Libri di Paolo Battistel
L'arcolaio delle fiabe. Il femminile e la trasfigurazione nei racconti popolari
Paolo Battistel
Libro: Libro in brossura
editore: Oligo
anno edizione: 2023
pagine: 288
Prendendo le mosse dallo studio del mito e del folklore europeo, Paolo Battistel si avventura nei recessi più profondi delle fiabe, antiche storie generate all’alba dell’umanità e solo in apparenza tanto semplici da sembrare “storie per bambini”, ma che in realtà portano in grembo simboli tra i più arcaici. Perché la fiaba è un racconto sacro, fondativo del carattere e della memoria di un popolo, in cui i protagonisti (e con essi le comunità) compiono un viaggio denso di pericoli, affrontano mostri, animali parlanti e prove iniziatiche, perdendo l’innocenza naturale e divenendo “adulti” consapevoli. In questo saggio l’autore si concentra sull’elemento femminile nelle fiabe, perché spesso sono le donne a essere protagoniste, in principio come raccoglitrici e narratrici di queste storie e poi come personaggi all’interno delle stesse, sia nelle vesti di oscure streghe come Baba-Jaga, che in vergini innocenti come Rosaspina, la bella addormentata nel bosco caduta nell’incantesimo del fuso.
I figli di Lucifero. Il segreto perduto della stirpe dei Cagots
Enrica Perucchietti, Paolo Battistel
Libro: Libro in brossura
editore: L'Età dell'Acquario
anno edizione: 2019
pagine: 237
Lungo i Pirenei ha abitato per secoli un misterioso gruppo di persone, spesso colpite da terribili persecuzioni. Conosciute come Cagots, la loro origine resta tuttora ignota. Le fonti medievali ne parlano come di «costruttori», carpentieri, tagliatori di pietre e fabbri. È certo che si tendeva a isolarle e a trattarle come degli «intoccabili», rendendole oggetto di disprezzo e intolleranza. Ma costituirono anche materia di studio per i medici di corte del re Enrico IV di Navarra. Come segno d'infamia dovevano portare cucita sul petto, o sulla spalla destra, una zampa d'oca dipinta in rosso e in testa un berretto tipico delle confraternite e degli iniziati. I piedi dovevano essere ben avvolti in calzature che ne nascondessero la presunta deformità: si raccontava infatti che avessero gli arti inferiori palmati, una caratteristica che li faceva identificare nella religione basca come i figli delle Lamie. Quale segreto nasconde questa «razza maledetta»? La loro vicenda misteriosa e tragica è una ferita ancora aperta nella storia dell'Europa, come dimostra l'enorme fascino che i Cagots ebbero sui nazisti, attratti dalla presunta esistenza di «razze» dotate di un DNA «diverso», quel codice genetico che legherebbe alcune minoranze europee fra di loro, frutto di una leggendaria discendenza da Lucifero.
J.R.R. Tolkien. Il lungo sentiero tra Ombra e Luce
Paolo Battistel
Libro: Libro rilegato
editore: I quaderni del Bardo
anno edizione: 2017
pagine: 50
Chi era J.R.R. Tolkien? Da dove nasce il mito che troviamo nelle pagine de Il Signore degli Anelli? È una semplice opera di fantasia come sostengono alcuni critici o affonda le proprie radici in altro? In questo testo l’autore mostra come Tolkien abbia ripreso e rielaborato gli antichi miti che insegnava nei suoi corsi universitari a Oxford per plasmare una mitologia primigenia e coerente: è da qui che prende forma la sua opera innovativa che vede tra i suoi modelli letterari il Beowulf.
Il mistero della roccaforte dei Rosacroce
Paolo Battistel
Libro: Libro in brossura
editore: Il Quadrante
anno edizione: 2016
pagine: 87
La storia dell'Europa moderna è attraversata da leggende radicate nella tradizione e nella religione. Una di quelle più intriganti ha per protagonista l'Ordine dei Rosacroce, legato ai Templari e, più in generale, alle alterne vicende della millenaria storia della Chiesa. Paolo Battistel, mitologo e cultore del mistero, porta qui alla luce un'oscura vicenda risalente al 1720 l'arresto per stregoneria dell'abate Gio Paolo Carino da parte della Santa Inquisizione, avvenuto in un piccolo paese montano del Piemonte, Balme - e svela un oscuro intreccio di temi e destini con gli affreschi presenti nella vicina roccaforte del Ruciàss, costruita dal "Ljinch", il potente signore locale, alla fine del XVI secolo. Questo personaggio - una sorta di re della val d'Ala - sarebbe entrato in possesso del leggendario tesoro dei Templari e avrebbe praticato una religione misterica, avversata dalla Chiesa, di cui gli affreschi della roccaforte conserverebbero una ricca simbologia. L'analisi in particolare dell'affresco meglio conservato, La decapitazione di San Giovanni, suscita interrogativi nuovi sul culto di Bafometto e sulla figura della Maddalena. Come dimostra la documentazione fotografica contenuta nel volume, nell'affresco ci sono troppi simboli legati ai Rosacroce perché si possa pensare a un caso: ma allora, è lecito chiedersi, che cosa portò la misteriosa società iniziatica tra le montagne piemontesi? E poi: chi era veramente Gio Paolo Carino? Prefazione di Enrica Perucchietti.
