Libri di Lorella Bosco
Vivo nel forse. Poesie e testi in prosa 1912-1918
Emmy Hennings
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 116
Con la sua personalità impetuosa e poliedrica, in anticipo sui tempi, Emmy Hennings è stata una figura di spicco della bohème letteraria negli anni precedenti alla Grande Guerra. Le opere risalenti alla prima fase della sua attività, qui raccolte, sono scritti dalla forte dimensione autobiografica, che ne restituiscono l'anima molteplice di poetessa, scrittrice, cantante, soubrette, artista di varietà. Le prose brevi – genere di cui Hennings è maestra – descrivono la vita del cabaret, spesso fatta di privazioni, e le difficoltà che soprattutto le donne incontravano in quel milieu per affermare se stesse e il proprio diritto a esprimersi. Le liriche danno voce al senso di non appartenenza, a una ricerca di sé che sfugge a facili definizioni e categorie, rivendicando la propria natura multiforme e anticonformista. Per la prima volta in Italia, i versi e le prose di una tra le voci più originali della scena avanguardista.
Idoli e statue di marmo. Ricezione dell'antico come metamorforsi nella cultura tedesca
Lorella Bosco
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2011
pagine: 96
La recezione dell'antichità classica nella cultura tedesca a partire dalla seconda metà del Settecento è un fenomeno mediale particolarmente complesso, non privo di aporie e paradossi, che nasce principalmente sotto il segno del confronto con il patrimonio artistico e iconografico del mondo greco. In quanto oggetto di ricezione, l'antico non è infatti percepito come un'entità statica e immutabile, codificata una volta per sempre, ma viene costantemente generato e ricreato, sotto alcuni aspetti anche reinventato, dai media della sua ricezione, acquisendo così una pluralità di sfaccettature e implicazioni che in origine non gli erano propri. Ricezione significa quindi anche costruzione dell'antichità nonché del soggetto che compie questa operazione. L'immagine, come fondamentale elemento di archiviazione, mediazione e trasmissione di una civiltà in un'altra, consente di scendere nei recessi profondi di una cultura, nelle sue stratificazioni più nascoste e complesse. Il volume analizzerà il processo di ricezione attraverso l'indagine di alcune figure liminari come quelle della ninfa o della statua di marmo in autori come Schiller, Goethe, Brentano, Eichendorff, Jensen e Ransmayr.
Tra Babilonia e Gerusalemme. Scrittori ebreo-tedeschi e il «terzo spazio»
Lorella Bosco
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2012
pagine: 295
L'Oriente, che allude metaforicamente alla patria perduta con la diaspora, al luogo della memoria culturale, diviene il simbolo della ricerca di una nuova possibile identità non connotata esclusivamente in modo etnico, razziale o religioso. L'autrice analizza la posizione degli scrittori e intellettuali ebreo-tedeschi tra Ottocento e Novecento sotto l'aspetto della continua ridefinizione della loro sfera d'azione e della loro identità, lungi dalla consolatoria quanto illusoria ipotesi di una simbiosi con il mondo tedesco. Il tema portante del volume, la presenza dell'Oriente e della figura dell'orientale, approfondito in scrittori come Heine, Arnold Zweig, la Lasker-Schùler o Celan, rinvia sempre al problema delle origini, ed è un mezzo di riflessione sulla condizione di outsider vissuta dagli scrittori ebrei all'interno della cultura e della società tedesca.