Libri di M. A. Cantobelli
Un cuore debole
Fëdor Dostoevskij
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2021
pagine: 80
Il racconto "Un cuore debole" apparve per la prima volta sulla rivista «Otecestvennye zapiski» nel febbraio 1848 e fa dunque parte della produzione giovanile di Fëdor Dostoevskij (1821-1881), in quegli anni fortemente attratto dagli ideali del socialismo utopistico. Tuttavia, come ha scritto Maria Bianca Luporini, «rispetto a tutti gli altri racconti 'umanitari' di Dostoevskij la novità, còlta con grande finezza psicologica, consiste nel fatto che a scatenare la fissazione melanconica, e poi la pazzia del protagonista, non è un avvenimento drammatico..., bensì una felicità troppo grande». E in ciò il personaggio di Vasja Sumkòv, una delle più perfette creazioni di Dostoevskij, va a collegarsi idealmente al personaggio di Nastasja Filìppovna, che ne "L'idiota", vent'anni più tardi, affronterà un analogo destino, dopo l'arrivo, la conoscenza e la proposta di matrimonio del principe Myskin.
I grandi misteri della storia. History Channel. Volume 2
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 305
Chi tracciò le linee di Nazca e con quale scopo? Il tesoro dimenticato di Akhenaton è sepolto a Tell el-Amarna? I Vichinghi furono i primi a scoprire l'America? Perché fu creata l'Inquisizione? Come morì la ragazza biondo platino più sensuale della storia del cinema? La storia è piena di domande senza risposta, di misteri irrisolti che hanno lasciato perplessi studiosi di tutto il mondo e di fatti inspiegabili che ancora oggi suscitano controversie.
Un cuore debole
Fëdor Dostoevskij
Libro: Copertina morbida
editore: Passigli
anno edizione: 2018
pagine: 77
Il racconto "Un cuore debole" apparve per la prima volta sulla rivista «Otecestvennje zapiski» nel febbraio 1848 e fa dunque parte della produzione giovanile di Fëdor Dostoevskij (1821-1881), in quegli anni fortemente attratto dagli ideali del socialismo utopistico. Tuttavia, come ha scritto Maria Bianca Luporini, «rispetto a tutti gli altri racconti 'umanitari' di Dostoevskij la novità, colta con grande finezza psicologica, consiste nel fatto che a scatenare la fissazione melanconica, e poi la pazzia del protagonista, non è un avvenimento drammatico..., bensì una felicità troppo grande». E in ciò il personaggio di Vasja Sumkòv, una delle più perfette creazioni di Dostoevskij, va a collegarsi idealmente al personaggio di Nastasja Filìppovna, che ne "L'idiota", vent'anni più tardi, affronterà un analogo destino, dopo l'arrivo, la conoscenza e la proposta di matrimonio del principe Mygkin.

