Libri di Michele Ciliberto
La democrazia dispotica
Michele Ciliberto
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: 199
Questo libro nasce da una doppia interrogazione: sulla democrazia e sulla situazione attuale del nostro Paese. Si sofferma su alcuni classici della democrazia fra Otto e Novecento e su questo sfondo interpreta il fenomeno del berlusconismo. È stato infatti Tocqueville a segnalare i rischi dispotici della democrazia con due esiti possibili: diventare tutti eguali e tutti schiavi oppure tutti eguali e tutti liberi. Ma la storia europea moderna ha dimostrato che la prima possibilità è più concreta della seconda: quello che, infatti, sta crescendo è un potere sociale che assume il controllo di tutti, togliendo autonomia e responsabilità ai singoli, i quali a loro volta delegano a questo potere la gestione della loro vita. Non si tratta di un problema solo italiano; né di un morbo che affligge solo la destra. È una tendenza dell'epoca nella quale si intrecciano dispotismo, plebiscitarismo, populismo, dinamiche di tipo carismatico. Per questo "il berlusconismo è una forma patologica della democrazia dei 'moderni'; appartiene alla storia e alle metamorfosi della democrazia occidentale; e in questo senso, come oggi riguarda l'Italia, così può riguardare anche altre democrazie europee".
Un'idea dell'Italia. Dialogo fra un politico e un filosofo
Vannino Chiti, Michele Ciliberto
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2009
pagine: 168
Vannino Chiti e Michele Ciliberto: due personalità che, pur muovendo da esperienze civili e politiche comuni, svolgono la loro attività in campi diversi, si sono confrontati in sei dialoghi molto articolati sui temi più significativi dell'attuale dibattito politico e culturale: Della memoria; Della religione civile; Da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI; Della cultura; Dell'Occidente, della democrazia, dei diritti; Delle forze politiche.
Giordano Bruno
Michele Ciliberto
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2005
pagine: 342
Michele Ciliberto offre in questo volume un'opera unitaria su Giordano Bruno, individuando i nodi teorici fondamentali del suo pensiero secondo un'interpretazione mai unilaterale: Giordano Bruno non è né il "martire del libero pensiero" né il "mago ermetico", ma una personalità ben più complessa e affascinante.
Il dialogo recitato. Per una nuova edizione del Bruno volgare
Michele Ciliberto, Nicoletta Tirinnanzi
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2002
pagine: XII-174
L'occhio di Atteone. Nuovi studi su Giordano Bruno
Michele Ciliberto
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2002
pagine: 163
Figure in chiaroscuro. Filosofia e storiografia nel Novecento
Michele Ciliberto
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2001
pagine: XIV-364
Umbra profunda. Studi su Giordano Bruno
Michele Ciliberto
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2000
pagine: 332
Giordano Bruno
Michele Ciliberto
Libro: Copertina rigida
editore: Ist. Poligrafico dello Stato
anno edizione: 1996
pagine: 1178
Golgota
Michele Ciliberto
Libro: Copertina morbida
editore: Pellegrini
anno edizione: 2013
pagine: 52
Una sinossi poetica particolare che affascina fin da subito il lettore per una peculiarità raffinata: i versi poetici sono concatenati internamente da una forte musicalità - si potrebbe dire una nenia - trascinante e trainante che impone al lettore una lettura continuativa e ritmata e va a creare, su una struttura di frammenti che si compongono tra loro, un discorso prosastico sull'uomo.
Italia laica. La costruzione delle libertà dei moderni
Michele Ciliberto
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2012
pagine: 282
"Italia laica" raccoglie i risultati delle ricerche svolte negli ultimi anni sulla filosofia e la cultura italiana di matrice laica, i cui semi essenziali, gettati nel Rinascimento grazie all'opera di grandi pensatori quali Alberti, Machiavelli, Pomponazzi, Bruno, Galileo, furono poi potenziati nel Settecento, dall'Illuminismo. Tema centrale è il formarsi di una 'sapienza civile' italiana, imperniata sul primato del sapere critico e scientifico in tutte le sue forme e su un'etica di carattere rigorosamente intramondano che l'Italia ha consegnato alla cultura e alla civiltà degli europei.
I discorsi di Nicolò Machiavelli sopra la prima deca di Tito Livio (1584)
Michele Ciliberto
Libro
editore: Scuola Normale Superiore
anno edizione: 2014
pagine: 448
Negli anni Ottanta del Cinquecento a Londra vengono pubblicate alcune delle opere più significative di Machiavelli con la falsa indicazione "In Palermo, Appresso gli heredi d'Antoniello degli Antonielli". È la testimonianza più precisa della forte presenza della cultura italiana nell'Inghilterra rinascimentale e anche della notevole conoscenza della lingua italiana da parte della élite inglese, a cominciare dalla Regina Elisabetta. In occasione delle celebrazioni machiavelliane del 2013 le Edizioni della Normale, in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, hanno deciso di ripubblicare l'anastatica dei Discorsi editi da John Wolfe nel 1584, mettendo a disposizione degli studiosi uno strumento prezioso per comprendere aspetti importanti delle relazioni culturali e politiche tra Italia e Inghilterra nel Rinascimento.
Niccolò Machiavelli. Ragione e pazzia
Michele Ciliberto
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2022
pagine: 328
Niccolò Machiavelli è considerato uno dei più grandi teorici della ragione politica. In effetti è straordinaria la capacità con cui analizza le situazioni, i rapporti di forza, le alternative. Ma non è solo questo. È anche un visionario capace di sporgersi oltre le barriere dei canoni consueti, di vedere al di là delle situazioni di fatto, di proporre soluzioni 'eccessive', straordinarie: appunto, «pazze». Non per nulla gli amici gli attribuiscono capacità profetiche, cioè di prevedere cosa sarebbe, infine, accaduto. Machiavelli condivide naturalmente il giudizio sulla pazzia come mancanza di senso della realtà, stravaganza, addirittura idiozia: fare le cose «alla pazzeresca», come dice nella Mandragola, gli è completamente estraneo. La 'pazzia', però, può essere anche un'altra cosa: capacità di contrapporsi alle opinioni correnti, di rischiare il tutto per tutto inerpicandosi sul crinale che divide la vita dalla morte, di combattere affinché le ragioni della vita - cioè della politica, dello Stato - possano prevalere sulle forze della crisi, della degenerazione, pur sapendo che sarà infine la morte a prevalere sulla vita, perché questo è il destino di ogni cosa. Realismo e 'pazzia': è in questa tensione mai risolta che sta il carattere non comune, anzi eccezionale, dell'esperienza di Machiavelli rispetto ai suoi contemporanei. Una pazzia totalmente laica e mondana, senza alcun contatto con la follia cristiana di Erasmo.

