Libri di Mino Faita

Alcuni anni fa, non ricordo più esattamente quando, alla fine di una mia conferenza, come al solito, una signora che non aveva osato prendere la parola in pubblico, si avvicinò timidamente e mi disse a bassa voce: «Se sapessi concepire la prima frase, o anche solo immaginare le prime parole, penso che sarei capace di scrivere un libro». Le sorrisi, cosa fare d'altronde? Questo rapido scambio di poche parole e di un sorriso non l'ho mai dimenticato; è certamente l'assenza della prima frase che mi ha impedito di scrivere questo libro per tanto tempo. Oggi, però, l'attesa è finita, sono in grado di affrontare la difficoltà.

«Al di sopra dei tetti tarantini c'è una bomba ecologica; il più grande stabilimento siderurgico italiano emette dosi di diossina fuori dalla norma; in previsione dell'arrivo di ArcelorMittal, il governo italiano ha organizzato un referendum, chiedendo ai 10.000 dipendenti: “Cosa facciamo, chiudiamo o proseguiamo senza fare cambiamenti?” Malgrado l'inquinamento micidiale, il 97% dei votanti ha dato il consenso alla seconda proposta. L'Ilva dà da mangiare ai tarantini, ma nel contempo li ammazza in modo implacabile».