Libri di M. Campatelli
Lo Spirito Santo nella tradizione battesimale siriaca
Sebastian Brock
Libro: Copertina morbida
editore: Lipa
anno edizione: 2019
Lo Spirito Santo è il Signore della koinonia. Senza di lui Cristo non può essere accolto, la fede diventa un insieme di concetti, ma senza la vita. Non è allora strano che l'evento che ci genera alla vita di Dio - il battesimo - sia per eccellenza un fatto pneumatico. La tradizione battesimale siriaca, estremamente feconda, è fondamentalmente un ampio commento dei passi del Nuovo Testamento sul battesimo, ma con tutte le risonanze che autori di lingua semitica possono cogliere in ciascuna delle sue espressioni, nella cassa di risonanza dell'intera Bibbia. In particolare, questa tradizione descrive il battesimo come la caparra dello Spirito nei nostri cuori. Il rito stesso conferisce il dono dello Spirito e si configura pertanto come una Pentecoste personale. Se vissuta fino alla sua piena potenzialità, la vita del battezzato diventa allora un'anticipazione in questo mondo della vita nuova della risurrezione. Questo studio degli uffici battesimali delle varie Chiese siriache, condotto da uno dei più grandi specialisti in materia, fa emergere i tratti distintivi di questa tradizione in tutta la sua ricchezza.
Verso il compimento della salvezza. Nella tradizione ortodossa
Kallistos Ware
Libro: Copertina morbida
editore: Lipa
anno edizione: 2018
pagine: 120
Un piccolo libro in cui Kallistos di Diokleia tocca una delle nozioni centrali della fede cristiana - quella della salvezza. Tutti facciamo esperienza del peccato e dei suoi effetti nella nostra vita, e per questo avvertiamo il bisogno di qualcuno che ci guarisca. Questa guarigione tuttavia non trasforma semplicemente la corruzione e la morte in sopravvivenza, ma offre una nuova possibilità di vita che è quella che Dio stesso nella sua incarnazione ha inaugurato. Salvezza vuol dire allora redenzione: il Figlio di Dio è venuto per riscattarci dalla schiavitù del peccato e della morte. Ma salvezza vuol dire anche vita nuova. Cristo, Dio-uomo, è Lui in persona la nostra salvezza, la nostra nuova esistenza, ed è nella sua risurrezione che si manifesta il compimento della nostra redenzione, come vittoria finale sulla morte e apparizione della nuova creazione, la possibilità per noi del modo di esistenza trinitario: la vita come dono di sé nell'amore. E siccome viviamo e pecchiamo, allora ci è indispensabile pentirci, continuare a pentirci e rimanere in questo "stato salvifico" per tutta la vita, giacché il pentimento crea quell'atmosfera spirituale indispensabile nella quale solo si può incominciare, accrescere e conservare la vita nuova. Un testo che, pur essendo breve, non è meno completo di un manuale. Tutti i temi dell'antropologia sono presenti in modo organico, uno rimanda all'altro, e sono sempre sostenuti dall'esperienza dei santi della tradizione spirituale.
L'uno e i molti. Saggi su Dio, l'uomo, la Chiesa e il mondo di oggi
Johannes Zizioulas
Libro: Copertina morbida
editore: Lipa
anno edizione: 2018
pagine: 458
"La religione non riguarda la religione, tanto meno le religioni", afferma decisamente Zizioulas. "La religione riguarda gli esseri umani e la loro relazione con Dio, gli uni con gli altri, e con la creazione. Le religioni devono far fronte alle sfide del nostro tempo". Davanti ai problemi dell'evangelizzazione e dell'inculturazione, la teologia o si chiude a riccio, rivendicando l'accesso ad un ramo particolare della conoscenza e rendendosi un oggetto specialistico, oppure risponde a tali sfide non applicando criteri teologici, ma semplicemente etici. Zizioulas raccomanda invece la prassi dei Padri greci, che "non assunsero semplicemente una visione critica della cultura greca, ma entrarono profondamente in essa e stabilirono legami creativi con le sue premesse... ". Tuttavia lo fecero rispondendo alle questioni culturali non con l'etica, ma con la vita nuova, e dunque con il dogma. L'etica infatti è solitamente determinata dal concetto di natura, mentre la fede nel Dio trinitario, con al centro la nozione di koin?nia, è la rivelazione della persona, cioè di un modo di esistere sconosciuto nelle condizioni decadute dell'esistenza. Questo libro del metropolita Ioannis di Pergamo offre una raccolta di suoi articoli apparsi in varie riviste teologiche, non sempre facilmente accessibili, che presentano la teologia trinitaria come il fondamento e la novità di tutta l'esistenza cristiana, costituita pertanto da un'identità relazionale: nel suo stile di vita, nelle sue strutture, nella sua missione. La fede trinitaria presenta una nozione di libertà e di comunità così profonde da costituire una sfida radicale alle concezioni moderne della persona e al problema dell'unità e della diversità che occupano il pensiero umano fin dagli inizi.
