Libri di Maurizio Bugno
Pier Niccolò Berardi. Architettura della tradizione a Maratea
Maurizio Bugno, Carolina De Falco, Andrea I. Volpe
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2024
pagine: 132
Pier Niccolò Berardi (Fiesole 1904-Milano 1989), noto alla storiografia di architettura per essere stato uno dei membri del Gruppo Toscano che vinse, nel 1933, il concorso per il nuovo Fabbricato Viaggiatori di Santa Maria Novella, comincia solo recentemente a emergere dal cono d'ombra proiettato dalla fama del capogruppo Giovanni Michelucci, al quale si attribuisce l'esclusiva paternità dell'iconico progetto razionalista. Compagno di studi di Luigi Vietti a Roma, dopo la Laurea nel 1929 con Marcello Piacentini, Berardi è coinvolto da Giuseppe Pagano nella mostra sull'architettura rurale alla VI Triennale con una serie di splendide fotografie di case coloniche in Toscana. Berardi consolida il suo interesse per l'architettura della tradizione, che rimarrà costante, attento all'inserimento nel paesaggio, sia delle numerose ville realizzate negli anni Sessanta-Settanta, fra cui La Gabbiola, Silva Honorati a Punta Ala (dove realizza pure l'Hotel Alleluja) e Nasi a Torino, sia del rinomato Museo Richard Ginori a Sesto Fiorentino, del 1965. Particolare rilievo assume l'attività di Berardi negli anni Cinquanta a Maratea, contestualizzata nell'ambito dell'Italia post-bellica attraversata da progetti di industrializzazione e dagli interventi della Cassa per il Mezzogiorno. Maratea in quegli anni gode di una ribalta senza precedenti, documentata da cronaca, documentari e letteratura. A partire dal 1953, Berardi è coinvolto nell'ambizioso progetto di sviluppo industriale e turistico dovuto ai conti Rivetti di Valcervo, tra cui la costruzione del celebre hotel Santavenere, meta di personaggi illustri, le cui bianche arcate sono oramai parte del paesaggio. Dall'adattamento della Torre cinquecentesca a residenza Rivetti alle case, di nuovo impianto o ristrutturate, traspare l'impegno di Berardi nei confronti della preesistenza storica e di quel paesaggio amato, fotografato e dipinto, di cui conserverà memoria nei progetti successivi. Introduzione di Marco Romoli.
Le fortificazioni del Casamale. La presenza aragonese a Somma Vesuviana. Atti del Convegno, Somma Vesuviana 16 novembre 2019
Libro: Libro in brossura
editore: Quasar
anno edizione: 2023
pagine: 280
La città di Somma Vesuviana vanta, nei secoli, non solo una storia documentata e rilevante ma di quella, ancor oggi, custodisce vestigia e monumenti che, eredità del passato, costituiscono una componente identitaria per la comunità civica e per tutta l'area nord-vesuviana. I temi trattati in questi Atti vanno dalla definizione geomorfologica del territorio e dell'insediamento di Somma e del Casamale con una originale prospettiva sul castello 'alto' di S. Maria a Castello, all'inquadramento delle mura in un 'sistema' anche cronologico, che comprendeva il castello D'Alagno. Il Casamale trova pertanto collocazione in un più ampio e interessante progetto di recupero e fruibilità che investe l'intero territorio di Somma, nel ocntesto più ampio di quello che in antico era l'agro nolano. L'aspetto letterario, sociale, politico e ideologico, restituisce, dal suo canto, per Somma, interessanti approfondimenti sulle figure di Jacopo Sannazaro e Matteo Bandello in un territorio la cui organizzazione politica vigeva su un sistema integrato e reciproco di legittimazione tra centro e periferia. Sul piano più storico, politico e sociale assume centralità, anche strategica, per la capitale Napoli.