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Libri di Jacopo Stoppa

Il meraviglioso mondo della natura. Una favola tra arte, mito e scienza. Catalogo della mostra (Milano, 13 marzo-14 luglio 2019)

Il meraviglioso mondo della natura. Una favola tra arte, mito e scienza. Catalogo della mostra (Milano, 13 marzo-14 luglio 2019)

Libro: Libro in brossura

editore: 24 Ore Cultura

anno edizione: 2024

Dalla notte dei tempi, e in tutto il mondo, gli artisti hanno raffigurato i vari aspetti della natura. Nella mostra di Palazzo Reale l'attenzione si concentra su pochissimi casi esemplari, e fortemente spettacolari, disposti lungo un arco cronologico che va dal Quattrocento al Seicento, con un'attenzione particolare a quanto succede in Lombardia. Il cuore dell'evento è la ricostruzione, dentro la Sala delle Cariatidi, di uno dei più affascinanti complessi figurativi del Seicento nell'Italia Settentrionale, fin qui noto solo agli specialisti: il Ciclo di Orfeo, un complesso di 23 tele, alcune di notevoli dimensioni.
19,90

Il gran Gaudenzio

Il gran Gaudenzio

Jacopo Stoppa

Libro

editore: Casa Testori

anno edizione: 2024

15,00

I mesi del Bramantino

I mesi del Bramantino

Jacopo Stoppa, Giovanni Agosti

Libro: Copertina rigida

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2012

pagine: 143

Un libro dedicato allo straordinario ciclo di arazzi del Bramantino conservato al Castello Sforzesco di Milano. I dodici Mesi Trivulzio, che prendono il nome dalla nobile famiglia milanese che li commissionò e ne fu in possesso fino al 1935, sono qui riprodotti in grande formato e con un gran numero di dettagli dai segni zodiacali, alle iscrizioni, dai misteriosi personaggi agli animali e alle piante - frutto di un'apposita campagna fotografica realizzata ad hoc da Mauro Magliani, uno dei migliori fotografi d'arte italiani. Il testo, scritto dai due curatori della mostra "Bramantino a Milano", fa tesoro delle molte novità scientifiche emerse in questa occasione e si pone così come l'opera di riferimento su questi capolavori dell'arazzeria rinascimentale. Un'appendice della restauratrice Annamaria Morassutti fa il punto sulle vicende conservative del ciclo. Il ciclo dei Mesi fu commissionato dal marchese Gian Giacomo Trivulzio in occasione delle nozze del figlio Gian Nicolò con Paola Gonzaga, nel 1501. Fu intessuto da Benedetto da Milano e dai suoi collaboratori su cartoni del Bramantino nel primo decennio del XVI secolo. La lettura del ciclo comincia col Marzo, secondo il calendario in uso all'epoca, che faceva iniziare l'anno nel mese dell'Annunciazione alla Vergine, che è anche il mese in cui inizia la primavera, prima stagione dell'anno, e gli astri entrano nell'Ariete, primo segno dello zodiaco.
35,00

San Maurizio al Monastero Maggiore

San Maurizio al Monastero Maggiore

Giovanni Agosti, Chiara Battezzati, Jacopo Stoppa

Libro: Libro in brossura

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2016

pagine: 79

San Maurizio: il tempio della pittura rinascimentale nel cuore di Milano, tra il Castello Sforzesco e Santa Maria delle Grazie. Una chiesa, annessa a un grande monastero benedettino femminile, la cui storia si segue dall'edificazione, a ridosso delle mura dell'imperatore Massimiano e del circo romano, fino alla ricostruzione al principio del XVI secolo e alla soppressione del cenobio nel 1798. Dalle decorazioni del primo Cinquecento, nell'orbita dei maggiori artisti del momento come il Bergognone, Zenale e il Bramantino, alla saga dei Luini: Bernardino e la sua bottega a cui si devono la grande parete divisoria e la visionaria cappella Besozzi, dove forse si nasconde il criptoritratto della contessa di Challant, la sventurata fedifraga che fa uccidere uno dei suoi amanti e per questo è decapitata sul rivellino del Castello. Dopo Bernardino è la volta dei suoi figli: Giovanni Pietro e Aurelio Luini soprattutto, a cui spettano la cappella Bergamini (in memoria della moglie del figlio di Cecilia Gallerani, l'amante di Ludovico il Moro, la Dama con l'ermellino immortalata da Leonardo) e non pochi altri significativi interventi tra cappelle, controfacciata delle monache e pontile. Pontile che confina con uno degli organi meglio conservati della città, affacciato direttamente sul coro monastico e ancora adesso in uso per rassegne e concerti. Ma c'è anche una magnifica tela di Antonio Campi montata per volere di Carlo Borromeo.
12,00

