Libri di Mauro Nobile
Ricerche filosofiche. Testo originale a fronte
Ludwig Wittgenstein
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 608
“Il linguaggio è un labirinto. Arrivi a un punto da una parte e sai come muoverti. Arrivi da un’altra e non lo sai più.” Nella Prefazione a questo volume, scritta nel 1945 a Cambridge, Wittgenstein afferma: “I pensieri che pubblico di seguito sono il precipitato di ricerche filosofiche che mi hanno impegnato negli ultimi 16 anni. Riguardano molti oggetti: i concetti di significato, di comprensione, di proposizione, di logica, i fondamenti della matematica, gli stati di coscienza e altri ancora. […] Quattro anni or sono […] ebbi occasione di rileggere il mio primo libro (il Tractatus logico-philosophicus) e di spiegarne i pensieri. D’improvviso, mi parve che avrei dovuto pubblicare quei vecchi pensieri insieme con i nuovi, convinto che questi ultimi avrebbero potuto ricevere la loro giusta luce solo in contrapposizione e sullo sfondo del mio vecchio modo di pensare”. Il risultato di questo lavoro sono appunto le Ricerche filosofiche, imperniate intorno all’idea che il significato delle parole vada ricercato nell’uso che gli esseri umani ne fanno nelle diverse circostanze della loro vita. Pubblicato postumo nel 1953, questo testo supera e insieme rielabora le idee fondamentali del Tractatus con una forza che ha avuto un effetto sconvolgente sul nostro modo di guardare al pensiero, al linguaggio e alla mente stessa, gettando le basi per una ricerca filosofica che continua, viva e intensa, ancora oggi.
Rosmini e la fenomenologia
Mauro Nobile
Libro: Libro in brossura
editore: Università degli Studi di Trento
anno edizione: 2020
pagine: 398
Il volume analizza, secondo una prospettiva teoretica e storica, il rapporto tra la filosofia di Antonio Rosmini e la fenomenologia.
La parola e l'enigma. Un'interpretazione dell'etica di Aristotele
Mauro Nobile
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2002
pagine: 242
«Ogni arte e ogni indagine, al pari dell'azione e della scelta, si è dell'avviso che mirino a un qualche bene. Per questo, appropriatamente, il bene è stato detto 'ciò cui tutto mira'.» È a partire da queste parole che il lettore dell'Etica Nicomachea si accosta a quella che Aristotele chiamerà alla fine dell'opera la 'filosofia delle cose umane'. I termini, però, si lasciano anche variare, a significare che in questo luogo è la filosofia ad accostare il lettore per metterlo in questione in quanto uomo. Ovvero che, da qui in poi, il lettore è invitato a farsi filosofo per comprendersi come uomo. Ma come già quell'esordio implicitamente suggerisce, comprendersi come uomo è aprirsi all'esperienza enigmatica del bene e della felicità per sostenerla in forma di parola. Individuando in questo il motivo generatore del discorso aristotelico, Mauro Nobile avvia un'analisi della posizione dello Stagirita scoprendovi la sollecitazione a pensare le linee di un'etica del finito chiamata ad accettare le ineludibili condizioni di finitezza dell'etica stessa.