Libri di Paolo Mondani
Che cos’è questo golpe? Pasolini nell'Italia delle stragi e del ricatto politico
Andrea Speranzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2025
pagine: 252
Nel novembre del 1974 Pier Paolo Pasolini pubblicava sul «Corriere della Sera» il celebre articolo “Che cos’è questo golpe?”, un coraggioso atto d’accusa contro i poteri occulti che agivano nell’ombra, dentro e fuori le istituzioni della Repubblica. Un anno dopo, nella notte tra il 1 e il 2 novembre 1975, Pier Paolo Pasolini viene assassinato all’Idroscalo di Ostia: un delitto rimasto a lungo confinato nella cronaca nera ma che è maturato nello stesso clima di violenze e sabotaggi che il poeta aveva osato denunciare. Andrea Speranzoni parte dall’”Io so” del poeta per ricostruire, attraverso atti processuali e fonti giudiziarie inedite, la fitta rete di depistaggi, ricatti e connivenze che hanno attraversato la storia repubblicana. Dal tentato golpe Borghese del 1970 alle stragi di Milano del 1969 e di Brescia e Bologna del 1974, dai legami tra eversione nera, logge massoniche e apparati dello Stato fino alle sentenze del 2025 dei processi che hanno svelato i mandanti della strage del 2 agosto 1980. Il libro conferma le intuizioni di Pasolini e restituisce al suo “Io so” il valore di un atto politico e morale. E svela anche come il disegno di destabilizzazione dell’ordine pubblico della P2 finì con lo stabilizzare un ordine politico funzionale alla violenta trasformazione socio-economica della società italiana di cui ancora oggi subiamo gli effetti. Così quella domanda – “Che cos’è questo golpe?” – torna a risuonare nel nostro presente come un monito: la verità non è solo una conquista giudiziaria ma una necessità civile senza la quale nessuna democrazia può durare. Prefazione di Paolo Mondani.
Chi ha ucciso Pio La Torre? Omicidio di mafia o politico? La verità sulla morte del più importante dirigente comunista assassinato in Italia
Paolo Mondani, Armando Sorrentino
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2022
pagine: 304
Pio La Torre viene ucciso il 30 aprile del 1982. Indagini farraginose e un lunghissimo processo indicheranno come movente dell’omicidio la proposta di legge sulla confisca dei patrimoni mafiosi, di cui era stato il più deciso sostenitore. Esecutore: Cosa nostra. Un mandante rimasto nell’ombra. In realtà, con la morte di La Torre si compie un ciclo di grandi omicidi politici iniziati con l’uccisione di Aldo Moro e proseguito con la soppressione di Piersanti Mattarella. Dalle carte dei servizi segreti risulta che La Torre viene pedinato fino a una settimana prima della morte. È lui a conoscere i risvolti più segreti dell’attività del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, a comprendere il peso della P2 e di Michele Sindona, a intuire la posta in gioco con l’installazione della base missilistica Usa a Comiso, a intravedere, con nove anni di anticipo, il peso di strutture come Gladio. Raccoglie e riceve documenti riservati, appunta tutto in una grande agenda: di questo non si troverà nulla. Quarant’anni dopo l’omicidio, l’esperienza di La Torre spiega molto delle sorti attuali della Sinistra e della democrazia nel nostro Paese. Prefazione di Andrea Camilleri.
Chi ha ucciso Pio La Torre? Omicidio di mafia o politico? La verità sulla morte del più importante dirigente comunista assassinato in Italia
Paolo Mondani, Armando Sorrentino
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2012
pagine: 284
Pio La Torre viene ucciso il 30 aprile del 1982. Indagini farraginose e un lunghissimo processo indicheranno come movente dell'omicidio la proposta di legge sulla confisca dei patrimoni mafiosi, di cui era stato il più deciso sostenitore. Esecutore: Cosa nostra. Un movente tranquillizzante. Un mandante rimasto nell'ombra. In realtà, con la morte di La Torre si compie un ciclo di grandi omicidi politici iniziati con l'uccisione, nel 1978, di Aldo Moro e proseguito, nel 1980, con la soppressione di Piersanti Mattarella, presidente democristiano della Regione Sicilia. Uomini che volevano un'Italia libera dal peso della mafia-politica e dall'influenza delle superpotenze. Dalle carte dei servizi segreti risulta che La Torre viene pedinato fino a una settimana prima della morte. Nel 1976, la sua relazione di minoranza alla Commissione parlamentare Antimafia passerà alla storia come il primo atto di accusa contro la Dc di Lima, Gioia, Ciancimino e la mafia finanziaria. Trent'anni dopo l'omicidio, l'esperienza complessa e straordinaria di La Torre spiega molto delle sorti attuali della Sinistra e della democrazia nel nostro Paese. E per la prima volta si cerca di leggere in controluce un delitto colmo di episodi per troppo tempo tenuti all'oscuro. Prefazione di Andrea Camilleri.
Soldi di famiglia
Paolo Mondani
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2011
pagine: 300
Arner Bank, una piccola banca svizzera i cui interessi spaziano dalla Sicilia delle speculazioni criminali alle grandi speculazioni milanesi, e da lì fino ai più inviolabili paradisi fiscali, come l'isola di Antigua. Una banca sconosciuta che annovera tuttavia tra i suoi correntisti personaggi come Ennio Doris, Stefano Previti e, soprattutto, Silvio Berlusconi, titolare del conto numero uno. Attraverso questo conto, Berlusconi gestisce una gran parte del patrimonio personale e della sua famiglia, e da questo stesso conto muove milioni di euro secondo traiettorie misteriose, e tuttavia interessanti per le procure di Milano e Palermo. In questa inchiesta, nata da un servizio di Report che ha generato grande scandalo, Paolo Mondani con l'aiuto di Paola Di Fraia segue per la prima volta, rivelando particolari assolutamente inediti, il flusso di denaro del nostro premier, in un viaggio che tra infinite società di comodo, prestanome di lusso, e pericolosi soci in affari, getta una luce inquietante sul modo in cui Berlusconi gestisce il proprio capitale lontano dagli occhi di tutti, anche da quelli delle autorità.
Fuorilegge
Paolo Mondani, Viola Rispoli
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2006
pagine: 165
Cosa unisce Milano a Napoli? Uno smisurato numero di fuorilegge. Fuorilegge sono i clandestini che lavorano alla Nuova Milano, nei cantieri dei lavori più importanti come gli schiavi lavoravano alla costruzione delle piramidi. Fuorilegge è la sterminata tribù che a Napoli popola la fabbrica della droga. "Fuorilegge" racconta una realtà scomparsa dalla televisione italiana, relegata nelle cronache veloci e sommario dei telegiornali. Milano, fabbrica di clandestini, capitale dell'evasione fiscale, diventa l'eldorado del moderno capitalismo. Napoli, violenta e senza speranza, dove la guerra tra clan negli ultimi anni ha lasciato sull'asfalto più morti di mafia e 'ndrangheta, si trasforma in "o'sistema", con una nuova camorra che vede protagonisti killer spietati anche di 14-15 anni. Prefazione di Michele Santoro.

