Libri di Luciana Ceri
Etica della comunicazione
Luciana Ceri
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2018
pagine: 167
Comunicare: come, cosa e perché? Indispensabile per l'esistenza umana, la comunicazione verbale e non verbale è tuttavia ambivalente ed è spesso fonte di fraintendimenti e conflitti. Il libro ne analizza gli aspetti salienti con attenzione particolare ai problemi e agli interrogativi di natura morale che emergono nel processo comunicativo.
Ragioni e desideri. La teoria della motivazione nell'etica contemporanea
Luciana Ceri
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2008
pagine: 177
Uno dei temi più discussi nella filosofia morale contemporanea è quello della razionalità del comportamento morale: che cosa ci spinge a fare ciò che consideriamo giusto? O meglio: quali ragioni ci sono per fare ciò che giudichiamo di dover moralmente fare? Si tratta di ragioni di tipo particolare, diverse da quelle che giustificano scelte e comportamenti che non appartengono alla sfera della valutazione morale? E ancora: che cosa ci induce ad adottare i comportamenti che consideriamo razionali. In altre parole, c'è un legame tra la giustificazione di un'azione e la motivazione a compierla? Nel cercare la risposta più soddisfacente a questi interrogativi, l'autrice combina costantemente il rigore dell'argomentazione teorica con la chiarezza dell'esemplificazione, e riesce così ad analizzare e discutere in modo efficace le principali teorie della motivazione (da quelle classiche di Hume e Kant, a quelle più recenti di Prichard, Hare, Murdoch e Williams), per prendere infine posizione in difesa dell'idea che "giudicare" moralmente un'azione o una persona sia cosa molto diversa dal "descriverle".
Etica ed evoluzione. La filosofia di Spencer e le origini dell'eugenetica
Luciana Ceri
Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2013
pagine: 154
Quale rapporto c'è tra etica e scienza? È possibile una fondazione scientifica dei principi morali di condotta? Il libro affronta queste domande attraverso l'analisi critica dell'etica evoluzionistica di Spencer, della sua versione "liberale" dell'utilitarismo e delle obiezioni sollevate da chi, come Sidgwick, Huxley e Moore, difende l'autonomia dell'etica e la sua irriducibilità alle discipline scientifiche. Viene poi esaminata la relazione tra la filosofia spenceriana e il progetto eugenetico di "coltivazione" della specie umana, elaborato da Galton e difeso da Saleeby nel tentativo di conciliare evoluzione naturale ed evoluzione morale dell'uomo. Tale tentativo appare peraltro vanificato dalla polivalenza morale dei caratteri umani fisici e mentali, una riflessione sulla quale è utile per delineare il rapporto tra la sfera dell'etica e quella della scienza e definire i limiti del contributo che l'indagine scientifica può dare in ambito morale. Se infatti è condivisibile l'idea che la scienza possa contribuire alla comprensione di ciò che non può essere oggetto di prescrizioni morali, è invece opinabile la pretesa di trarre dalle conoscenze scientifiche conclusioni su ciò che è moralmente giusto e sbagliato.