Libri di Paolo Aldo Rossi
Sangue marcio
Fabio Reato, Paolo Aldo Rossi
Libro
editore: Hyppostyle
anno edizione: 2025
pagine: 128
Massoneria e rosacroce
Paolo Aldo Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2022
pagine: 293
Sui Rosacroce e la nascita della Massoneria sono stato scritti fiumi di inchiostro, purtroppo quasi sempre privi di un'indagine storica seria e propensi a perpetuare le leggende che accompagnano questi eventi socio-culturali nell'immaginario collettivo. Il presente volume nasce invece dalla volontà di mettere in luce la vera natura di quegli eventi e di indagarne i possibili collegamenti, proponendo la lettura il più completa possibile dei documenti a disposizione: dal più remoto documento massonico, il poema Regius, fino alle testimonianze sulla nascita in Inghilterra (1717) della prima Gran Loggia come raggruppamento di quattro preesistenti logge locali. Al centro si pone la ricostruzione del movimento rosacrociano con i suoi "manifesti" (La Fama, la Confessio e Le nozze chimiche), il tutto inquadrato nella complessa temperie culturale che contraddistingue il Seicento.
Cibo
Paolo Aldo Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2022
pagine: 126
Il libro è dedicato al cibo nella Grecia antica e a una storia dell'alimentazione: dal banchetto al sacrificio cruento, dal "rendere sacro" ai riti misterici. Risulta di centrale importanza la visione eleusina, che nella vita di un ellenico rappresentava l'esperienza suprema: indagata attraverso lo studio dei concetti di convito, offerta in olocausto, sacrificio e pratiche devozionali, essa culmina nella "vista del sacro", ovvero l'incontro con la contemplazione della divinità in una conoscenza mistica. Il cucinare appare quindi come un aspetto del tutto religioso, devoto e autentico: i sacri culti, i riti e le devozioni sono offerte di cibo alle divinità, laddove al sacrificio segue sempre il banchetto in cui si consuma la vittima immolata, al cospetto degli dèi che si inebriano a loro volta dei fumi e degli odori che si levano dagli altari sulla terra. In questo contesto il pasto serale (la "cena" veniva servita nel tardo pomeriggio) è il momento in cui sia le divinità - con l'ambrosia, il nettare e i fumi dei sacrifici - che gli uomini - usando le mani o lo spiedo per portarsi il cibo alla bocca - provano un vero e proprio piacere nel gustare le carni e il vino e nello stare a banchetto perché tutto è stato spartito e distribuito equamente.
Dialogo sovra i massimi sistemi
Galileo Galilei
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2021
pagine: 514
Il volume era pronto, per i tipi del Landini di Firenze, ai primi del 1632, quando il Sant'Uffizio ingiunse al tipografo di sospenderne la vendita e a Galileo di non diffonderne altri esemplari. Il Dialogo si svolge in quattro giornate. Nella prima, incentrata sul confronto tra sistema copernicano (eliocentrico) e aristotelico-tolemaico (geocentrico), si sostiene la validità della teoria copernicana, mostrandone anche la maggiore semplicità rispetto alle complicazioni del sistema di Tolomeo: naturalmente l'astronomo, lo scienziato deve aver fiducia nella propria esperienza e nella propria ragione, che è simile a quella divina in quanto a capacità d'intendere, almeno intorno a certi soggetti limitati, l'assolutezza e la necessità del vero, e non deve cedere all'autorità di alcuno. Questo tema introduce la seconda giornata, dove si enuncia, con il famosissimo esempio della nave, il principio galileiano di relatività classica. Nella terza giornata Galilei interpreta le sue scoperte astronomiche in funzione di dimostrazioni della teoria copernicana. Nella quarta, Galileo, nel tentativo di trovare una irrefutabile prova meccanica del moto diurno della Terra, spiega il flusso e reflusso del mare con le diverse velocità, accelerate o ritardate, dei vari punti della superficie terrestre. Anche con qualche inevitabile errore scientifico, l'opera è ugualmente meravigliosa per il contenuto e vieppiù per il rigore e la coerenza metodologica con cui è condotta. Se pur condannata nel processo del 1633, essa ebbe larghissima diffusione, specie all'estero, e già nel 1635 ad Augsburg per i tipi degli Elzeviri ne usciva la traduzione latina a cura di Mattia Bernegger, con una citazione di Seneca sul frontespizio: Inter nullos magis quam inter Philosophos esse debet aequa libertas.
