Libri di Luca Cossettini
Le nuove scritture musicali per il cinema
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2022
pagine: 163
La nuova generazione di compositori di musica per film dispone oggi di postazioni di lavoro digitali in grado di comporre una score per orchestra di notevole complessità, attraverso la creazione di cosiddetti mockup. Una diversa prassi compositiva, ben lontana da quella dei più acclamati compositori del passato che componevano le loro partiture cinematografiche con l’ausilio del pianoforte e del tradizionale foglio pentagrammato, ove è possibile ascoltare direttamente il timbro strumentale previsto dalla partitura, velocizzando così la prassi produttiva: grazie alle accurate demo digitali, il regista non deve più immaginare la colonna sonora orchestrale mentre il compositore suona i temi principali al pianoforte. Il presente volume vuole compiere un primo passo nell’indagine di questo nuovo universo creativo in seno all’ambiente accademico italiano.
Diffractions. Analyse de l'oevre musicale mixte Jour, Contre-jour de Gérard Grisey
Luca Cossettini, Angelo Orcalli
Libro
editore: L'Harmattan Italia
anno edizione: 2018
pagine: 92
Studio, in francese, dell'opera musicale "Jour, Contre-jour" di Gérard Grysey, che è stata composta nel 1979, per 13 esecutori, organo elettrico e banda magnetica a quattro piste. L'opera s'ispira all'analogia esistente fra fenomeni di diffrazione dei raggi luminosi e suoni differenziali.
L'invenzione della fonologia musicale. Saggi sulla musica elettronica sperimentale di Luciano Berio e Bruno Maderna
Luca Cossettini, Angelo Orcalli
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2016
pagine: XII-198
L'invenzione della ‘fonologia musicale' ambiva a coniugare una teoria strutturale della lingua con l'ordine del continuo sonoro operante nella musica elettronica. L'ambiguità del binomio, derivante dallo scambio tra il dominio fisico-naturalistico della fonetica e la dimensione linguistico-strutturale, non fu allora avvertita come un impedimento teorico. Anzi, l'espressione 'fonologia musicale' fu scelta dalla direzione RAI nel 1955 per denominare il nuovo Studio radiofonico di Milano. Una ricerca pluriennale del Laboratorio MIRAGE sulle fonti audio e sui fondamenti scrittorî della musica elettronica ha messo in evidenza come Bruno Maderna e Luciano Berio, ricorrendo all'interazione retroattiva uomo-macchina, abbiano di fatto superato la natura anfibologica del connubio fonologia/musica. Nell'esperimento Thema (Omaggio a Joyce) Berio mette in atto un processo di regressione per far convergere lingua e musica a livelli precostituivi il linguaggio organizzato. Diversamente, in Dimensioni II / Invenzione su una voce e poi in Hyperion, Tempo libero, Ages, Maderna usa la tecnologia del nastro magnetico per creare varianza e complessità, riaffermando, anche nella dimensione elettronica, l'identità: composizione = esecuzione = interpretazione. L'analisi dei processi di feedback messi in atto dai due compositori allo Studio milanese ha consentito di raggiungere una formalizzazione della prassi compositiva, modellandola sulla formula canonica del mito. Seguendo questa intuizione di Claude Lévi-Strauss gli autori del volume concludono che il vero mito fu l'invenzione stessa della fonologia musicale, fucina mitopoietica che pretese, talvolta riuscendovi, di creare esperienze musicali mai tentate dagli altri Studi.