Rivelazione della persona. Dall'individuo alla comunione
Kallistos Ware
Libro: Copertina morbida
editore: Lipa
anno edizione: 2017
pagine: 208
La vera secolarizzazione è avvenuta con una cultura centrata sull'individuo. L'individuo è lo scoglio contro il quale si è frantumata ogni impostazione teologica, pastorale, della vita spirituale, dell'ecclesiologia, di tutto. E ogni tentativo di aggiustare l'individuo, di sottolineare il mistero dell'uomo, di mettere al centro la solidarietà, la comunità, la condivisione - tutte queste realtà si sono dimostrate impotenti perché non sono in grado di superare ontologicamente l'individuo. Si sono semplicemente spostate a livello dei valori desiderabili. È come se avessimo paura di ripartire dalla teologia nel senso squisito e di ripensare il nostro approccio al mistero fondante che è la Trinità, dove l'amore, la solidarietà, la condivisione, la comunione non sono valori etico-morali da raggiungere, ma sono la realtà fondante di ciò che teologicamente viene chiamata persona. Kallistos di Diokleia ha colto dal didentro la crisi verso la quale la nostra cultura, la nostra storia ci portano sempre più decisamente ed ha avuto il coraggio esemplare di ripartire dal mistero centrale della nostra fede. Proprio per la sua capacità comunicativa, egli rende fruibile in modo gustoso le grandi aperture che fanno respirare una visione dell'uomo organica, unitaria, divino-umana, dove la comunione è veramente l'ontologia dell'antropologia.
Chiesa, mondo e missione. Per una cultura della vita nuova
Alexander Schmemann
Libro: Copertina morbida
editore: Lipa
anno edizione: 2014
pagine: 320
Le questioni sollevate nel libro hanno tutte un interrogativo di fondo, che dà loro unità e coesione: il crollo dei mondi cristiani "organici" e il futuro della Chiesa oggi, in un mondo e in una cultura radicalmente diversi da quelli che hanno plasmato le forme di pensiero e gli stili di vita del passato. In duemila anni di storia del cristianesimo, abbiamo ereditato tante cose. La consapevolezza di questa storia può essere assai utile per affrontare le sfide dei nostri giorni. Ma spesso la sua lettura è viziata dalle categorie che questa stessa storia ha prodotto e che formano come delle lenti spesse che sfocano la nostra visione. Bisogna essere capaci di trascendere tali categorie per vedere nella storia la mano di Dio che ci guida e ci rivela qualcosa di sé che diventa per noi una chiamata alla salvezza. Per questo diventa estremamente fecondo confrontarsi con un teologo "di razza" come Schmemann, appartenente ad un'altra confessione cristiana, per scoprire che è possibile avere una diversa valutazione di questi stessi fenomeni, delle loro radici, dei loro esiti e della maniera con cui farvi fronte.
Per la vita del mondo. Il mondo come sacramento
Alexander Schmemann
Libro: Copertina morbida
editore: Lipa
anno edizione: 2012
pagine: 192
Qual è il misterioso ostacolo che rende impossibile ai cristiani essere cristiani? E perché, nonostante l'enorme profusione di sforzi, di impegni, di energie spesi per l'evangelizzazione, non succede niente? Perché i cristiani non sono interessanti per il mondo? A quasi 50 anni dalla prima uscita del libro, l'originalità e la freschezza della risposta offerta da Schmemann rimangono intatte. Schmemann afferma con decisione che proprio questo è il peccato originale: pensare a Dio in termini di religione, cioè opponendolo alla vita. Da qui nasce una mentalità che dà origine ad una doppia riduzione della fede cristiana. Da una parte ci sono coloro che credono che la nostra esistenza concreta non abbia niente a che vedere con la vita che Dio ci promette, se non come esercizio e prova per l'aldilà. Dall'altra ci sono coloro che credono che questa vita sia l'unica vita e che quindi tocchi a noi riempirla di significato e di felicità quanto più è possibile. Nell'uno e nell'altro caso, i cristiani rendono opaco il mondo, invece di trasformarlo in "vita in Dio". Con questa chiave di lettura, Schmemann ci offre una visione dei sacramenti radicata nella tradizione e allo stesso tempo profondamente nuova e attraente per l'uomo di oggi.
