Libri di James R. Hansen
First man. Il primo uomo. La biografia autorizzata di Neil Armstrong
James R. Hansen
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 608
Mentre milioni di persone lo seguivano in diretta, il 20 luglio 1969 Neil Armstrong mise piede sulla Luna, compiendo quello che lui stesso definì un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l'umanità. Ma non si trattò di una missione priva di rischi - c'erano moltissimi fattori non prevedibili e tutto doveva giocarsi in tempi definiti puntualmente e molto stretti - né fu un caso che sia stato proprio Armstrong a portarla a termine. Come raccontato da James Hansen in questo libro, Neil Armstrong è stato uno di quegli eroi moderni che potevano nascere solo negli Stati Uniti. Classe media, con un padre duro, fin da piccolo si appassionò alla meccanica degli aerei e presto venne arruolato come pilota nella guerra di Corea, dove partecipò a numerose missioni. Al ritorno in patria entrò nella NASA, ma la sua vita privata non fu facile perché proprio in quegli anni perse una figlia. Lui non si arrese, e fu proprio il suo mix unico di passione ingegneristica per il volo, serietà, intransigenza e dedizione a fargli meritare il ruolo di comandante della missione Apollo 11 e a permettergli di realizzare il grande sogno della missione sulla Luna.
Forever Young. Gemini, Apollo, Shuttle: una vita per lo spazio
James R. Hansen, John W. Young
Libro: Libro in brossura
editore: Cartabianca Publishing
anno edizione: 2022
pagine: 474
Andare nello spazio oggi non è più una novità e, anzi, secondo molti presto sarà un'attività quasi di routine, destinata non solo a piloti, scienziati e specialisti, ma anche a facoltosi turisti. Ma negli anni '60 la situazione era ben diversa, e non fu per niente facile passare dalle prime capsule sperimentali alle navette spaziali. Tra tutte le persone che finora hanno avuto il privilegio di volare oltre i vincoli terrestri, una delle più interessanti è senza dubbio l'astronauta statunitense John W. Young, entrato a far parte della NASA nel 1962. Da quei primi anni avventurosi, in cui lanciarsi nello spazio a bordo delle capsule Gemini era un grande rischio, per quanto calcolato, Young è passato alle celebri missioni Apollo, circumnavigando la Luna e successivamente facendo escursioni sulla sua superficie, sia a piedi che con il caratteristico rover lunare. In seguito la NASA decise di inaugurare lo Space Shuttle, la celeberrima navetta spaziale, senza compiere preventivamente lanci di prova senza equipaggio. E John W. Young era ai comandi di quel primo Shuttle. Negli anni successivi Young ha continuato a lavorare per la NASA, occupandosi soprattutto di sicurezza degli equipaggi. Questo libro descrive minuziosamente tutto ciò che è accaduto a terra e nello spazio durante quarant'anni di attività della NASA, narrato da uno dei protagonisti. Un volume imperdibile per gli appassionati di astronautica, impreziosito da 220 fotografie, molte delle quali inedite e alcune fornite direttamente dalla famiglia del comandante Young, un gran numero di note esplicative (per la maggior parte scritte dall'autore), una prefazione dell'astronauta Michael Collins, una breve postfazione scritta dalla moglie di Young per l'edizione italiana e infine una verifica minuziosa dei numerosi dettagli tecnici effettuata da Paolo Attivissimo, noto giornalista ed esperto di missioni spaziali.
First man. Il primo uomo. La biografia autorizzata di Neil Armstrong
James R. Hansen
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2018
pagine: 606
«Sentii Buzz dire qualcosa sul contatto. Ma eravamo ancora sopra la coltre di sabbia, e non ero sicuro che avessimo davvero toccato. La spia poteva presentare un'anomalia e il mio istinto mi diceva di avvicinarmi ancora. Fu una questione di istanti. Il pericolo era di danneggiare il motore portandolo troppo vicino alla superficie lunare quando era ancora acceso. A ripensarci, la possibilità che qualcosa andasse storto esisteva» Con queste parole preziose Neil Armstrong rievoca, soffermandosi su ogni singolo momento, l'epica impresa che, domenica 20 luglio 1969, fece di lui il primo uomo a mettere piede sulla Luna. Mentre milioni di persone sulla Terra lo seguivano ammutolite davanti al televisore per poi esplodere in un moto di gioia irripetibile, Neil compì quello che definì un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l'umanità. Ma non si trattò di una missione priva di rischi e imprevisti - non si poteva ben prevedere la consistenza della superficie lunare, il carburante sarebbe bastato per soli 45 secondi dopo l'allunaggio -, né fu un caso che sia stato proprio Armstrong a portarla a termine. Originario dell'Ohio ("the middle of nowhere"), Neil è uno di quegli eroi moderni che nascono solo negli States. Classe media, con un padre duro, fin da piccolo si appassiona alla meccanica degli aerei e presto viene arruolato come pilota nella guerra di Corea, dove si salva solo eiettandosi in volo. Al ritorno in patria entra nella NASA, ma la vita lo castiga: gli muore una figlia. Lui non molla ed è proprio il suo unico mix di passione ingegneristica per il volo, serietà, intransigenza e dedizione al grande sogno della missione sulla Luna a fargli meritare il ruolo di comandante della missione Apollo 11.