Libri di Luciano Innocenzi
Il volo di Icaro
Luciano Innocenzi
Libro: Libro in brossura
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2024
pagine: 80
«In un dettato limpido, in cui si segnalano immagini preziose come “il peristilio delle ore” o l’uso del verbo “disfiorare”, prezioso e letterario, anche l’amore assurge a rimedio al consumarsi del vivere. Intensa la tensione verso Dafne e soprattutto belli i versi alla figlia Francesca, in cui colpisce il passaggio parenetico: “non affidare le tue lacrime / al mio rimpianto / già tramutammo insieme / le nostre anime / in vele”. Vibra in emozione distillata la complicità nel viaggio volo legata alla medesima dedizione alla poesia, incessante ricerca “di un approdo / dove vivere / non sia più sogno”.» (Gianni Antonio Palumbo)
Sillabe, graffi di sole
Luciano Innocenzi
Libro: Libro in brossura
editore: Bertoni
anno edizione: 2023
pagine: 70
Raccolta di poesie.
Il ragazzo di via Fierenzuola
Luciano Innocenzi
Libro
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2022
pagine: 144
Era stupendo il mio vicolo, ricco di misteri da svelare e di un gioioso correre dal suo inizio alla fine, come quando il vento si imbuca e fuoriesce emulando una miriade di voci: «Questo è il mio confine, non oltrepassarlo, è pericoloso, di là non sai cosa trovi». Fortunato nasce negli anni del secondo conflitto mondiale in un paese dell’entroterra marchigiano. Le vicende della sua vita si intrecciano con le grandi svolte epocali: il dopoguerra, gli anni Sessanta e Settanta, il passaggio del Millennio, tra Roma, il Lago Maggiore e le Marche. Rapporti familiari, amicizie, amori e dolori accompagnano il protagonista nel suo viaggio alla ricerca di se stesso, tra i riflessi di quel vicolo da cui parte la sua scoperta del mondo.
Un sussurro d'alba
Luciano Innocenzi
Libro
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2020
pagine: 72
"Leggendo i versi glabri e maturi di Innocenzi, dove l’esiguità dei segni grafici non è individuabile assolutamente in una mancanza di concetti, entriamo direttamente nel mondo del poeta, immerso nella natura indisturbata delle valli, della campagna marchigiana dove abita. Il poeta ha eretto il suo luogo ancestrale quale culla e ristoro, quale museo e focolare; esso è uno spazio dove il ricordo del passato si è concretizzato, dove i sentieri del parco parlano con voci distinte, che sono quelle delle persone che, in età ormai passate, li hanno frequentati. Si ritrovano, in queste liriche così asciutte e perfette, aspetti che denudano un autobiografismo diretto, con i carichi dolorosi di reminiscenze, di silenzi che si fanno preponderanti. Si percepisce un andamento lirico teso al canto d’amore permeato dagli effluvi naturalistici in cui il panteismo, continuo e sorgivo, è liquido travaso emozionale, alla maniera dei lirici inglesi: uno scambio mutuo e partecipe dell’io nel suo contesto affrancato dal caos e dalle tribolazioni della vita pratica dell’uomo". (Lorenzo Spurio)
Arabeschi d'amore
Luciano Innocenzi
Libro: Libro in brossura
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2019
pagine: 92
Una vita in fuga
Luciano Innocenzi
Libro
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2019
pagine: 64
"Nel leggere questa raccolta, ricca di risonanze e di ascendenze, la sorpresa che il lettore non si aspetterebbe in una particolare stagione della poesia italiana molto orientata in direzione di una apertura a tutta la prosa possibile, è di essere al cospetto di una poesia dalla caratura lirica, in presenza di versi rappresi, condensati, torniti: versi brevissimi, spesso costituiti da una sola parola, mono o bisillabica. Un lavoro che va inoltre in direzione della edificazione di un vero e proprio Canzoniere in absentia della donna amata, la moglie prematuramente scomparsa: da un lato un continuo abbraccio con la vita che più non c'è, con la vita in sé e di per sé, dall'altro un campo lungo, quasi una zoomata sulle stagioni, i luoghi e le cose attraversati." (dalla presentazione di Manuel Cohen)
Il tronco del prugno
Luciano Innocenzi
Libro
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2018
pagine: 80
"Non solo il tronco pungente di un prugno, viluppo di tensioni, percezioni, pensieri, malinconie, ma gli elementi naturali, dal cielo al vento ai filari di querce, rappresentano il correlativo dell’esperienza umana ed esistenziale di Luciano Innocenzi. Una poesia volta, soprattutto nelle scelte lessicali, al recupero del linguaggio aulico della tradizione con particolare attenzione al valore fono-prosodico delle parole, e dunque alla interna musicalità del verso.Spesso sono le piccole epifanie di luce tra i frammenti secchi ed arsi di una natura dilacerata o combusta a richiamare il mistero del senso dell’essere. Oppure è l’ineffabilità a profilarsi lungo l’itinerario di questo viator, 'uomo di pena' ungarettiano e pellegrino terreno. Allora la solitudine del soggetto lirico giganteggia di fronte all'Assoluto, all'enigma del divino." (Dalla prefazione di Letizia Leone)