Lu Barban, il diavolo e le streghe
Paolo Battistel
Libro: Copertina morbida
editore: L'Età dell'Acquario
anno edizione: 2016
pagine: 159
Chi è il Signore della foresta dalle lunghe corna di cervo che appare nella notte terrorizzando i boschi dell'Occitania? Perché dodici masche danzano nude nell'oscurità intorno a una quercia solitaria? Come ha fatto il diavolo a costruire in una sola notte il grande ponte di pietra che unisce le due rive del fiume maledetto? Questi e altri misteri sono svelati dalle fiabe e dalle leggende riunite in questo volume nel quale, seguendo gli antichi ricordi dei popoli occitani, diffusi un tempo nella Francia meridionale, in Catalogna e nel Nord Italia, si viene catapultati in un mondo arcaico abitato da cantori girovaghi, camosci parlanti e culti misterici. Attraverso una serie di agili testi introduttivi, Paolo Battistel guida il lettore alla conoscenza dell'antico culto del dio Cemunnos, il Signore della foresta celtico, da cui deriveranno le leggende dell'Homo Selvaticus e di Lu Barban, svelando l'insolita natura del diavolo occitano, dalle forme di guardiano di boschi e montagne, e la profonda differenza tra la razza soprannaturale delle masche e quella delle streghe umane. Ispirandosi ai pochi frammenti giunti fino a noi, Battistel propone poi undici fiabe inedite, i cui temi e le cui atmosfere si riallacciano al mito primordiale che le ha generate. In esse uomini, animali e dèi rievocano un mondo naturale indivisibile, insieme amico e ostile, che l'avvento del cristianesimo ha distrutto, forse per sempre.
Il sangue di Caino. L'eterna maldizione del figlio del serpente. Dalle origini del mito alla letteratura neo-gnostica
Enrica Perucchietti, Paolo Battistel
Libro
editore: Ass. Terre Sommerse
anno edizione: 2014
pagine: 272
Caino, il primo assassino della storia, colui che si è macchiato del sangue del proprio fratello Abele, viene punito da Dio con una terribile maledizione, costretto a vagare senza pace in un mondo ancora disabitato. Dopo aver fondato la prima città del racconto biblico, infatti, egli è destinato a portare sul volto il "marchio" impresso dal Signore e a tramandare la sua colpa ai suoi discendenti. Che cosa ha spinto il primogenito di Adamo ed Eva a compiere un simile atto, destinato a segnare lui e la sua discendenza fino alla fine dei propri giorni? Che ruolo ha la coppia di fratelli rivali nella tradizione? Il racconto biblico rielabora uno schema mitologico preesistente in altre culture? Che significato ha realmente il sacrificio di sangue nell'antichità? qual è il marchio che Yahweh impone al fratricida?
La sacralità femminile delle fiabe
Paolo Battistel
Libro: Libro in brossura
editore: Uno Editori
anno edizione: 2022
pagine: 250
Nelle fiabe si trovano spesso a essere protagoniste le donne, nella veste di oscure streghe come Baba-jaga o come vergini innocenti come Rosaspina. E ancora principi divenuti ranocchi o corvi da proteggere. Ciascuna di queste storie ci svela miti originari e arcaici intorno a cui si è plasmato l’uomo antico e da cui l’illuminismo e la modernità hanno provato a strappare l’individuo facendolo diventare un simulacro di se stesso privo di radici e di memoria. Dietro a quel velo di moralità e censura le fiabe nascondono però i miti e i simboli più arcaici dell’umanità. Con questo libro scoprirai: il significato del sonno magico di Rosaspina; il vero volto delle fate; il segreto dell’amore eterno tra la bella e il mostro delle fiabe.
La vera origine delle fiabe. Gli ultimi frammenti di un mondo perduto
Paolo Battistel
Libro
editore: Uno Editori
anno edizione: 2018
pagine: 226
Che cosa sono le fiabe? Perché riescono a far presa con tale forza sull'immaginazione di tutti noi? Queste narrazioni che la società moderna ha rinchiuso nella stanza dei bambini nascondono un volto segreto che affonda in un mondo passato meraviglioso e terribile. Paolo Battistel, studioso di miti e leggende, mostra che le fiabe sono molto più antiche di quello che possiamo immaginare. Sono ciò che rimane di antichi miti precristiani diffusi in Europa durante l'antichità e il medioevo. Sopravvissute agli stessi popoli che le avevano generate, le fiabe vennero censurate ed epurate dalla cultura borghese benpensante trasformandole in "semplici" racconti per l'infanzia. La società moderna, figlia dell'illuminismo e dello "scientismo" esasperato, ha dimenticato le sue radici e le fiabe rappresentano gli ultimi frammenti di quel mondo dimenticato. Fiabe famose come Biancaneve o Cappuccetto Rosso, se analizzate attentamente, ci svelano miti originari e arcaici che narrano di regine malvagie capaci di sacrificare la propria figlia per raggiungere l'immortalità o ci mostrano il volto meraviglioso e terribile della dea della foresta. Le fiabe ci incantano perché ritroviamo in esse i frammenti della nostra stessa anima, frammenti che ritenevamo perduti e che si risvegliano appena iniziamo a leggere "C'era una volta...". In questo libro scoprirai: il volto divino della strega della foresta di Hänsel e Gretel; perché Biancaneve aveva solo sette anni quando viene condotta nel bosco dal cacciatore; l'antico volto di Cenerentola e il suo potere di assumere una forma animale.
