Libri di Michelangelo Fino
Rivoluzionari e ribelli. Gli scrittori politici dell’Ottocento tra vecchia e nuova Italia
Antonio Toni Iermano, Michelangelo Fino, Giovanna Panzini
Libro: Libro in brossura
editore: libreriauniversitaria.it
anno edizione: 2025
pagine: 330
Rivoluzionari e ribelli. Nel corso del XIX secolo nell’Italia risorgimentale e post-unitaria si venne affermando una letteratura d’ispirazione politica che influenzò notevolmente il dibattito pubblico e definì i contorni di una nuova civiltà letteraria e delle sue tendenze ideologiche. I contributi qui proposti intendono tracciare una genealogia e fare un bilancio storico-critico di quella contraddittoria e tormentata stagione della società italiana attraverso la ricostruzione dei profili dei protagonisti e l’analisi delle loro opere nel quadro di un rinnovato e più approfondito confronto tra nuove élite e ancien régime, tra rivoluzione e potere, tra bisogno di italianità e retriva conservazione dei modesti miti della piccola patria. La dimensione politica è la chiave di volta della fisionomia culturale dell’Ottocento fra vecchia e nuova Italia e, quindi, della galleria di ritratti qui presentati: una vasta rassegna di rivoluzionari e ribelli più o meno noti, ma tutti rilevanti nel definire la vastità e la varietà dell’orizzonte intellettuale e civile nazionale nelle varie fasi del secolo, e nel dar conto del suo stesso linguaggio.
L’italiano e il carattere della nazione. Indagini critiche e percorsi letterari tra culto della tradizione e modernità
Antonio Toni Iermano, Michelangelo Fino, Giovanna Panzini
Libro: Libro in brossura
editore: libreriauniversitaria.it
anno edizione: 2024
pagine: 240
La costruzione del nuovo Stato unitario implica la formazione del carattere della nazione e dell’italiano nuovo. Intellettuali e scrittori partecipano attivamente negli anni risorgimentali alla definizione del concetto d’identità e al culto della patria. La letteratura, pur con qualche caduta retorica, prepara alla coscienza nazionale. I contributi accolti in questo volume intendono tracciare un itinerario critico scandito da una militanza ideologica e culturale segnata da un severo confronto con una realtà sovente intrisa di contraddizioni e trasformismo. Un percorso difficile quanto assai proficuo che da Cuoco, Manzoni, Leopardi, De Sanctis – teorico di una moderna Educazione civile e morale – giunge fino a Gramsci e quindi al pieno Novecento.
Il fischio del treno. Il viaggio della verità nelle novelle di Luigi Pirandello
Michelangelo Fino
Libro
editore: libreriauniversitaria.it
anno edizione: 2021
pagine: 212
Il viaggio in treno rappresenta nell'universo pirandelliano un autentico Leitmotiv. Attraversa l'intera produzione narrativa dello scrittore e segna la sua vita: «voglio pace per scrivere, e non aver sempre dei treni che partono». L'incubo della consuetudine si traduce, nei suoi personaggi, in incubo della novità, e il treno assume le sembianze di un «ferreo mostro», che trascina l'esistenza di viaggiatori disorientati e angosciati. Nello scompartimento il personaggio-viaggiatore depone la maschera e riconosce la fragilità della propria persona e la miseria della propria esistenza. Il motivo del viaggio in treno costituisce una valida chiave interpretativa della novellistica pirandelliana: se è il treno a propiziare l'estraniazione del personaggio, o comunque ad accentuarla, vuol dire che esso funge da spazio epifanico, strumento di rivelazione che consente il passaggio dal falso al vero, umoristicamente, dall'apparire all'essere. Una rivelazione in negativo, dal momento che la scoperta e il raggiungimento della propria identità (o presunta tale) porta inevitabilmente a uno stato di alienazione, di scacco, a una condizione appunto di follia.