Libri di Nathalie Guetta
Dodici in caso di stress
Nathalie Guetta
Libro: Libro in brossura
editore: Ventanas
anno edizione: 2023
pagine: 126
Come in una road novel urbana, seguiamo Houssine e Gaby vagabondare per Parigi in cerca di un luogo tranquillo per vivere il loro amore. Che tranquillo non è. Lui è un ragazzo di origine algerina, ha 28 anni e sta per sposarsi in Cabilia con un matrimonio arrangiato dalla famiglia. Lei di anni ne ha 46, è ebrea, indossa scarpe con brillantini e si lascia trascinare in ristoranti turchi e cinesi, in tavole calde algerine e in caffè parigini con topi che si chiamano Jean-Louis. Fanno l’amore nei bagni di un bar di fronte la Gare du Nord, poi sul pianerottolo in un palazzo del quartiere di Montreuil. Lei gli canta canzoni napoletane; lui, a suo modo, fa di tutto per non perderla. La ama, ma sposa un’altra. C’è, e non c’è. Stanca delle continue assenze di Houssine, stanca di aspettarlo sempre, Gaby riuscirà infine a liberarsi di lui. Parigi è lì, a portata di mano. E «ospita, culla, lenisce».
Dodici in caso di stress
Nathalie Guetta
Libro: Libro in brossura
editore: Cut-Up
anno edizione: 2020
pagine: 127
Cosa può esserci di più semplice di una storia d’amore? E cosa può esserci di più complicato se questa storia d’amore lascia scendere la sua protagonista così tanto nelle sue stesse profondità da toccare i pesci luminosi – a volte meravigliosi altre paurosi – che le abitano? Cosa può esserci di più difficile per una scrittrice che, senza riguardo per se stessa, giunge a mostrare a ogni lettore la sua più nuda verità? Con un linguaggio colloquiale, diretto eppure introspettivo – che ricorda tanto letteratura e cinematografia francese – la meravigliosa storia tra Chloé e Houssine si dipana vitale nonostante le ansie e i sensi di inadeguatezza, le differenze culturali e anagrafiche, le idiosincrasie. Perché l’amore è confronto, è volo e caduta, ma non ha nulla di metafisico quando combatte e si rivela nel quotidiano, come un pane necessario anche se, a volte, difficile da masticare. A non voler superare questa particolare soglia del dolore dell’anima pare alludere, così, anche il titolo: una metaforica linea di galleggiamento sempre difficile da condurre tra scarsità da un lato ed eccesso dall’altro. Ma tutto ciò sarà sempre possibile?