Sulle punte della forchetta. «Ragguazza i maccheroni, avviluppa e caccia giù»
Paolo Aldo Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Castel Negrino
anno edizione: 2021
pagine: 178
La forchetta è un utensile che serve per mangiare alcune pietanze (non certo quelle brodose... per le quali serve il cucchiaio), oppure per cuocere o cucinare il cibo. Il forchettone con due o più punte evita il contatto tra il cibo e le mani e questo ha a che fare (se lo si vuole) con l'igiene, ma serve, prima di tutto, a non ustionarsi durante la cottura e l'ingestione. In queste pagine si sosterrà che la forchetta individuale si imporrà in Italia nelle regioni in cui si mangiavano i maccheroni o la pasta asciutta. Nel volume si narrerà della forchetta dall'età antica a tutto il Medioevo fino al primo puntorio di legno che si trova in un testo della fine del XIII secolo, arrivando all'Umanesimo e al Rinascimento e a tutta l'età moderna. Si proseguirà con alcune leggende sulla pasta alimentare e su chi ha "inventato" la pastasciutta e si terminerà con cortesie o buone maniere a tavola, ossia il galateo.
Le città ideali
Libro: Libro in brossura
editore: Virtuosa-Mente
anno edizione: 2020
pagine: 298
Il fil rouge che informa il volume è una frase di Paul Claudel: “Chi cerca di realizzare il paradiso in terra, sta in effetti preparando per gli altri un molto rispettabile inferno”, ovvero pone l’interrogativo se utopia e distopia, in realtà non nascondano un fraintendimento. Come è noto il termine utopia indica il luogo bello ma irraggiungibile e per estensione il migliore dei luoghi possibili, laddove distopia indica un luogo del tutto spiacevole e indesiderabile. Utopia dunque sta a indicare un mondo astratto, che esiste nell’immaginazione di chi lo descrive; il problema sorge quando il progetto utopico tenta di realizzarsi nella realtà del presente applicando principi e regole costruite a tavolino da chi progetta il mutamento. Infatti, così facendo, si scivola nel mondo dell’irrealtà che annulla il valore dei dati storici, filosofici e sociali e la libertà e unicità dell’uomo. È qui che l’utopia si ribalta suo malgrado in distopia. Il progetto utopico, di una città ideale dove regna l’armonia e la felicità, rimane un bellissimo sogno che può alimentare la speranza di migliorare la realtà pur mantenendo la consapevolezza che la perfezione non è purtroppo del mondo degli uomini
La stravaganza nelle arti: genio e follia
Libro: Libro in brossura
editore: Virtuosa-Mente
anno edizione: 2019
pagine: 214
Se comunemente stravaganza rimanda nell’immediato al bizzarro, alla violazione delle regole, all’eccentrico, all’abnorme, c’è un altro significato meno scontato che rimanda a quanto si crea o scopre battendo altre strade, inusuali e devianti, inizialmente incomprensibili tanto da condannare chi le pratica al ludibrio e all’emarginazione dal mondo per così dire “accademico”. Strade che alla ratio e alle norme sostituiscono l’intuizione e la visionarietà, che coniugano genialità e follia. La natura di questo volume nasce proprio dall’intento di raccontare le vicende, a volte paradossali a volte purtroppo drammatiche, di quanti, in tutti i campi del sapere, hanno deviato dalle regole, aprendo però nuove strade e nuove prospettive di conoscenza e di comunicazione.