Il rito bizantino. Una breve storia
Robert F. Taft
Libro: Copertina morbida
editore: Lipa
anno edizione: 2012
pagine: 144
Molto è stato scritto sulla liturgia occidentale, ma lo stesso non si può dire della liturgia bizantina, soprattutto per quanto riguarda sintesi accessibili per i non addetti ai lavori. Padre Taft, che da una vita si occupa della liturgia e della ricerca sulle tradizioni liturgiche orientali, in specie bizantina, contribuisce a rimediare a questa lacuna. In questo libro, descrive le origini del rito bizantino durante il suo periodo di formazione dai suoi primi inizi fino alla caduta di Bisanzio del 1453, che hanno plasmano la struttura del rito così come è celebrato ancora oggi. È necessario che un'opera di sintesi sia scritta da un grande conoscitore della materia, per non andare incontro a pericolosi fraintendimenti, causati dall'osservare i singoli elementi che la compongono senza la giusta prospettiva. Padre Taft offre questa opera come frutto dell'immersione da oltre 40 anni nelle fonti della storia e della teologia bizantina e del suo lavoro in prima persona come uno dei principali artefici della più aggiornata ricerca liturgica. Soprattutto oggi, in un tempo sensibile alla tradizione liturgica, è importante cogliere che la liturgia non si può capire studiando una sola tradizione, proprio come non si può sviluppare una teoria linguistica conoscendo una sola lingua. Solo conoscendo l'interezza della tradizione si può cogliere come la tradizione non è il passato, ma la propria storia letta teologicamente, il presente compreso geneticamente, in continuità con ciò che lo ha prodotto e perciò l'autocoscienza della Chiesa ora di ciò che ha ricevuto non come un tesoro inerte, ma come una dinamica vita interiore.
Lo spirituale della cultura
Sergej N. Bulgakov
Libro: Copertina morbida
editore: Lipa
anno edizione: 2006
pagine: 160
La questione culturale oggi è una delle più attuali. Se la Chiesa si è sempre dovuta confrontare con la questione culturale, oggi tale questione si impone con una forza nuova. Rinascono le domande di sempre: in quali termini bisogna comprendere la relazione della Chiesa con il mondo? Come valutare la cultura - intesa sia come prodotto strettamente "intellettuale", che, soprattutto, come fenomeno delle "mentalità", gli universi di convinzioni e comportamenti - in riferimento alla Chiesa, luogo della "ecclesializzazione" del mondo, secondo una terminologia cara a Bulgakov? E in che rapporto sta quanto è custodito dalla Chiesa con quanto si muove e si sviluppa esternamente ad essa? In altri termini: come comprendere la Chiesa in quanto fenomeno culturale? Se si può riconoscere alle culture una valenza gnoseologica dal punto di vista della conoscenza stessa del mistero di Dio, d'altra parte si sperimenta anche come certe mentalità allontanano da uno sguardo spirituale. 11 scritti di Sergej Bulgakov che rispondono a queste domande.
La preghiera secondo la tradizione dell'Oriente cristiano
Tomás Spidlík
Libro
editore: Lipa
anno edizione: 2002
pagine: 568
«La preghiera è uno stato dell'intelletto realizzato solo dalla luce della Santa Trinità mediante l'estasi» È una delle tante «definizioni» della preghiera che si trovano negli scritti spirituali dell'Oriente cristiano. Troppo varie, non concordano che in una sola affermazione: la vera natura della preghiera è indicibile, il vero Maestro che insegna a pregare è lo Spirito Santo. Allora, bisogna forse meravigliarsi che la maggior parte degli scritti di questa stessa letteratura spirituale siano trattati sulla preghiera? Si ha anche l'impressione che la preghiera ne sia il tema pressoché unico e che non si trattino altri soggetti se non in relazione alla preghiera. Quale è il contenuto di questi trattati? A che scopo sono stati composti? La diversità delle forme svela quella delle intenzioni e delle occasioni che spingevano un autore a prendere la penna per affrontare un soggetto così arduo. Il libro, il più esauriente testo esistente sulla preghiera, concepito come una sorta di "manuale" che abbraccia tutta la tradizione, introduce al contenuto di questi trattati. In questa larga veduta d'insieme, il lettore può trovare l'apoftegma che fa al caso suo, come suggerisce Marco l'Asceta, giustificandone la pluralità: "Molti sono i modi della preghiera, l'uno diverso dall'altro: ma nessuno di essi può essere dannoso, altrimenti non sarebbe preghiera, ma opera dei demoni".
