Libri di Maurizio Ficari
Maria Barosso. Artista e archeologa nella Roma in trasformazione
Libro: Libro rilegato
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2025
pagine: 464
Prima mostra monografica dedicata a Maria Barosso (1879-1960) che, all’interno della Direzione Generale Antichità e Belle Arti del Ministero della Pubblica Istruzione, svolse un ruolo cruciale nella documentazione dei monumenti e degli scavi attraverso riproduzioni a colori. Durante la stagione delle grandi trasformazioni edilizie di cui fu protagonista la città di Roma nei primi decenni del XX secolo, l’“artista archeologa” Barosso ha collaborato, quale unica disegnatrice donna, alla documentazione ad acquerello delle demolizioni e di importanti cantieri della Soprintendenza di Roma e del Lazio, distinguendosi per una combinazione unica di accuratezza filologica e interpretazione artistica. Nella pubblicazione che presentiamo, gli acquerelli sono posti in dialogo con i lavori di altri artisti a lei contemporanei, con fotografie, documenti e manufatti storici. Di grande interesse il gruppo di fogli raffiguranti affreschi e mosaici collocati in varie chiese romane che, a più riprese, furono interessate da interventi di restauro. Ideata con l’intento di celebrare l’importante contributo storico-documentario, attraverso l’esposizione delle sue opere più significative, la pubblicazione intende approfondire, da un lato, la figura poco conosciuta della Barosso, tra le prime funzionarie donne del Ministero e, dall’altro, ripercorrere il suo rapporto sia con la città di Roma che con personaggi e istituzioni di caratura nazionale e internazionale. L’importante nucleo di opere provenienti dai depositi della Sovrintendenza Capitolina, e in particolare dal Museo di Roma a Palazzo Braschi, è affiancato da dipinti da collezioni private e altre prestigiosi istituzioni, tra cui l’Archivio Storico del Museo Nazionale Romano presso Palazzo Altemps, il Parco Archeologico del Colosseo, il Vicariato di Roma, la Fondazione Camillo Caetani. Il catalogo “Maria Barosso, artista e archeologa nella Roma in trasformazione” è prodotto grazie al contributo della Sapienza Università di Roma e promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. In mostra a Roma alla Centrale Montemartini dal 17 ottobre al 22 febbraio.
Lapicidi e marmorari. Scultura architettonica umbra e opus sectile cosmatesco nell'età di Innocenzo III
Maurizio Ficari
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 180
Negli ultimi anni del XII secolo e nei primi del seguente, tra Tuscia e Ducato di Spoleto, delle maestranze provenienti da quest’ultimo territorio realizzarono diversi complessi decorativi che, oltre a prevedere il consueto, per quelle botteghe, insieme di sculture a rilievo, inclusero brani di opus sectile disposti in nastri o in articolati motivi geometrici policromi. Gli schemi impiegati per quegli ornamenti, su facciate e arredi liturgici, furono in realtà caratteristici della tradizione formale viva tra le botteghe dei marmorari cosiddetti cosmati, operanti, a partire dall’inizio del XII secolo, in area romana e laziale. L’adozione del bagaglio tecnico cosmatesco tra i lapicidi del Ducato sbocciò, non caso, al tempo in cui papa Innocenzo III promosse, con sapiente azione politica, il riscatto delle terre offerte, lungo i secoli, dagli imperatori al Patrimonio di san Pietro, tra le quali proprio l’area spoletina, ma prima di allora mai effettivamente consegnate al governo dei papi. Si propone, quindi, una lettura del fenomeno artistico all’interno della prospettiva storica delle recuperationes innocenziane, valutandone i rapporti tra ingredienti autoctoni e alloctoni.

