Libri di N. Perugini
Le vittime ebree del sionismo
Ella Shohat, Vera Pegna
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Q
anno edizione: 2015
pagine: 160
Le vittime ebree del sionismo è dedicato alle ripercussioni che la fondazione dello Stato d'Israele ha avuto sulle comunità ebraiche orientali. È questo il contenuto del saggio iniziale di Vera Pegna, Ricordi di una vita felice in Egitto, prima di Israele, che ricostruisce il rapporto tra le comunità ebraiche e quelle cristiane e musulmane. Ai ricordi personali l'autrice intreccia riflessioni storico-politiche che danno un quadro inedito della condizione dell'ebraismo orientale. Della funzione svolta dalla componente ebraico-araba nella realizzazione della società israeliana parla il saggio della studiosa di origine irachena, Ella Shohat, Il sionismo dal punto di vista delle sue vittime ebree, dal quale si evince tra l'altro che, come scrive nella Prefazione Cinzia Nachira curatrice del volume, "La cruda ricostruzione dell'arrivo in Israele degli ebrei arabi fa emergere come in realtà l'obiettivo dell'istituzione dello Stato di Israele fosse quello di creare uno Stato omogeneo', annullando le diverse appartenenze geografiche e culturali". Chiude il libro un'intervista di Cinzia Nachira e Nicola Perugini alla stessa Ella Shohat.
Il minore dei mali possibili
Eyal Weizman
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2013
pagine: 240
Da sant'Agostino a Leibniz, da Voltaire a Hannah Arendt, l'idea del "male minore" ha percorso il pensiero morale occidentale, tra critiche e parodie. Oggi è entrata di prepotenza nella storia e nella pratica dei conflitti, nel diritto umanitario e nelle istituzioni che dovrebbero salvaguardarlo. Dalla carestia etiope del 1984 agli assedi israeliani in Palestina, dai bombardamenti intelligenti in Iraq alla guerra dei droni, gli apparati militari, il diritto internazionale, la politica e il mondo degli operatori umanitari stringono ambigue alleanze, in nome della definizione del "minore dei mali possibili". E, come in un laboratorio, le vittime si trovano a essere calcolate, a tutela di un bene residuale, in base ai parametri "accettabili" di una violenza modulata e preventiva di un male maggiore. L'architetto e teorico israeliano Eyal Weizman dispiega la mappa degli orrori contemporanei, dei loro eufemismi e della paradossale strategia etica della "necro-economia": guerre umanitarie, equazioni per il calcolo delle morti civili, vittime collaterali, distruzioni pianificate.
Israele-Palestina. La retorica della coesistenza
Ilan Pappé
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2011
pagine: 36
"Benché la storia della Palestina, dai suoi inizi fino a oggi, non sia stata altro che una storia di mero colonialismo ed espropriazione, il mondo la tratta invece come una storia 'complessa', difficile da capire e impossibile da risolvere".
Pianificare l'oppressione. La complicità dell'accademia israeliana
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2010
pagine: 200
Interventi di: Omar Barghouti, Riham Barghouti, John Dugard, Uri Yacobi Keller, Helen Murray, Tania Reinhart, Massimo Zucchetti. Il libro nasce dall'esigenza di documentare all'interno del contesto accademico italiano i profondi collegamenti esistenti tra le università e il complesso sistema militare, di sicurezza e di oppressione israeliani, con uno sguardo molto attento alle università stesse come luogo di produzioni di ingiustizie nei confronti del popolo palestinese. I contributi raccolti forniscono, da un lato, una riflessione sull'articolato sistema di occupazione, colonialismo e apartheid israeliano, e una panoramica storica degli effetti di questo sistema sull'istruzione palestinese; dall'altro, essi mostrano il ruolo decisivo che l'accademia israeliana ricopre nel fornire gli apparati ideologici e tecnologico-scientifici indispensabili per la perpetrazione delle decennali violazioni del diritto internazionale e dei fondamentali diritti del popolo palestinese.