Libri di Luciana Pasquini
Il baule del grande attore. Letteratura e teatro nell'Italia del Risorgimento
Luciana Pasquini
Libro
editore: Carabba
anno edizione: 2016
pagine: 325
Il palcoscenico del periodo risorgimentale costituisce lo specchio delle dinamiche politiche italiane. I fervori battaglieri e l’ansia di cambiamento che caratterizzano la storia della Penisola dall'alba dell’Ottocento si vede riflessa nell'attivismo, nei mutamenti, anzi nelle “rivoluzioni” che contraddistinguono il teatro del tempo, mai come in quel periodo specchio della Nazione, entità in fieri ben più che ideale.
Cuba e sport. Evoluzione di una rivoluzione
Antonio Rico
Libro
editore: Carabba
anno edizione: 2016
pagine: 142
In questo volume, a proposito della eccezionalità di Cuba, si fa menzione specifica dello sport, perché anche questa dimensione atletica, nell'isola, ha un volto a sé, esprime una diatesi particolare, detiene una funzione nobile, legata, come tutto quello che discende dalla Rivoluzione, al concetto ideale e supremo di valorizzazione della Patria.
Adelaide Ristori in America e a Cuba
Luciana Pasquini
Libro
editore: Carabba
anno edizione: 2015
pagine: 500
Un libro di viaggio quello in cui Enrico Montazio narra le tappe e le esperienze della Grand'Attrice Adelaide Ristori nel corso della sua prima tournèe artistica intercontinentale. Nel 1866, infatti, pioniera in assoluto tra gli attori drammatici italiani, la Ristori solca l'Atlantico a bordo di un vapore ad elica, con l'intenzione di andare a recitare in America e a Cuba.
I diletti del vero. Capuana e altri studi tra Ottocento e Novecento
Luciana Pasquini
Libro
editore: Carabba
anno edizione: 2012
pagine: 182
Risorgimento antirisorgimento. Carteggio inedito Lionardo Vigo-Gianni na Milli. (1852-1875)
Luciana Pasquini
Libro
editore: Carabba
anno edizione: 2003
pagine: 220
Un'operosa stagione. Studi offerti a Gianni Oliva
Libro: Libro in brossura
editore: Carabba
anno edizione: 2018
pagine: 740
I saggi che figurano in questo volume vogliono essere un tributo di stima di amici, colleghi e allievi nei confronti di un magistero scientifico e accademico che Gianni Oliva ha portato avanti, per almeno quattro decenni, con lucida coerenza. Prendono perciò le mosse da quelle che sono state – e sono – le aree verso cui ha maggiormente diretto i suoi interessi di ricerca: la Commedia e la critica dantesca, l’Ottocento e il primo Novecento – con le zone intensamente battute dei Rossetti, di Verga, Capuana e la temperie realista, di D’Annunzio, Pascoli e l’ambito decadente – le letterature regionali (abruzzese in primo luogo) percorse con salda fede nel metodo geo-storico, le declinazioni teatrali del testo letterario. Senza mai dimenticare che la letteratura è un oggetto vivo che, sì, va studiato con serietà di metodo storico, filologico, ermeneutico, ma evitando di dissolverne la complessa significazione e i valori estetici nell’eruditismo fine a se stesso, nel filologismo puro o nelle derive di asettiche applicazioni di metodo.