Libri di John Meade Falkner
Lo Stradivario perduto. Testo inglese a fronte
John Meade Falkner
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2006
pagine: 369
John Meade Falkner (1858-1932), uomo di grande cultura e dotato di competenze diverse e notevoli capacità pratiche e imprenditoriali, affianca ruoli e attività molteplici nella sua vita lunga e ricca di interessi. Scrittore per hobby più che per professione, si è tuttavia conquistato una posizione stabile e riconosciuta nella storia letteraria inglese grazie a tre soli romanzi, assai diversi tra loro per genere: il fantastico "Lo Stradivario perduto", "Il diamante di Barba Nera" (romanzo d'avventura e di formazione) e il thriller "Lo stemma nebuloso". In essi trasfonde le impressioni e i ricordi degli anni giovanili, l'amore per la natura, e l'interesse mai spento per l'arte, la cultura e l'immaginazione del medioevo.
The lost Stradivarius
John Meade Falkner
Libro: Libro in brossura
editore: Intra
anno edizione: 2024
pagine: 159
Moonfleet. Level 2
John Meade Falkner
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Pearson Longman
anno edizione: 2019
Lo Stradivari perduto
John Meade Falkner
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2016
pagine: 208
Nel 1842, come ogni giovane di belle speranze proveniente da Eton, John Maltravers frequenta l'Università di Oxford, iscritto a uno dei più antichi college inglesi, il Magdalen Hall. Nelle ore libere dagli studi coltiva la sua grande passione: la musica. Valente violinista, si esercita spesso nel suo appartamento, accompagnato al pianoforte da William Gaskell, studente al New College ed eccellente pianista. In una notte insolitamente calda, quando Gaskell ha appena lasciato il Magdalen Hall, sfogliando gli spartiti lasciati sul tavolo dall'amico, John è attratto da una copia manoscritta di alcune suite, redatta a Napoli nel 1744. Seguendo uno di quei misteriosi impulsi che sfuggono al controllo della ragione, posa lo spartito sul leggio, toglie il violino dalla custodia e comincia a suonare l'Areopagita, l'unica suite del libro che ha il pregio di un titolo. Alle battute iniziali di un'aria piena di brio, sente dietro di sé un cigolio proveniente da una vecchia poltrona di vimini. Un po' divertito, un po' seccato, senza volgere lo sguardo, conclude l'aria, chiude lo spartito e va a dormire. Qualche tempo dopo, alle prime luci dell'alba di una notte insonne - sotto l'effetto esaltante dell'incontro serale con la bella Constance Temple - dopo aver suonato con incomparabile slancio l'inizio della suite, attaccando di nuovo quell'aria, John riavverte quel rumore sinistro, seguito stavolta da una sensazione inconsueta e sconvolgente...