Libri di Paolo Bertetti
Transmedia archaeology. Fantascienza, pulp, fumetti
Carlos A. Scolari, Paolo Bertetti, Matthew Freeman
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Editore
anno edizione: 2020
pagine: 159
Il transmedia storytelling, concettualizzato da Henry Jenkins nel 2003, si diffonde a partire dall'affermazione di una convergenza tecnologica e culturale. Ogni testo prodotto entra così in una rete intertestuale complessa, generando nuove pratiche di fruizione e narrazione. Gli autori, prendendo in esame casi come "Conan il Barbaro", "Superman" e "L'Eternauta", e spaziando tra generi e media differenti come la fantascienza, il pulp e il fumetto, dimostrano che il transmedia storytelling nasce molto prima dell'era digitale. All'interno del volume è inoltre presente un saggio intitolato "Transmedia Paradigma: more than meets the eye" a cura di Giovanni Ciofalo (Sapienza Università di Roma).
Che cos'è la transmedialità
Paolo Bertetti
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2020
pagine: 128
Da Matrix a Star Wars, da Harry Potter al Trono di spade: i grandi successi dell’entertainment contemporaneo si basano sempre più sulla creazione di esperienze di fruizione unificate e trasversali, che hanno il proprio fulcro in storie e mondi narrativi che si espandono e si dispiegano su molteplici canali mediali. Si parla a riguardo di transmedialità: una logica ormai centrale nelle produzioni mediali contemporanee, ma anche un modo coordinato di organizzare i contenuti che negli ultimi anni si è diffuso negli ambiti più diversi, dal marketing all’informazione, dal documentario all’educazione, fino a permeare il nostro stesso modo quotidiano di comunicare.
Nel 2073! Sogni d'uno stravagante
Agostino Della Sala Spada
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 364
"Nel 2073! Sogni d’uno stravagante" è un romanzo scritto nel 1873, in cui il protagonista, Saturnino Saturnini, grazie a una prodigiosa scoperta scientifica che gli permette di “viaggiare nel tempo”, viene catapultato dalla Torino del 1873 a quella del 2073, dove tutto è radicalmente mutato in meglio: i modi di vivere, gli spazi urbani, i valori morali e persino i nomi delle strade. Il secondo numero di AnteLitteram offre lo spunto per riflettere sul progresso tecnologico e sull’influenza che questo ha nella società in cui viviamo. Come cambia la nostra vita quotidiana con le innovazioni prodotte dalla ricerca scientifica? Quanto sono lontani gli orizzonti delineati da una serie come Black Mirror? Può la nostra visione del futuro essere luminosa come quella di Saturnino Saturnini, o il progresso tecnologico per noi non è sempre sinonimo di miglioramento? Introduzione a cura di Paolo Bertetti, Silvia Casolari, Davide Monopoli. Postfazione di Piero Gondolo della Riva.
Transmedia branding. Narrazione, esperienza, partecipazione
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 150
Nell'ambiente mediale contemporaneo, sempre più immersivo e diversificato, le imprese hanno l'esigenza di definire strategie di comunicazione che operino in maniera integrata attraverso i diversi media: per produrre narrazioni più efficaci, per progettare esperienze di marca che siano all'altezza delle aspettative e dei bisogni dei consumatori, per coinvolgere attivamente i diversi pubblici. Questo insieme di fenomeni può essere ricondotto al concetto e alle attività di transmedia branding, processo nel quale l'informazione relativa a una marca è compresa in una narrazione integrata che, attraverso contributi originali su media diversi, crea una brand experience interattiva e coinvolgente. Si tratta di un ambito di studi e di pratiche manageriali che necessita di un approccio multidisciplinare, capace di accostare il marketing e la semiotica, la narratologia e i media studies, la sociologia della comunicazione e gli studi sul cinema. Il volume si propone perciò come momento di confronto tra studiosi provenienti da ambiti diversi e, insieme, come luogo di incontro tra mondo accademico e mondo delle professioni, in cui la riflessione teorica si accompagna all'analisi di casi concreti di marketing e comunicazione. Scritti di Paolo Bertetti, Giovanni Boccia Artieri, Giulia Ceriani, Giovanni Ciofalo, Silvia Leonzi, Riccardo Milanesi, Domenico Morreale, Carlos Scolari, Giuseppe Segreto, Elisabetta Zurovac. Prefazione di Alessandro Innocenti.