I fondamenti spirituali della vita
Vladimir Sergeevic Solov'ëv
Libro
editore: Lipa
anno edizione: 1998
pagine: 136
In quest'opera Solov'ëv è il teologo-filosofo di una modernità che trasforma in postmodernità. Con lui comincia lo sforzo di trasportare l'ascesi di trasfigurazione del monaco russo nella società, nella storia, cercando di far vedere come il cristianesimo non può più essere adorazione passiva di Dio, ma opera attiva con Dio. L'epoca moderna ha sviluppato tante potenzialità umane, ma nella loro immanenza e separatezza, così che ha elaborato tante forme particolari, ma non ha dato all'umanità il contenuto interiore della vita stessa. Ne ha evidenziato certi elementi singoli, li ha portati al massimo grado di sviluppo, per quanto questo è possibile nella loro separazione, ma li ha lasciati senza un nesso organico e quindi privi di vita, per cui tutta questa ricchezza è un capitale morto. Si esce da questa situazione cogliendo come la divinoumanità non è solo la regola di vita individuale, ma il fondamento dello sviluppo del mondo. Non più il divino che assorbe l'umano, non l'umano che assorbe il divino, ma la divinoumanità. Un'opera molto vicina ai grandi testi evangelici che si impegna a commentare. Spiega i tre atteggiamenti fondamentali che definiscono in maniera classica l'esistenza cristiana - la preghiera, l'elemosina, il digiuno - e il Prologo di Giovanni. Parla poi dello stato e della società secondo Cristo, dove il perfezionamento personale non può essere separato dal miglioramento dei rapporti sociali. Un'opera che nella sua purezza è una sintesi teologica e spirituale di perenne attualità. Si fa carico del pensiero dell'evoluzione, cercando di riconciliare la lettura teologica e quella scientifica delle origini del mondo: le forme superiori del mondo esistono prima delle forme inferiori, anche se appaiono dopo. L'evoluzione produce le condizioni necessarie per la loro manifestazione: tutta la natura aspirava all'uomo, tutta la storia al Dio-Uomo.
Il senso della terra. Il creato nella visione cristiana
Olivier Clément
Libro: Copertina morbida
editore: Lipa
anno edizione: 2007
pagine: 104
Dal capitolo 8 della Lettera ai Romani alla patristica, e da questa agli aspetti durevoli della filosofia religiosa russa contemporanea, la grande tradizione orientale è esplicita: esiste una cosmologia cristiana che si basa su una conoscenza che noi riceviamo dalla fede. Da soli non possiamo conoscere neanche l'essenza del più piccolo filo d'erba; l'uomo, creatore ad immagine del suo Creatore, è il punto di intersezione tra la materia frutto dei primi cinque giorni della creazione e il soffio personale alitato da Dio sulle sue narici il sesto giorno. Perciò all'uomo è legato il destino del creato. Non è questo il momento per i cristiani di vergognarsi della loro eredità di ascesi, di capacità di fruire delle bellezze del mondo, di spiritualità, di depositari di una conoscenza antropologica e cosmologica, ma di sviluppare al massimo una capacità di trasfigurazione del mondo e di servizio pasquale alla vita, dato che il senso di tutto è la risurrezione.
«Anche se muore vivrà». Saggio sulla resurrezione dei corpi
Olivier Clément, Marko I. Rupnik
Libro
editore: Lipa
anno edizione: 2003
pagine: 96
Che cosa succede al corpo con il disfacimento della vecchiaia, con la malattia e infine con la morte? Sono domande che toccano ciascuno di noi quotidianamente, ma che diventano particolarmente intense e drammatiche in alcuni momenti speciali della vita, quando siamo toccati da vicino dalla realtà della malattia e della morte. Il corpo è la struttura per mezzo della quale l'uomo personalizza l'universo. Ma nella creazione decaduta noi siamo esseri malati e, invece di contenere l'universo, ne siamo assorbiti ed esso diviene la nostra tomba. Cristo, contenuto dall'universo in uno spazio ed un tempo preciso, contiene l'universo e lo rende partecipe della sua resurrezione. La pietra rotolata dall'angelo significa la distruzione del "muro di separazione" tra questa nuova creazione splendente della luce della resurrezione e la nostra esistenza seppellita nella corruzione e nella morte. Sono questi alcuni temi toccati nella prima parte del libro. La seconda è costituita da un racconto e dalle immagini dell'Hospice "Madonna dell'Oliveto" di Montericco (RE).