I figli di Lucifero. Il segreto perduto della stirpe dei Cagots
Enrica Perucchietti, Paolo Battistel
Libro: Libro in brossura
editore: L'Età dell'Acquario
anno edizione: 2017
pagine: 237
Lungo i Pirenei ha abitato per secoli un misterioso gruppo di persone, spesso colpite da terribili persecuzioni. Conosciute come Cagots, la loro origine resta tuttora ignota. Le fonti medievali ne parlano come di "costruttori", carpentieri, tagliatori di pietre e fabbri. È certo che si tendeva a isolarle e a trattarle come degli "intoccabili", rendendole oggetto di disprezzo e intolleranza. Ma costituirono anche materia di studio per i medici di corte del re Enrico IV di Navarra. Come segno d'infamia dovevano portare cucita sul petto, o sulla spalla destra, una zampa d'oca dipinta in rosso e in testa un berretto tipico delle confraternite e degli iniziati. I piedi dovevano essere ben avvolti in calzature che ne nascondessero la presunta deformità: si raccontava infatti che avessero gli arti inferiori palmati, una caratteristica che li faceva identificare nella religione basca come i figli delle Lamie. Quale segreto nasconde questa "razza maledetta"? La loro vicenda misteriosa e tragica è una ferita ancora aperta nella storia dell'Europa, come dimostra l'enorme fascino che i Cagots ebbero sui nazisti, attratti dalla presunta esistenza di "razze" dotate di un dna "diverso", quel codice genetico che legherebbe alcune minoranze europee fra di loro, frutto di una leggendaria discendenza da Lucifero.
Il dio cornuto. Dai culti di fertilità pagani alla neostregoneria. La religione ancestrale che sopravvisse al cristianesimo e all'inquisizione
Enrica Perucchietti, Paolo Battistel
Libro
editore: Uno Editori
anno edizione: 2016
pagine: 415
Fin dalla preistoria è esistito un culto di fertilità pagano che adorava un dio cornuto e la sua controparte femminile, la Dea Madre. Nel corso dei millenni il dio cornuto ha assunto molti nomi: Pan, Dioniso e il Minotauro per i greci, Cernunnos per i celti, Fauno e Mitra per il mondo romano e persiano ma la sua storia inizia molto prima con divinità dalle sembianze di toro, come Moloch, Api, Mnevis. Questa religione ancestrale è sopravvissuta in forme sotterranee, convogliando nella stregoneria e oggi nel neopaganesimo. Non riuscendo a estirpare i culti pagani, infatti, la Chiesa ha operato da un lato un'opera di sincretismo, assorbendo e rimodellando le antiche divinità e le festività a proprio uso e consumo, e dall'altra ha trasformato il dio cornuto nella figura del Diavolo. I rituali dell'antico culto (le danze, le orge e i sacrifici) divennero il Sabba mentre i seguaci furono perseguitati come streghe e stregoni dall'inquisizione. Tracce dei rituali dell'antica religione sopravvivono in mezzo a noi, invisibili agli occhi dei profani.
I figli di Lucifero. Il segreto perduto della stirpe dei Cagots
Enrica Perucchietti, Paolo Battistel
Libro: Libro in brossura
editore: L'Età dell'Acquario
anno edizione: 2015
pagine: 237
Lungo i Pirenei ha abitato per secoli un misterioso gruppo di persone, spesso colpite da terribili persecuzioni. Conosciute come Cagots, la loro origine resta tuttora ignota. Le fonti medievali ne parlano come di "costruttori", carpentieri, tagliatori di pietre e fabbri. È certo che si tendeva a isolarle e a trattarle come degli "intoccabili", rendendole oggetto di disprezzo e intolleranza. Ma costituirono anche materia di studio per i medici di corte del re Enrico IV di Navarra. Come segno d'infamia dovevano portare cucita sul petto, o sulla spalla destra, una zampa d'oca dipinta in rosso e in testa un berretto tipico delle confraternite e degli iniziati. I piedi dovevano essere ben avvolti in calzature che ne nascondessero la presunta deformità: si raccontava infatti che avessero gli arti inferiori palmati, una caratteristica che li faceva identificare nella religione basca come i figli delle Lamie. Quale segreto nasconde questa "razza maledetta"? La loro vicenda misteriosa e tragica è una ferita ancora aperta nella storia dell'Europa, come dimostra l'enorme fascino che i Cagots ebbero sui nazisti, attratti dalla presunta esistenza di "razze" dotate di un DNA "diverso", quel codice genetico che legherebbe alcune minoranze europee fra di loro, frutto di una leggendaria discendenza da Lucifero.

