Libri di Marco Magurno
Persona
Marco Magurno
Libro: Libro in brossura
editore: Alessandro Polidoro Editore
anno edizione: 2024
pagine: 350
Se guardiamo alla vita attraverso le immagini essa ci appare come un gioco infinito di parvenze e di spettri. Ciò che una volta era adesso non è più se non in figura. Dissolvimenti, rimembranze, apparizioni: ogni immagine è una piccola morte e, al tempo stesso, un'idea di vita futura, incorrotta. Una persona, affetta da una progressiva dimenticanza, cerca di trattenere e rimettere assieme i pezzi della propria vita. Più la sua memoria individuale si dissolve, più appaiono nella mente, come instancabili fantasmi, ricordi che sembrano provenire da altre vite, epoche remote, futuri remotissimi. La sua morte, esatta e solitaria, sarà una rivelazione. D'intorno una catastrofe si annuncia: è il pianeta che trema di nuova vita. Persona è un romanzo transmediale e metafisico in cui immagini, parole e generi si combinano e ricombinano: saggio, narrazione, poema in prosa e prosa poetica, libro elettrico dei morti, fumetto, videogioco, fiaba, libro d'arte. Una fantasmagoria che rivela l'essenza primigenia di ogni immagine pensata a creata "di ciò che è lassù in cielo, di ciò che è quaggiù sulla terra e di ciò che è nelle acque sotto la terra".
Diorama
Marco Magurno
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2016
pagine: 341
Se si osserva da quelle feritoie che sono oggi gli schermi, la realtà sembra esplosa. Gli schermi stessi sembrano esplosi. Si toccano i dispositivi, per mobilitare ciò che non ha volume fisico e appare come una sterminata legione di fantasmi, un iperuranio abitato da immagini e suoni e infinite connessioni, in cui la vita umana si consuma secondo i ritmi di un'accelerazione prodigiosa e imprevedibile. Il panorama in cui ci muoviamo, tra social, reti e reiterate abolizioni (del tempo, dell'istanza morale, dell'economia e della politica: di ciò che fu il mondo pretecnologico), è divenuto Diorama: una situazione infinita, in cui natura e artificio manifestano una continuità aberrante per chi non immaginava il futuro in questa forma. Testimoni voraci dell'osceno e dell'inerme, affamati di sogni da spendersi in una realtà immersiva e diversa da quella nativa, gli umani si sono repentinamente trasformati da frequentatori di ambienti virtuali nell'epitome dello spettatore: l'occhio che vede se stesso e assiste a tutto. Marco Magurno da anni opera all'interno di questo Supermondo, utilizzandone l'atmosfera, gli stili e le immagini. Accumulando icone e suggerendo apparentamenti inediti tra fatti che un tempo si sarebbero detti storici, Magurno mostra la migrazione di cui il Diorama è il compimento, organizzando il regesto estetico di un mondo lanciato verso l'infinitudine, l'età adulta delle immagini che nella pubertà apparvero televisive o popolari, non ancora autonome o "coincidenti con noi stessi".