Libri di Massimiliano Coviello
La rivincita dei falliti. Maschere e antieroi in «Better Call Saul»
Massimiliano Coviello
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Estemporanee
anno edizione: 2023
pagine: 98
Non è stato semplice competere con Breaking Bad, uno dei capolavori della serialità contemporanea. Eppure, dopo aver superato lo scetticismo iniziale, Better Call Saul è riuscita ad affermarsi nell'affollato panorama seriale, fino a diventare un cult. Con le sue sei stagioni, lo spin-off creato da Vince Gilligan e Peter Gould ha introdotto nuovi personaggi ed elementi stilistici, sperimentando soluzioni narrative capaci di dialogare con la serie madre e di espanderne le cornici spazio-temporali. Ma chi è Saul? L'intraprendente, a tratti goffo, e bonario avvocato Jimmy McGill, oppure il difensore subdolo e senza scrupoli della criminalità, che ama indossare giacche e cravatte di un improbabile kitsch e si fa chiamare Saul Goodman? Circostanze drammatiche e incontri poco edificanti hanno permesso al secondo di prendere il sopravvento sul primo, ma questa trasformazione non è definitiva. Sfilare una maschera per indossarne un'altra permetterà a Saul di restare in equilibrio lungo il crinale che separa la colpa dalla morale. Per questo Better Call Saul non è solo l'ennesima epopea tragica costellata di antieroi, ma anche il racconto affascinante di un'umanità complessa.
Comunità seriali. Mondi narrati ed esperienze mediali nelle serie televisive
Massimiliano Coviello
Libro: Copertina morbida
editore: Meltemi
anno edizione: 2022
pagine: 186
Nei quindici anni compresi tra l'uscita di Lost e la fine di Games of Thrones, le serie televisive non ci hanno mai lasciati da soli. In questo lasso temporale il formato seriale è diventato un vasto serbatoio di racconti che hanno alimentato il bisogno di comunità e ne hanno ridefinito i significati. Grazie ai mondi costruiti dalle serie televisive, il concetto di comunità si è allargato, fino a includere le forme di rappresentazione della collettività e le sue derive, da un lato, e la costruzione dei processi di partecipazione e del senso di appartenenza, dall'altro. A loro volta, gli spettatori, immersi in una rete complessa di pratiche di visione, hanno agito e patito, condiviso e rielaborato creativamente gli immaginari necessari a generare i significati e i sentimenti dello stare insieme. Ripercorrendo alcuni momenti salienti del nuovo millennio, dall'attacco terroristico dell'11 settembre 2001 alla pandemia di Covid- 19, questo volume costruisce una mappatura delle modalità con cui le comunità si trovano rappresentate all'interno delle narrazioni seriali e interagiscono con esse.
Sensibilità e potere. Il cinema di Pablo Larraín
Massimiliano Coviello, Francesco Zucconi
Libro: Libro in brossura
editore: Pellegrini
anno edizione: 2017
pagine: 120
Da “Fuga” (2006) a “II club” (2015), da “Neruda” (2016) a “Jackie” (2017), passando per Tony Manero (2008), Post mortem (2010) e “NO - I giorni dell'arcobaleno” (2012), il cinema di Pablo Larrain si sviluppa a partire dalle vicende storiche e politiche che hanno sconvolto il Cile nel corso del Novecento per spingersi altrove, fino al cuore degli Stati Uniti d'America. Che si racconti il golpe del 1973 o il Plebiscito del 1988, che si tratti di mettere in immagine la fuga di Pablo Neruda o le ore più drammatiche della vita di Jacqueline Kennedy, Larrain cerca prospettive inedite, punti di vista stranianti. È attratto dal potenziale trasfigurante della fiction piuttosto che dal documentario. È orientato, ancora meglio, al superamento di questa stessa opposizione verso una concezione Ibrida e Intermediale del racconto cinematografico. Questo libro fa i conti con il carattere peculiare dei film di Larrain: non tanto un cinema storico quanto una riflessione sul potere. Se solo in pochi lo esercitano, tutti si trovano presi nella sua trama.
Sguardi incrociati. Cinema, testimonianza, memoria nel lavoro teorico di Marco Dinoi
Libro
editore: Fondazione Ente dello Spettacolo
anno edizione: 2011
pagine: 272
Alcuni libri si prolungano, si allargano, sprofondano e stillano fuori dai margini, talvolta continuano a scriversi anche senza il loro autore. Altri libri cercano di prendersene cura, sperimentando nuovi possibili innesti del pensiero e della teoria.Sguardi incrociati. Cinema testimonianza, memoria nel lavoro teorico di Marco Dinoi è fin dal titolo un libro che parla di un altro libro, riprendendo le riflessioni che Marco Dinoi, docente di “Teorie e tecniche del linguaggio cinematografico” e “Metodologia della critica cinematografica” presso l’Università di Siena, ha raccolto nelle pagine di Lo sguardo e l’evento. I media, la memoria, il cinema, pubblicato postumo nella primavera del 2008.A partire dallo studio condotto da Dinoi su una delle sequenze televisive più traumatiche del nostro tempo, quella del crollo delle Twin Towers l’11 settembre 2001, i saggi che compongono questo volume trattano di teoria dell’immagine e di analisi del film senza smettere di confrontarsi con le domande dell’etica e della politica: «in che modo l’immagine offre e affida a chi la guarda il ruolo di testimone? A quali condizioni si dà come traccia, reperto, oggetto di archivio, funzione della memoria?».