Libri di Nicola Pelliccia
L'adolescenza ritrovata
Nicola Pelliccia
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 236
					Il romanzo racconta la vita sessuale di un quarantacinquenne che, dopo aver perduto il suo grande amore, riesce a risollevarsi grazie alle diverse relazioni che ha con due donne: una quattordicenne, alla quale è unito da un sentimento di tipo platonico, e una venticinquenne, con la quale ha invece un rapporto basato essenzialmente sull'attrazione fisica e sul sesso. A queste relazioni si affiancano molteplici incontri con donne consenzienti, incontri che avvengono con il solo scopo di passare del tempo insieme dandosi reciproco piacere sessuale. Pertanto è come se il protagonista vivesse una ritrovata adolescenza, non avendo vissuto quella in età giovanile. Alla narrazione, che è in parte al maschile perché fatta dal protagonista e in parte al femminile (scrittura a caratteri tipografici in corsivo) perché dal punto di vista della partner del momento, si alternano flashback del passato, brani letterari, versi di poesie e parole di canzoni legati all'occasione.				
									L'altra commedia
Nicola Pelliccia
Libro: Copertina morbida
editore: ilmiolibro self publishing
anno edizione: 2010
pagine: 132
					"L'altra commedia" è una composizione puzzle con versi tratti dalla "Divina Commedia" ed assemblati per formare una composizione dove si naviga materialmente o metafisicamente in un fantasmagorico goliardico e fantascientifico mare-magnum di versi-perversi lussuriosi-comici-erotici, sballottolati tra la selvaggia satiriasi di Dante e la triviale ninfomania di Beatrice.				
									L'altra Stampa erotika
Nicola Pelliccia
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2011
pagine: 93
					"L'autore, che potremmo definire ricercatore o ancora meglio filologo, con quest'opera dà alle stampe le presunte poesie erotiche della Stampa. Gaspara Stampa fu un'importante poetessa del XVI secolo, nacque a Padova intorno al 1523 da una famiglia borghese, alla morte del padre si trasferì a Venezia con il resto della famiglia. [...] Si aggiungono queste liriche inedite ritrovate da Nicola Pelliccia nel castello di Gradara, secondo quanto lui definisce una "reincarnata reminiscenza, il ricordo vivido e preciso" di una passata vita, vissuta come tal Venerina Patavina, che in un lampo lo raggiunse." (dalla prefazione)				
									
