Libri di Maria Simioli
L'informale nei paesaggi dell'abusivismo
Maria Simioli
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2025
pagine: 192
L’abusivismo edilizio ha assunto nel secondo Novecento i lineamenti di un fenomeno di urbanizzazione dotato di elevata aggressività territoriale, determinando situazioni di particolare urgenza in termini ambientali, di rischio e di crisi dei modelli di welfare. Nel Mezzogiorno – dove la frattura tra pianificazione e deregolamentazione si fa territorio –, l’abusivismo rivela l’urgenza di una nuova grammatica del progetto che sia in grado di elaborare un linguaggio resiliente, adattativo, flessibile, orientato alla coesistenza, che punti alle risorse fisiche e umane già disponibili, da riattivare e rigenerare, secondo un disegno di riassetto generale. Perciò l’abusivismo è qui affrontato nelle sue molteplici relazioni e ricadute in riferimento ad aspetti cruciali come appunto il territorio e l’informale, con uno studio del caso esemplificativo della Regione Campania.
Territori della co[ntr]azione. Prospettive plurali per Bagnoli
Libro: Libro rilegato
editore: Libria
anno edizione: 2025
pagine: 312
In un’epoca segnata dal fallimento dei modelli di crescita illimitata e dall’urgente necessità di ripensare i patrimoni esistenti, questo volume indaga i territori della contrazione – spazi sospesi, sottoutilizzati, abbandonati – come luoghi della possibilità capaci di accogliere nuove forme di abitabilità entro i limiti ecologici, sociali e culturali del nostro tempo. In questa prospettiva si inserisce il caso dell’area ex industriale di Bagnoli-Coroglio, paradigma di una lunga e complessa vicenda di deindustrializzazione, fallimenti, attese e visioni mai attuate. Il volume raccoglie gli esiti di un percorso di ricerca e didattica condotto all’interno dei nove laboratori didattici di progettazione, attraverso un approccio interdisciplinare, multiscalare e plurale che si traduce in ipotesi di progetto per una rigenerazione ecologicamente orientata e socialmente consapevole. Territori della Co[ntr]Azione è quindi un invito a ripensare il progetto di trasformazione come pratica aperta e adattiva, capace di attivare percorsi condivisi in grado di generare valore attraverso la collaborazione tra saperi, comunità e istituzioni.

