Libri di Lorenzo Lozzi Gallo
Luflice ond freondlice. Studi in onore di Maria Elena Ruggerini
Libro: Libro in brossura
editore: Prometheus
anno edizione: 2023
pagine: 552
La miscellanea di studi rappresenta l’affettuoso omaggio offerto a Maria Elena Ruggerini da parte di allievi, amici e colleghi italiani e stranieri nel momento in cui si conclude la sua carriera accademica. I saggi qui raccolti spaziano attraverso buona parte delle lingue germaniche antiche, rispecchiando gli ampi interessi della studiosa, come pure l’impatto da lei esercitato nel campo della Filologia germanica. Una parte considerevole dei contributi verte sulla produzione letteraria e l’ambiente culturale norreni, di cui gli autori esplorano vari aspetti: dalla tradizione eddica e scaldica e dalle iscrizioni runiche di epoca vichinga alle saghe cavalleresche e alla poesia religiosa tardo-medievale. Anche gli articoli incentrati sulla cultura inglese antica e sui suoi prodotti letterari coprono tematiche di grande respiro e molteplici prospettive di analisi.
Svezia in pillole. Lingua, gente, cultura
Lorenzo Lozzi Gallo, Antonio Caravella
Libro: Libro in brossura
editore: WriteUp
anno edizione: 2023
pagine: 160
Questo breve saggio intende offrire alcuni spunti per interessare alla Svezia il pubblico italiano, incuriosito dal nome esotico di un mobile IKEA, da qualche artista svedese o semplicemente dal mito dei vichinghi. L‘autore è convinto che la Svezia abbia molto da insegnare ai nostri connazionali sulla cultura dei diritti, la promozione della ricerca scientifica, la gestione delle risorse e molti altri settori. La Svezia, ricca di opportunità anche per i giovani italiani che faticano a veder riconosciuti i propri talenti nel nostro paese, si presenta pertanto come una meta ideale dove trascorrere anche solo un periodo di studio, confrontandosi con una società europea matura, moderna e ipertecnologica.
Íslendingabók e Landnámabók. Nascita di una nazione
Lorenzo Lozzi Gallo
Libro: Libro in brossura
editore: WriteUp
anno edizione: 2021
pagine: 264
Laddove il mito greco collocava gli Iperborei, la terra d’Islanda ospita invece antichi coloni norvegesi che, a partire dal 870 dell’evo moderno, lasciarono le coste patrie in séguito allo strapotere di re Harald Bellachioma. Nasce così l’Islanda moderna, costituita da nobili orgogliosi e ribelli, ma fieri delle proprie tradizioni vichinghe, che posero alla base della propria nuova identità. Una terra impervia, nella quale la geografia tradisce (e quindi tramanda la storia) nei toponimi di baie, fiumi, estuari e promontori. In questo volume Lorenzo Lozzi Gallo offre, per la prima volta in lingua italiana, la traduzione dei testi fondatori della moderna Islanda: l’Íslendingabók e il Landnámabók. Un viaggio nella storia e nei luoghi di una alterità irriducibile al bacino del Mediterraneo. Una alterità che affascina, e che è parte di quel complesso mosaico chiamato Europa.
La Puglia nel Medioevo germanico. Da Apulia a Pülle/Púl
Lorenzo Lozzi Gallo
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2012
pagine: 331
La creazione di un'identità meridionale in età normanno-sveva rappresenta l'esito di un percorso intellettuale che unisce nella propaganda suggestioni letterarie e un intero stile di vita, quello cavalleresco e cortese. L'esaltazione del proprio regno, cara agli autocrati di ogni tempo, per il Mezzogiorno d'Italia si serve di una storia estremamente composita, in cui l'antichità classica (romana e magnogreca) si sposa con gli influssi delle superiori civilizzazioni bizantina e saracena, di cui la Puglia assorbe lo stile di vita, senza intaccare peraltro il proprio patrimonio culturale e religioso. La formazione dell'identità meridionale nasce anche da questo rifiuto, espresso dalla coeva ideologia delle Crociate: la fede dei pellegrini e dei cavalieri che attraversano la Puglia diretti in Oriente fornisce un contributo essenziale per riportare il Mezzogiorno nell'alveo della cultura europea, romana e cattolica. Questi apporti contribuiscono a caricare di suggestioni la Puglia - i cui confini si espandono nel mito, fino a comprendere l'intero Mezzogiorno. Federico II di Svevia e i suoi discendenti ne sfruttano la "magia", restandone tuttavia intrappolati, fino alla loro sconfitta. Con la caduta del partito ghibellino, della Puglia resteranno tracce, sempre più sbiadite, nella letteratura cavalleresca; patrimonio durevole, invece, sarà costituito dal legame con Roma e dall'alto patronato dei suoi santi, s. Michele Arcangelo e s. Nicola.