Libri di Paolo Giannotti
Morte a Viareggio. Omicidi e magia nera per Pompilio Nardini
Paolo Giannotti
Libro: Libro in brossura
editore: Frilli
anno edizione: 2025
pagine: 224
Lasciata l'emittente radiotelevisiva versiliese, il giornalista Pompilio Nardini trova lavoro quale responsabile dell'ufficio stampa del Club Nautico di Viareggio. Un giorno riceve la telefonata del collega Remo Michelotti. Iarina, una ragazza rumena con cui egli intrattiene da qualche tempo una relazione, si trova in uno stato mentale confusionale. La ragazza, dopo aver partecipato con l'amica Oana a un festino privato in una villa sulle colline viareggine, non è in grado di ricordare nulla della serata, ma ossessioni notturne e malesseri fisici la tormentano da allora. Inoltre Oana, che condivide con lei l'abitazione a Viareggio, è scomparsa. Nardini e Michelotti decidono di indagare. Tra circoli e club privati, magia bianca e magia nera, misteri ed esoterismo, le ricerche prendono inaspettati percorsi. Omicidi e loschi personaggi saranno elementi di ulteriori indagini fino all'epilogo che svelerà una verità difficile da rivelare, un segreto che metterà a dura prova il nostro Nardini. Paolo Giannotti è nato a Massa nel 1961. Laureato in Lettere moderne, da anni si dedica allo studio della narrativa italiana dell'Ottocento. Dello scrittore Gaetano Carlo Chelli ha curato le edizioni moderne del romanzoFabia (Alberto Ricciardi Editore, 2004) e della raccoltaRacconti dell'Apuano (Vuelleti Edizioni, 2003). Ha inoltre curato l'edizione della commedia dialettale Baltromèo calzolarodi Paolo Ferrari (Eclettica Edizioni, 2019). Ha pubblicato un saggio sulla storia del Teatro Guglielmi di Massa (Eclettica Edizioni, 2020). Finalista al Premio Calvino (2003) e al Premio Morselli (2012), ha pubblicato il romanzo noirIl Paese di Acchiappacitrulli (ItalicPequod, 2012) e GIALLO IN VERSILIA(Fratelli Frilli Editori, 2022).
Giallo in Versilia. Un'indagine di Pompilio Nardini
Paolo Giannotti
Libro
editore: Frilli
anno edizione: 2022
pagine: 230
Versilia, estate 2012. Il giornalista Pompilio Nardini è un Don Chisciotte contemporaneo dall’esistenza precaria. Lo considerano tutti un po’ eccentrico perché gira sempre con un’edizione di “Pinocchio” in tasca, testo che lui ritiene quasi oracolare, da consultare ogniqualvolta ve ne sia bisogno, aprendone a caso una pagina e provando a interpretarne il messaggio. Ilio è in crisi con la propria compagna (un figlio che non vuole arrivare) e con il nuovo lavoro dalle scarse soddisfazioni. Dopo aver lasciato il quotidiano locale presso cui lavorava, adesso è direttore del telegiornale di una piccola emittente versiliese. Mentre è impegnato a raccogliere materiale per un’inchiesta sui russi in Versilia, che hanno colonizzato il territorio e influenzato l’economia locale, incontra per caso il vecchio amico Tardelli. Costui sbarca ufficialmente il lunario come fotografo da spiaggia, ma di fatto è il pusher per la clientela di alto bordo di Forte dei Marmi. Una mattina Nardini viene a conoscenza della morte dell’amico Tardelli. Questi è stato trovato deceduto nella sua auto. Il referto parla di morte accidentale per overdose di eroina. A Nardini però la cosa non appare possibile: conosceva troppo bene Tardelli per credere che fosse diventato un eroinomane. Si rivolge alla nuova commissaria di Forte dei Marmi, una bella donna appena arrivata dal Sud, che però non dà credito ai dubbi di Nardini sulla morte di Tardelli. Tra i due scatta subito una simpatia. Nardini prosegue con le indagini e rintraccia un legame tra l’amico defunto e altri due personaggi: Volkov, ricchissimo magnate russo, e Macchiarini, losco proprietario di un night alla moda. Troppo poco, comunque, per destare l’interesse della commissaria. Nardini decide di indagare a modo suo.
Labbra spente. Romanzo in 15 giornate
Paolo Giannotti, Alessandro Raffi
Libro: Libro in brossura
editore: Stango Editore
anno edizione: 2022
pagine: 140
Questo non è l’ennesimo romanzo sulla scuola. Benché l’ambiente scolastico faccia da fondale alle vicende narrate, qui non sono presenti né prof talentuosi né eroine dedite a raddrizzare il mondo. È semmai, in tal senso, un libro politicamente scorretto, anzi scorrettissimo. E di fronte a questo fondale si muovono come marionette i più svariati tipi umani che affollano il gran teatro del mondo. Sono quindici giornate, ma potrebbero benissimo essere mille, all’interno di un moto circolare che chiude e apre la vita di Laura e degli altri personaggi trascinati nel vortice di una inavvertita meccanicità. Il lettore non deve comunque temere. L’elemento goliardico e umoristico è il segno principale della narrazione.
Lo spettacolo è sospeso perchè è andata via la scossa. Storia (molto) confidenziale del Teatro Guglielmi
Paolo Giannotti
Libro: Libro in brossura
editore: Eclettica
anno edizione: 2019
pagine: 140
Paolo Giannotti racconta, tra aneddoti e vicende realmente accadute, una storia molto intima e confidenziale del Teatro Guglielmi di Massa, con i personaggi che l'hanno animato, scene poco ordinarie del pubblico e del personale che nei decenni l'hanno vissuto e animato.
Il paese di Acchiappacitrulli
Paolo Giannotti
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2013
pagine: 157
Nell'atmosfera immobile della vita di provincia, scandita da ritmi monotoni e apparentemente rassicuranti, la vicenda di Pompilio Nardini, giornalista precario alla ricerca dell'occasione per emergere, diventa il paradigma della più ampia situazione italiana. Imbattutosi in un fatto di nera apparentemente ordinario, il giovane protagonista, animato dalla consapevolezza di trovarsi di fronte alla grande inchiesta della sua vita, arriva a scoprire scenari ben più complessi e criminosi di quelli immaginati. Preso ormai nell'ingranaggio in cui rischia di rimanere schiacciato, decide tuttavia di arrivare alla verità a qualunque costo. In un susseguirsi di colpi di scena, si trova a giocare una vera e propria partita a scacchi col potere, il cui finale sarà per lui stesso una sorpresa. Paolo Giannotti tratteggia, con toni ironici e riflessioni sulla precarietà della società contemporanea, un ritratto spietato e al tempo stesso esilarante di un piccolo lembo d'Italia, la riviera Apuo-Versiliese. Il congegno narrativo tipico del noir viene però messo in discussione da elementi del tutto casuali che ne scompigliano la struttura, in questo riprendendo il percorso iniziato da un classico come Friedrich Durrenmatt: "Mandate a diavolo una buona volta queste regole. Un fatto non può 'tornare' come torna un conto, perché noi non conosciamo mai tutti i fattori necessari ma soltanto pochi elementi per lo più secondari" (La promessa).