dialogare - e qui si vede già in nuce quella attitudine per la curatela che sarà poi il segno distintivo della sua collaborazione con il Centro - con le opere di un autore americano, Keith Carter, in una mostra particolare e molto intima, giocata solo sul bianco e nero. Carter e Fiorese sono due spiriti che si riconoscono nella ricerca di una fotografia che sappia cogliere nei minuti particolari della quotidianità quel senso di mistero e di poesia che costringe, anche solo per un istante, a fermarsi e riflettere. Di nuovo, nel 2008 un suo lavoro sulla boxe comparirà nella mostra collettiva Young Days, dedicata ai giovani fotografi di Verona che lui, con il suo lavoro di insegnante presso l'Accademia e all'Università, molto aveva contribuito a catalizzare nell'associazione Larterìa.
Il mio corpo nel tempo. Lüthi, Ontani, Opalka. Catalogo della mostra (Verona, 13 ottobre 2017-28 gennaio 2018). Ediz. italiana e inglese
Patrizia Nuzzo, Adriana Polveroni
Libro: Libro rilegato
editore: Manfredi Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 120
Sebbene il tema che lega tre artisti formalmente così diversi come Lüthi, Ontani e Opalka sia il tempo, occorre precisare che a loro non interessa mostrare il mero passare del tempo che, come ci hanno fatto vedere Giorgione e Tiziano, trasforma il giovane in vecchio. Nonostante questo piano, inevitabile laddove il corpo si fa “documento” visivo, abbia la sua attrattiva, non esaurisce tuttavia il senso del lavoro dei tre artisti che questa mostra intende proporre. È la capacità di fare attraverso l’arte un lavoro sul tempo che sfida il tempo stesso, che si eleva da esso, lo svincola dai suoi obblighi lineari, sebbene non ne nasconda il trascorrere, ad affrancarne il lavoro da quel piano meramente naturale che la testimonianza biologica suggerisce. E in questo continuo rimando tra un piano di manifesta naturalità, dove il tempo si racconta nel corpo dell’artista, e il piano simbolico della trasfigurazione artistica, risiede la forza e il fascino del lavoro di Lüthi, Ontani e Opalka.