Libri di Marco Terrone

... Lo squalosalmone è un neologismo, come lo è ciascuno di noi del discorso della vita. Lo squalosalmone esprime il sentirsi d’acqua salata ma al contempo d’acqua dolce. Questa è l’umanità: siamo attratti dalle profonde oscurità del mare, ma anche dalla pace dei laghi di montagna. Inabissarsi ed elevarsi, in una oscillazione dinamica e in movimento continuo. Inabissarsi ed elevarsi. Non è soltanto l’inquietudine dell’indecisione e del disadattamento, ma anche la parabola dello spirito, che di volta in volta sceglie quale direzione prendere. È anche il percorso per la costruzione di sé e della propria identità, la volontà di trovare il proprio posto nel mondo... Età di lettura: da 5 anni.

Tre bambini sottratti alle loro famiglie diventano pedine importanti in uno spietato gioco di potere. Un “re” deposto vuole riprendersi il trono a qualunque costo. Questo lo scenario entro il quale deve muoversi il maresciallo Andrea Antonelli, un uomo ferito nel corpo e nello spirito da un attentato che rischia di portargli via l’affetto più caro. Sarà l’amico di sempre, Filippo Tosi – carabiniere in pensione – a rimetterlo in carreggiata e fargli amare nuovamente quella divisa diventata, di colpo, un peso. Sopra la spiaggia della Marinella, in una Palmi ricca di colori e di folklore, di panorami mozzafiato e calore familiare è nascosto un luogo tetro e angusto che offre asilo e rifugio all’uomo che ha ordito questo folle piano.

Sullo sfondo di una Calabria che si dimostra il perfetto teatro, si intrecciano le vite di una giovane donna, del marescallo Tosi e di sua moglie. Sul monte Sant'Elia, che domina l'altopiano di Palmi, un uomo si perde nel bosco. Filippo Tosi, Maresciallo in pensione, vuole partecipare alle indagini, perché non è ancora pronto ad arrendersi al tempo che passa inesorabile. La ricerca di un uomo scomparso si trasforma in un affare ben più grande e intricato. Il buio della notte è testimone di disumani traffici, ma sa proteggere e offrire riparo a vite in transito tra miseria e salvezza.

In un imprecisato paese del nord Italia, Antonino Guerra - detto Nino - trascorre una vita tranquilla. Insegna biologia, in un istituto di scuola superiore ed è sposato con Velia. La sua serenità viene turbata da una lettera scritta da Maria, la sua defunta madre. In quelle sgrammaticate righe, Maria, chiede al figlio di recarsi in Calabria -regione dalla quale provengono- per riannodare i fili con il suo lontano passato, con la terra dove è nato e dalla quale è stato allontanato dalla madre stessa. La donna era convinta che Nino, crescendo in quei luoghi, sarebbe diventato una "malapianta" come il padre. In questo viaggio Nino ritroverà affetti dimenticati e luoghi incantevoli. Si dovrà scontrare, suo malgrado, con l'ostilità di coloro i quali non gradiscono la sua curiosità. Sarà un'esperienza a tratti traumatica che consegnerà a Nino le risposte tanto cercate. Lo riavvicinerà alla madre scomparsa e a quel padre morto tanti anni prima.