Lo schermo dell'apparire. La teoria della figuratività nella semiotica generativa
Paolo Bertetti
Libro: Libro in brossura
editore: Esculapio
anno edizione: 2013
pagine: 224
Il termine “figuratività” ha nel metalinguaggio della semiotica generativa, il filone di studi che ha origine nei lavori di Algirdas Julien Greimas, delle caratteristiche del tutto peculiari: se da un lato rinvia all'uso corrente della parola (quello per cui un'opera d'arte è figurativa), dall'altra un elemento testuale è detto figurativo (è, cioè, una figura) se ha un suo corrispettivo nel mondo naturale. Con questa espressione, ripresa da Merleau-Ponty, Greimas si riferisce al mondo dell'esperienza sensibile, in quanto però già organizzato e culturalizzato, e quindi già dotato di senso. All'interno dei testi, il livello figurativo corrisponderà a quel livello “concreto” delle variabili che già Propp aveva individuato in opposizione a quello invariante e astratto delle funzioni narrative. Il presente volume è una introduzione alla teoria della figuratività e insieme una riflessione critica sul ruolo del figurativo, a partire dai modi in cui tale concezione è nata e si è sviluppata. Dall'indagine emerge la grande validità euristica della nozione e la sua rilevanza teorica, ma anche i nodi irrisolti e i problemi metodologici, le cui radici vanno spesso rintracciate nei modi in cui la teoria si è sviluppata, tra rotture, ripensamenti e ridefinizioni. Sullo sfondo il problema, più volte dibattuto, della natura del percorso generativo e dell'autonomia dei vari livelli in cui si articola.
Guerre di segni. Semiotica delle situazioni conflittuali. Atti del 30º Convegno dell'Associazione italiana di studi semiotici (Castiglioncello, 8-10 novembre 2002)
Giovanni Manetti, Paolo Bertetti, Alessandro Prato
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Scientifico Editore
anno edizione: 2005
pagine: XII-401
La guerra, il conflitto, la lotta fra interessi contrapposti costituiscono una dimensione quotidiana dell'esistenza sociale. Dopo l'11 settembre, poi, la guerra è entrata nelle nostre vite anche nella sua dimensione mediatica. La semiotica, sotto questo aspetto, può diventare un utile strumento di comprensione delle innumerevoli tensioni che percorrono la società. È quanto si prefigge questo libro, in cui una serie di autori, docenti di discipline semiotiche, affrontano il tema della guerra e del conflitto sotto numerosi punti di vista: dalla guerra fra stati alla lotta fra i sessi; dal conflitto fra Stato e terrorismo al confronto nel mondo del lavoro; dal conflitto psicoanalitico alle rappresentazioni della guerra nei media e nell'arte.
Il racconto audiovisivo. Teorie e strumenti semiotici
Paolo Bertetti
Libro
editore: Cartman
anno edizione: 2012
Il cinema, la televisione e gli altri media audiovisivi costituiscono uno dei grandi serbatoi di storie della nostra contemporaneità. Ma come fanno un film, una fiction, o anche uno spot pubblicitario a raccontarci le loro storie? In che modo essi ci avvincono, ci emozionano, ci trasmettono valori e visioni del mondo? E, più in generale, quali sono i meccanismi narrativi e le caratteristiche specifiche del racconto audiovisivo? Attraverso una rilettura chiara, ma insieme problematizzante, delle teorie semiotiche e degli apporti metodologici che ci vengono dalla narratologia e dalla semiotica del testo l'autore individua una serie di strumenti utili a comprendere e indagare i meccanismi di senso delle immagini in movimento. Inoltre, vuole ribadire la necessità di riprendere e approfondire una serie di questioni teoriche forse troppo superficialmente lasciate in disparte, in un momento in cui gli sviluppi nel sistema dei media e le recenti forme di narrazione e di fruizione inter e transmediale esigono di ridiscutere categorie acquisite e impongono nuove riflessioni.
Conan il mito. Identità e metamorfosi di un personaggio seriale tra letteratura, fumetto, cinema e televisione
Paolo Bertetti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2011
pagine: 176
Creato negli anni '30 dalla penna di Robert Howard e reso celebre dalle illustrazioni di Frank Frazetta e dalla muscolare interpretazione cinematografica di Arnold Scwarzenegger, Conan il Barbaro è certo il personaggio più noto ed amato dell'immaginario "heroic fantasy". Un eroe nato sulle pagine dei pulp degli anni '30 e che, a partire dagli anni '60, diventa protagonista di alcune fortunate serie a fumetti e di due film, ma anche di adattamenti televisivi, cartoni animati, giochi di ruolo e computer game. Un vero personaggio transmediale ante-litteram, un "mito d'oggi" oggetto in anni recenti di un rinnovato interesse, che culmina ora nel nuovo film diretto da Marcus Nispel e interpretato da Jason Momoa. "Conan il mito" analizza le origini, la storia e le metamorfosi del barbarico eroe, soffermandosi in particolare sui modi in cui l'identità del personaggio si sia andata costruendo, e insieme diversificando, attraverso le sue diverse avventure nei vari media. Il libro delinea così un percorso suggestivo tra le molteplici incarnazioni del barbaro guerriero, ma offre anche l'occasione per riprendere la riflessione semiotica sul problema del personaggio e sui modi in cui i vari sistemi semiotici lavorano in maniera diversa alla sua costruzione.