Libri di Kristine Maria Rapino
Diario di una viaggiatrice tra luoghi e identità d'Abruzzo
Maud Howe
Libro: Libro in brossura
editore: Ianieri
anno edizione: 2024
pagine: 132
A volte la storia fa come un click. Come il fruscio di una pagina che si gira. Il rumore di un uovo che si schiude. Lo sfumare dell'ultimo puntino di luce di un tramonto. Sono momenti, quei click, dopo i quali nulla è più come prima. Uno di questi click, fondamentale nella storia della nostra regione, ha un suono preciso: è quello del fischio di un treno, che attraversa il fiume Aterno tra Castellammare Adriatico e Pescara. È il 13 maggio del 1863, e si tratta della prima locomotiva che transita in Abruzzo. A bordo c'è anche il re Umberto I di Savoia, e su quei binari il sogno di unire l'Abruzzo al resto d'Italia. Il sistema ferroviario a poco a poco si sviluppò, e permise l'arrivo del turismo: Maud Howe, scrittrice e giornalista statunitense, è una delle prime a raccontarci di quell'Abruzzo pionieristico, da un lato chiuso nei propri spazi di vita arcaica, e dall'altro graffiato da questi binari di modernità. Un diario che fissa quel click, immortalando la vertigine tra passato e futuro. Prefazione di Kristine Maria Rapino.
Fichi di marzo
Kristine Maria Rapino
Libro: Libro rilegato
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2022
pagine: 326
Per la famiglia Guerrieri, la pasta non era mai stata solo un piatto di pasta. Era un'occasione per ritrovarsi intorno al tavolo, un ricordo di infanzia, un credo tramandato di padre in figlio; il sogno di generazioni di uomini e donne, impiegate davanti alle impastatrici di quell'antico mulino, ai piedi della Majella, diventato, nel 1907, il Pastificio Guerrieri. Nella cascina di Roccasinara in cui abitavano da sempre, Giordano Guerrieri aveva provato a trasmettere quella passione ai suoi tre figli, ma Arturo, il maggiore, era diventato uno zoologo più che meticoloso, mentre Eva aveva lasciato il nido per fare carriera a Bologna. Solo Diamante, ventisettenne troppo ribelle e studentessa fuoricorso, era stata impiegata nello spaccio del pastificio. La morte improvvisa di Giordano, però, riporterà tutti a casa, e davanti a un piatto di pasta ciascuno dovrà fare i conti con quello che l'uomo ha lasciato dietro di sé, strascichi di un'esistenza di menzogne e continue prevaricazioni nei confronti della moglie Gemma e dei figli. Il loro destino si intreccerà a quello della giovane Anila, di origini albanesi, senza una casa né un posto dove andare, con una bambina in grembo che non vuole e un segreto che toccherà la famiglia molto da vicino. Finché la vita troverà un modo per sorprendere tutti, come un albero capace di dare i fichi a marzo.
I racconti di Macondo. Volume Vol. 4
Libro: Libro in brossura
editore: Ianieri
anno edizione: 2021
pagine: 146
«Ragionare con gli autori su un tema unico che ispirasse i racconti qui raccolti, non è stata cosa facile. Tutto di noi era pervaso di chiusura, incertezza, paura, di sospetto per un futuro, anche prossimo, difficile da immaginare. Ma ci è sembrato sbagliato cedere ancora, lasciare che la pandemia entrasse anche nelle parole che avremmo scritto. Ci siamo guardati e ci siamo chiesti cosa fosse importante in questo preciso momento storico e cosa questo momento ci stava insegnando: "la cura", ecco. La cura è importante. Ma non in senso medico, piuttosto intesa come un "prendersi cura di": prendersi cura di se stessi, di un affetto, di un sogno, di un oggetto, di un luogo, di un pianeta intero con le creature che lo abitano. E questa è la stella polare che guida i racconti, una stella cangiante, mutevole, dai riflessi inaspettati, almeno quanti sono stati i modi di afferrarla. Ringrazio le autrici e gli autori di quest'antologia, perché si sono presi cura di una loro idea, di un nostro progetto, di tutte le parole necessarie a raccontarli...» (Dalla Prefazione di Francesco Coscioni)