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Libri di Luisa Derosa

Il museo che non c'è. Arte, collezionismo, gusto antiquario nel Palazzo degli Studi di Bari (1875-1928)

Il museo che non c'è. Arte, collezionismo, gusto antiquario nel Palazzo degli Studi di Bari (1875-1928)

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2021

pagine: 376

Il volume accompagna la mostra omonima, allestita nel Salone degli Affreschi dell'attuale Palazzo Ateneo (28 febbraio-24 aprile 2020), in origine sede dell'antico Museo Provinciale. L'iniziativa è centrata sul momento formativo di un'Istituzione che, indagata 'dentro', 'intorno' e 'fuori' a un contenitore divenuto dal 1928 di matrice esclusivamente archeologica, in realtà ha giocato in origine un ruolo di rilievo per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico meridionale. Nell'ambito del largo e spesso difficile quadro nazionale postunitario, il Museo Provinciale di Bari si è dimostrato così un punto di riferimento sia per quanto concerne la 'riscoperta' del Medioevo, sia per quanto attiene le direttrici del collezionismo e della connoisseurship di Età Moderna. Ponendo sempre al centro dell'attenzione il manufatto artistico, la ricerca è stata supportata da una sistematica ricognizione documentaria che restituisce il museo barese quale snodo capace di attrarre l'attenzione di un'ampia platea di studiosi. Tra questi, si contano personalità di formazione e cultura mitteleuropea come Martin Wackernagel, allievo di Heinrich Wölfflin e in Puglia al seguito di un esperto medievista come Arthur Haseloff; conoscitori delle complesse problematiche figurative 'veneto-adriatiche' (dai Vivarini a Tintoretto) come Gustavo Frizzoni e Mario Salmi; sino a comprendere studiosi ed esperti frequentatori del mercato antiquario internazionale come Bernard Berenson, 'pellegrino di Puglia' ante litteram, nonché il suo amico e mecenate statunitense Edward Perry Worren.
36,00

Taranto. La steel town dei beni culturali

Taranto. La steel town dei beni culturali

Libro: Libro in brossura

editore: Edipuglia

anno edizione: 2021

pagine: 228

«Quelle che erano le famose 'steeltown', fiore all'occhiello dell'America roosveltiana, si sono rovesciate già negli anni Settanta nei punti neri della RustBelt, la cintura della ruggine. La crisi dell'acciaio negli Usa è partita prima che da noi, benché in Italia allora nessuno seppe valutare - anche per Taranto - le sue conseguenze. Ciò che ha prodotto è un panorama di macerie: altiforni e laminatoi dismessi o abbandonati, disoccupazione, microcriminalità, assenza di prospettive, contrazione demografica - con numeri non dissimili da quelli jonici. Non sempre le cose sono andate come a Pittsburgh, la città eretta a emblema (in modo peraltro eccessivamente ottimistico) da chi oggi sogna un futuro verde e post-industriale. La realtà è molto più grigia». Questo libro è ispirato dalle parole di Alessandro Leogrande (Fumo sulla città) e si propone di raccontare Taranto e la sua millenaria storia all'ombra di quelle industrie che ne hanno segnato, forse per sempre, l'immagine, ma che non potranno cancellare e oscurare la sua storia e la sua cultura. I contributi di tanti studiosi e ricercatori hanno voluto delineare il volto di una città ricca e contraddittoria, ma innegabilmente affascinante.
16,00

Tra Oriente e Occidente. Istituzioni religiose a Barletta nel Medioevo (secoli XI-XV)

Tra Oriente e Occidente. Istituzioni religiose a Barletta nel Medioevo (secoli XI-XV)

Libro: Libro in brossura

editore: Edipuglia

anno edizione: 2018

Il volume ospita gli atti del Convegno internazionale di studi svoltosi nella chiesa di San Domenico a Barletta in occasione dell'Anno Giubilare della Misericordia (2016). Gli Autori riflettono sulla vicenda della Chiesa di Barletta e sulla sua nascita, formazione e crescita durante i secoli finali del Medioevo: l'apporto delle grandi esperienze canonicali e militari di Terrasanta, la sistemazione e il radicamento dei grandi ordini monastici e conventuali maschili e femminili, il rapporto consolidatosi nel tempo con i canonici di San Giovanni in Laterano a Roma, la riottosità del clero, espressione di una solida élite militare e burocratica fortemente radicata sul territorio e largamente beneficiato dalla Corona siciliana, la particolarità della presenza di più sedi episcopali (tranese, cannese e nazarena) operanti in un unico contesto urbano. Attraverso un'attenta rilettura delle fonti, in molti casi inedite, si ricostruisce la vicenda di una chiesa cittadina dalle forti tensioni autonomistiche, mai fino in fondo realizzate.
50,00

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