Libri di Marco Debenedetti
Palazzo Bosconegro
Marco Debenedetti
Libro: Libro in brossura
editore: Manni
anno edizione: 2024
pagine: 416
Tra le stanze di Palazzo Bosconegro si muove la famiglia Dosso: il capofamiglia Paolo, astuto e avido avvocato, l'ambiziosa moglie Virginia, i tre figli per cui il futuro è stato progettato dai genitori in ogni minimo dettaglio. Ma le vicende della vita, si sa, prendono pieghe inaspettate: gli amori, la politica, gli affari, gli intrighi riempiono le pagine di un romanzo che è affresco di una famiglia, di una società, di un'Italia che nella seconda metà del Novecento cambia fisionomia ma forse, in fondo, resta sempre uguale. Proprio come i quadri appesi alle pareti del Palazzo.
Notizie dall'isola di Eufrosine
Marco Debenedetti
Libro: Copertina morbida
editore: Manni
anno edizione: 2014
pagine: 196
L'isola di Eufrosine è immersa in una quiete e in un'armonia eccezionali: salda nelle istituzioni, prospera nell'economia, con un alto tasso di felicità e benessere degli abitanti. Ma in una tiepida mattina di ottobre approda sulle sue coste Timoteo Crisostomo, una sorta di Messia venuto da lontano che parla di religione e di Dio, impartisce precetti morali e dogmi teologici, e la sua predicazione trova un'eco segreta nel cuore degli eufrosinoti. Inspiegabilmente improvvisamente, la perfetta struttura sociale del Paese vacilla. Lo Straniero semina il germe dell'invidia e del sospetto, sobilla il popolo, lo porta ad una rivolta che rovescia il governo e si conclude con la distruzione dell'isola. Un narratore onnisciente racconta minuziosamente la storia di questo Luogo mitico con un linguaggio raffinato e coinvolgente che mima anche la cronaca e il reportage. È un romanzo allegorico avvincente ed elegante, ricco di allusioni alle vicende italiane, viste con sguardo ironico e disilluso. È una riflessione sul potere, sulla natura degli esseri umani, che parte dall'Utopia e arriva al Disincanto.
Alfredo Oriani. Romanzi e teatro
Marco Debenedetti
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2008
pagine: 240
Perché uno scrittore come Alfredo Oriani, ammirato da Croce e Bellonci, considerato con attenzione da Serra e da Gramsci, è oggi così evidentemente trascurato nelle ricostruzioni storiche del romanzo italiano dell'Ottocento? E perché testi come Gelosia e Vortice, spesso intensamente presenti nell'esercizio creativo dei maggiori scrittori del Novecento, sono a malapena citati nella gran parte dei manuali di storia letteraria? Certamente, un ruolo fondamentale nella caduta in disgrazia di Oriani ha avuto la Marcia al Cardello del 1924, e in generale tutta la violenta appropriazione della sua opera da parte del fascismo. A quasi un secolo di distanza, ormai superata l'insidiosa identificazione di Oriani col regime, appare doveroso tornare ai suoi testi: accanto al "grande male" psicologico, amplissimamente documentato nell'epistolario dello scrittore, resiste in essi una prepotente forza poetica, la capacità di allucinata rappresentazione delle sofferenze dei respinti della società, che si affina via via, attraverso il succedersi degli stili, dalle opere scomposte della giovinezza fino ai capolavori della maturità. La ricostruzione critica di Marco Debenedetti ci guida alla riscoperta di quello che potrebbe rivelarsi un piccolo classico.