Libri di Marco Zilioli
Cinelettere. Lorenzo Pellizzari e la critica
Jennifer Malvezzi, Marco Zilioli
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 300
Questo volume è dedicato alla poliedrica figura di Lorenzo Pellizzari (1938-2016) e alla complessa rete di rapporti professionali e personali che il critico cinematografico ha intrecciato nel corso della sua carriera. Attraverso l’analisi della sua corrispondenza privata con altri critici, il libro esplora la definizione e l’evoluzione della professione critica nel tempo, mettendo in evidenza i rapporti politici e di potere che hanno contribuito all’istituzionalizzazione della critica cinematografica in Italia. Attivo fin da giovanissimo nel Centro Universitario Cinematografico milanese, Pellizzari ha collaborato come redattore per riviste specializzate di prestigio come “Cinema Nuovo”, “Cinema e cinema” e “Cineforum”. Inoltre, è stato curatore di mostre, collane editoriali e organizzatore di concorsi per giovani critici, affermandosi come una figura paradigmatica e al contempo unica nella storia della critica cinematografica italiana.
Pagine rosse. Cinema, politica e stampa comunista (1945-1960)
Marco Zilioli
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2023
pagine: 294
Il libro propone uno studio legato al cinema e alla cultura cinematografica comunista promossa attraverso le pubblicazioni del Partito Comunista Italiano nel periodo tra il 1945 e il 1960. Partendo da indagini storiche, sociologiche e culturologiche sulla stampa comunista, la ricerca è realizzata attraverso lo spoglio delle principali riviste comuniste del Secondo dopoguerra e della relativa documentazione d’archivio, in modo da valutare la pervasività della cultura cinematografica nella stampa non specializzata. I capitoli che compongono la ricerca sono dedicati all’analisi di specifici aspetti: la nascita e lo sviluppo del cinema nella stampa comunista; la presenza del cinema nelle rubriche di corrispondenza con i lettori; la funzione dei critici comunisti nei più ampi processi di legittimazione culturale del cinema; il ruolo di scouting della stampa comunista nel proporre modelli divistici popolari; la funzione degli apparati iconografici e del gossip riportati nelle copertine e nei contenuti interni ai fascicoli.