La caccia alle streghe due secoli di roghi
Libro: Libro in brossura
editore: Insedicesimo
anno edizione: 2019
pagine: 330
Caterina Sforza. Experimenti de la ex.ma s.ra Caterina da Furlj
Paolo Aldo Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Castel Negrino
anno edizione: 2018
pagine: 292
Nell'ottobre del 1887, a Roma, il Conte Pier Desiderio Pasolini di Ravenna veniva in possesso di un manoscritto del XVI secolo avente per titolo Experimenti de la Ex.ma S.ra Caterina da Furti Matre de lo Inlux. mo Sig. Giovanni De' Medici copiati dagli autografi di lei dal Conte Lucantonio Cuppano, colonnello ai servigi militari di esso Giovanni De' Medici detto Dalle Bande Nere. Si trattava del codice di Caterina Sforza Medici, contenente ricette di cosmesi, medicina e chimica, che il Conte Lucantonio Cuppano, dell'esercito di Giovanni Dalle Bande Nere, aveva trascritto intorno al 1525, ricopiandone però di propria mano solo una parte. Il ricettario trovato fu pubblicato dallo stesso Pasolini a Imola, nel marzo 1891, in sole 102 copie numerate. Questo ricettario è forse il documento più completo e più importante conosciuto finora della medicina e della cosmesi del XVI secolo. Caterina nacque a Milano nel 1463, frutto dell'amore giovanile dell'adolescente Galeazzo Maria Sforza e fu allevata dalla nonna Bianca Maria Visconti e dalla matrigna Bona di Savoia. Sposò il nipote di Sisto IV, Gerolamo Riario, e divenne contessa di Imola e Farli. Ebbe quattro mariti di cui l'ultimo e il più amato fu Giovanni de' Medici da cui ebbe Ludovico Giovanni de' Medici detto Dalle Bande Nere. Morì a Firenze 28 maggio 1509 e sulla sua lapide il nipote Cosimo de' Medici fece scrivere Caterina Sforza Medici.
Picatrix-De Radiis. La summa della magia ermetica attraverso la mediazione araba
Maslama Al Magriti, Ishaq al-Kindi Ya'qub Ibn
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 470
Il grande studioso rumeno di esoterismo Ioan Petru Culianu, scomparso troppo presto, lo aveva affermato autorevolmente nel suo capolavoro "Eros e magia nel Rinascimento": il "Picatrix" e il "De Radiis", benché proibite e circolanti in maniera occulta, erano le opere che più avevano influenzato il pensiero e i sogni dei grandi del Rinascimento, Marsilio Ficino e Pico della Mirandola in primis.
Lo straniero, lo sconosciuto
Libro: Libro in brossura
editore: Virtuosa-Mente
anno edizione: 2018
pagine: 194
Straniero e sconosciuto: due parole che rimandano a due condizioni esistenziali e di approccio diverso. Lo Straniero è colui che giungendo inaspettato da un luogo altro si presenta nella sua evidente diversità, ma anche possibile complementarità rispetto a chi lo incontra. è colui con il quale non si ha ancora avuto il tempo di entrare in relazione e dal quale possiamo aspettarci di tutto, nel bene come nel male. Non solo: è e rimarrà sempre l’altro da noi, con che una storia differente dalla nostra per cultura o fede, con un proprio vissuto che fatichiamo a condividere. Lo Sconosciuto, invece, vive con noi, fa parte del ‘dentro’; non ne conosciamo l’identità, ma ci affianca. Di lui nulla sappiamo eppure non suscita immediata diffidenza o paura. E più è fotocopia di quello che riteniamo normale e ‘buono’, più in realtà diventa un’ombra in mezzo alla folla in attesa di farsi conoscere. Il volume vuole appunto presentare queste due realtà, cogliendo in una prospettiva multidisciplinare le reazioni, le paure che esse suscitano, ma anche le possibilità di trasformare diffidenza e paura in un fertile dialogo di incontro.
L'eclisse della ragione all'alba della scienza moderna. La strega, il medico e l'inquisitore
Paolo Aldo Rossi, Ida Li Vigni
Libro: Libro in brossura
editore: Virtuosa-Mente
anno edizione: 2017
pagine: 369
Questo libro non attribuisce colpe per i tanti roghi in cui morirono le streghe, ma cerca di capire attraverso quali percorsi si è arrivati a tanto. In questa prospettiva di lavoro s’istallano i “temi fondamentali” su cui si istituiscono i rapporti fra gli attori della vicenda: il rapporto con il potere religioso, il passaggio dalla superstizione all'eresia, il rapporto con il potere politico o la ribellione culturale, il rapporto con l’istituzione giuridica o i procedimenti penali. Accanto a questi percorsi, vi sono le avventure del corpo e della mente. Le ricorrenti epidemie di lebbra, peste e sifilide, esiti psicopatologici a eziologia fisiologica e non, le crisi di ergotismo e patologie scrofolose, patologie tireotossiche e i danni epatici sono tutti eventi che hanno focalizzato l‘attenzione sia sull'induzione farmacologica, sia sull'affabulazione psicopatologica e la connotazione archetipa dell’inconscio collettivo, qui collegato con l’immagine di particolari aree di rifugio, luoghi geografici e simbolici di insediamento della strega. È una storia narrata, quasi sempre, in prima persona dagli inquisitori, ma si cercherà di dare voce anche agli altri attori della storia.