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Libri di Marta Marchetti

La rivista di Engramma. Volume Vol. 224

La rivista di Engramma. Volume Vol. 224

Libro

editore: Edizioni Engramma

anno edizione: 2025

pagine: 576

80,00

Montemaggiore al Metauro agosto 1944 il passaggio del fronte

Montemaggiore al Metauro agosto 1944 il passaggio del fronte

Libro: Libro rilegato

editore: Conte Camillo

anno edizione: 2020

pagine: 238

I racconti, le testimonianze, i documenti di archivio del 1944, anno del passaggio del fronte nel comune di Montemaggiore al Metauro (oggi Colli al Metauro). Il libro ricorda l'arrivo del primo ministro inglese Winston Churchill che dal colle del borgo ha assistito all'attacco sulla Linea Gotica.
20,00

Leggere lo spettacolo

Leggere lo spettacolo

Anne Ubersfeld

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2018

pagine: 276

Come leggere uno spettacolo teatrale? Come analizzare, al di là del testo scritto, quella pratica che implica parole pronunciate da corpi viventi in direzione di spettatori attivi e presenti? Cosa si intende per segno scenico e come isolarlo da quel tessuto di segni che è la rappresentazione? Anne Ubersfeld cerca di rispondere senza mai perdere di vista il principio per cui, nel movimento dell'arte, teoria e pratica sono profondamente legate. Proprio a partire dalla sua esperienza di spettatrice, la studiosa francese affronta la rappresentazione teatrale: l'analisi dei segni scenici permette di capire il passaggio da un testo scritto a un insieme visivo-auditivo, frutto del complesso lavoro artistico dei realizzatori (registi, scenografi, disegnatori delle luci, musicisti e soprattutto attori). Con l'unico intento di aiutare lo spettatore ad aguzzare occhi e orecchie, a stimolare la riflessione e a incrementare il suo piacere a teatro.
13,00

La messinscena de «Le furberie di Scapino» di Molière. Note di regie

La messinscena de «Le furberie di Scapino» di Molière. Note di regie

Jacques Copeau

Libro: Libro in brossura

editore: Bulzoni

anno edizione: 2017

pagine: 160

18,00

Guardare il romanzo. Luca Ronconi e la parola in scena

Guardare il romanzo. Luca Ronconi e la parola in scena

Marta Marchetti

Libro

editore: Rubbettino

anno edizione: 2016

pagine: 142

Luca Ronconi amava ripetere che tutto può diventare teatro. Anche un romanzo naturalmente. Le edizioni teatrali di opere come Il Pasticciaccio (1996) o I fratelli Karamazov (1998), fino ai più recenti allestimenti dei romanzi di H. James e W. Gombrowicz, sono l'esempio concreto di un teatro non solo capace di teatralizzare la letteratura ma anche desideroso di ridefinire i confini del proprio sguardo. Non ci sono adattamenti né riscritture alla base di questi lavori ma una profonda ricerca in cui regista, attore e spettatore si trovano costretti a ripetere in maniera del tutto nuova l'esperienza estetica della lettura di un libro. Guardare il romanzo diventa un esercizio intellettuale e un ulteriore passo avanti nel costante tentativo di Ronconi di indagare il teatro.
14,00

Camus e Dostoevskij. Il romanzo sulla scena

Camus e Dostoevskij. Il romanzo sulla scena

Marta Marchetti

Libro: Copertina morbida

editore: Bulzoni

anno edizione: 2016

pagine: 264

Théâtre de l'Equipe, Algeri 1938; Théâtre Antoine, Parigi 1959. Due date incorniciano il fitto dialogo tra Camus e Dostoevskij, che inizia quando a 25 anni Camus interpretava Ivan Karamazov nell'adattamento di Jacques Copeau e che si completa con la messinscena dei Demoni. Se una lettura in movimento è un punto di partenza per l'aspirante scrittore, la creazione di un testo in azione diventa un'inafferrabile sfida per Camus. Eppure la questione dell'influenza è sempre un problema delicato da trattare perché non si sa dove comincia né dove finisce. È vero infatti che al di fuori dalla finzione del teatro, gli echi dostoevskijani si confondono in tutta l'opera di Camus e risuonano all'infinito come i segni di un mito antico: allora per catturarne il senso, senza arrestarne il dinamico movimento, occorre proprio tornare al teatro, luogo di verità per Camus per i limiti materiali e morali che impone. Alla base di questo libro c'è l'intenzione di rileggere in una prospettiva teatrale il rapporto tra i due scrittori, per mostrare che ciò che Camus amava in Dostoevskij era quel materiale paradossale, ibrido, informe, ricco di un'infinità di voci e di volti, di luci, suoni, silenzi, gesti e movimenti. Il libro si avvale di una sezione documentaria che include, oltre al materiale iconografico, quattro testi di Camus mai tradotti in italiano, tra cui uno ancora inedito in Francia.
20,00

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