Libri di Lorenzo Gianotti
Un secolo di Russia. 1917-2017. Dalla rivoluzione bolscevica a Vladimir Putin
Lorenzo Gianotti, Nicola Lombardozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti University Press
anno edizione: 2017
pagine: 213
Che cosa connette la Russia di oggi con la rivoluzione del 1917 e lo Stato sovietico? Le differenze sono evidenti: allora la maggioranza dei russi viveva in campagna, ora nelle aree urbane; allora fu imposta l'uniformità sociale, ora le differenze dei redditi sono paragonabili a quelle Usa; l'Urss era chiusa verso l'esterno, ora l'economia russa è collegata con quella mondiale. Tuttavia i legami hanno profonde radici. Si osservano nella preponderanza dello Stato e del suo 'vozd' (leader) sulla società, nell'adozione della democrazia "sovrana" che inibisce il pluralismo politico, nelle ambizioni geopolitiche mostrate 'manu militari' in Georgia, in Ucraina, in Siria. La Russia è tornata una grande potenza? Se sul piano militare essa dispone di forze tra le maggiori (inferiori tuttavia a quelle Usa), quanto ad economia e sviluppo tecnologico è indietro rispetto ai paesi occidentali e alla Cina, essendo prevalentemente fornitrice di combustibili fossili e materie prime. Putin è saldamente al potere. Sul futuro possono influire molte contraddizioni, oltre che il nuovo presidente americano.
Putin e la Russia. Irresistibile e anacronistico ritorno all'autocrazia
Lorenzo Gianotti
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti University Press
anno edizione: 2014
pagine: 254
Con il trascorrere del tempo l'identità di Putin si è precisata. Riconoscendo l'eccezionale impatto della politica putiniana, Garry Kasparov, già campione di scacchi e poi esponente dell'opposizione, sostenne che la domanda a cui occorreva dare risposta non era più "Chi è Putin?", bensì "Che cos'è la Russia di Putin?". L'ambasciatore americano a Mosca l'ha definita uno "Stato mafioso", dominato da una cleptocrazia autoritaria e corrotta che prende l'alta burocrazia, gli oligarchi e la criminalità organizzata sotto la ferula di Putin. Per la verità era stato il procuratore spagnolo José Grinda Gonzales a ricorrere per primo all'espressione di "Stato mafioso", quando in un documento giudiziario aveva rilevato che per raggiungere i suoi scopi politici il governo russo era ricorso alla criminalità organizzata, consegnando ad essa settori economici d'importanza strategica, quale la produzione di alluminio. Su questa strada il ventaglio degli strumenti adoperati dal Cremlino risulta assai vasto e raggiunge ambienti insospettabili.
Da Gramsci a Berlinguer. Il Novecento comunista sotto la Mole
Lorenzo Gianotti
Libro: Copertina morbida
editore: Graphot
anno edizione: 2011
pagine: 192
Le vicende del Pci subalpino sono presentate seguendo il criterio cronologico. L'autore le accompagna con qualche annotazione ricavata dall'esperienza personale. Non è mnemostoria, né abbandono alla nostalgia, anche se non si vela il proposito di onorare un debito nei confronti di molti militanti (con il rammarico di averne omessi tanti, nonostante l'esplorazione dei documenti e il ricorso alla memoria). Il tempo trascorso dallo scioglimento del partito consente un distacco meditato, ma non estingue l'empatia per una straordinaria esperienza di cultura e di vita.
L'enigma Codecà
Lorenzo Gianotti
Libro: Copertina morbida
editore: Graphot
anno edizione: 2008
pagine: 224
L'arganasso, la politica e le sentenze. Lo scandalo torinese delle tangenti 2 marzo 1983
Lorenzo Gianotti
Libro: Copertina morbida
editore: Spoon River
anno edizione: 2008
pagine: 110
Umberto Terracini. La passione civile di un padre della Repubblica
Lorenzo Gianotti
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2005
pagine: 287
Intensa e nitida figura nelle vicende nazionali del Novecento, Terracini ha rappresentato in modo originale travagli e nobiltà del comunismo italiano. In lui risalta l'eccentrica antinomia tra la fedeltà al partito di cui fu fondatore e l'inestinguibile indipendenza di pensiero che lo spinse a contrasti radicali con il Pci, fino alla sua (transitoria) espulsione. Egli dedicò tutta l'esistenza alla libertà degli italiani: trascorse 18 anni di segregazione impostagli dal regime fascista e, tornato in libertà, presiedette l'Assemblea che predispose e approvò la Costituzione. Terracini è una prova che, mentre il fascismo e la guerra trascinavano l'Italia nella catastrofe, la patria rinasceva nelle prigioni.