Libri di Melina Mulas
Imparaticci
Rossana Bianchi Piccoli, Melina Mulas, Marco Belpoliti
Libro: Copertina morbida
editore: Corraini
anno edizione: 2009
pagine: 104
Rosanna Bianchi Piccoli è espressione dell'essenza femminile celata nella ceramica e nell'arte che la circonda. Nel 1985 Lévi-Strauss dedicava il suo studio La vasaia gelosa alla donna e alla ceramica nei miti delle popolazioni delle Americhe, estendendo i legami ancestrali fra donna e terra al binomio donna e terracotta, descrivendo l'alone sacro e simbolico che circondava la lavorazione di questa materia. Per altre strade, differenti da questi studi, la vita di Rosanna Bianchi Piccoli è una storia e un racconto di ceramiche, una serie infinita di pellegrinaggi di studio e di lavoro per apprendere i segreti dell'arte e presentarla al suo pubblico, quasi la dimostrazione vitale della verità intuita di questo legame femminile. Questo volume è un viaggio sui tavoli di lavoro di Rosanna Bianchi Piccoli attraverso le fotografie di Melina Mulas e un'introduzione di Marco Belpoliti. Casa, laboratorio e officina al tempo stesso, è il luogo dove la materia riceve l'impronta di un gesto e la conserva indelebile nel tempo, circondata da oggetti, strumenti, libri, tessuti e colori che l'obiettivo di Melina Mulas cattura con occhio intimo e partecipe.
Il terzo occhio. I Lama del Tibet. Catalogo della mostra (Modena, 16 settembre 2005-8 gennaio 2006)
Melina Mulas
Libro: Copertina rigida
editore: 5 Continents Editions
anno edizione: 2005
pagine: 184
Questo libro nasce dal viaggio che Melina Mulas ha intrapreso negli anni novanta tra Asia ed Europa, conducendolo con tenacia per quattordici anni, àlla ricerca dei maestri dell'antica tradizione spirituale tibetana: pur non volendo proporre alcuna visione religiosa, la fotografa milanese ha avvertito la necessità di documentare con metodo rigoroso una civiltà che si sta perdendo e che avrebbe ancora molto da dare all'uomo occidentale. Da questi incontri nascono i ritratti dei Lama del Tibet, immagini dove protagonista è lo sguardo: quello della fotografa, quello dei maestri e il nostro, irresistibilmente attratto dal magnetismo dei volti; un invito a saper guardare, per arrivare a una migliore comprensione tra le culture.