La Ca' Granda da ospedale a università. Atlante storico-artistico

La Ca' Granda da ospedale a università. Atlante storico-artistico

Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa

Libro: Libro in brossura

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2017

pagine: 191

Due insegnanti della Statale raccontano il proprio luogo di lavoro. E si spalanca una cavalcata di immagini a colori attraverso oltre cinque secoli di storia milanese. A partire dal 12 aprile 1456 quando il duca Francesco Sforza posa la prima pietra dell'Ospedale Maggiore: una costruzione che poco più di cent'anni dopo Giorgio Vasari definirà: «luogo tanto ben fatto et ordinato che per simile non credo ne sia un altro in tutta Europa». Ospedale sì, ma anche - dagli anni Cinquanta del Novecento - una delle sedi di una delle grandi università italiane. L'osservatorio prende di mira essenzialmente le vicende storico-artistiche, ma questo non esclude incursioni nei campi contigui. Non mancano le scene madri (la fondazione, i bombardamenti della seconda guerra mondiale...) e i protagonisti dell'obbligo (dal Filarete a San Carlo) ma c'è spazio anche per episodi poco noti o trascurati: le immagini di culto dell'Ospedale, le insegne fasciste, il cardinal Montini, gli scontri del '68 e del 77, il mercatino di Largo Richini, Lucio Fontana, Camilla Cederna, Colpire al cuore... Viene alla ribalta una folla di personaggi minori che restituiscono il sapore della storia, in un caleidoscopio di citazioni spesso recuperate per la prima volta. Nelle lunghissime note si nascondono ritrovamenti, precisazioni, identificazioni nel mare magnum del patrimonio ospedaliero e universitario, così da dare vita a un vademecum che finora non esisteva.
18,00

San Maurizio al Monastero Maggiore

San Maurizio al Monastero Maggiore

Jacopo Stoppa, Giovanni Agosti, Chiara Battezzati

Libro: Copertina rigida

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2018

pagine: 175

La chiesa di San Maurizio: il tempio della pittura rinascimentale nel cuore di Milano. Un edificio la cui storia si segue dall'edificazione a ridosso delle mura del circo di Massimiano, fino alla sua ricostruzione avvenuta al principio del XVI secolo, con l'alternarsi del lavoro di botteghe più o meno importanti. Dalle decorazioni interne delle maestranze di primo Cinquecento, che lavorano nell'orbita dei maggiori artisti del momento come Zenale e Bramantino, alla saga dei Luini: Bernardino e la sua bottega a cui si deve la grande parete divisoria e la visionaria cappella Besozzi, dove si nasconde il criptoritratto della contessa di Challant, la sventurata fedifraga, che fece uccidere uno dei suoi amanti e per questo fu decapitata sul rivellino del Castello Sforzesco. Dopo Bernardino è la volta dei suoi figli: Giovanni Pietro e Aurelio Luini soprattutto, a cui spetta la cappella Bergamina (una lontana parente di Cecilia Gallerani, l'amante di Ludovico il Moro immortalata da Leonardo) e non pochi altri significativi interventi tra cappelle, controfacciata delle monache e pontile. Pontile che confina con uno degli organi meglio conservati della città, che si affaccia direttamente sul coro monastico, e che ancora adesso è in uso per rassegne e concerti. Non mancano le curiosità, come la tela di Antonio Campi montata per volere di Carlo Borromeo affinché le suore di clausura non potessero guardare verso la strada, l'attuale corso Magenta. Ma non manca neppure la prima prova nota a Milano di Simone Peterzano, reduce da un apprendistato veneziano con Tiziano, e che sarà, di lì a poco, il maestro di Caravaggio. Non si possono tralasciare neppure i misteri: dalla decorazione della volta, a lungo ritenuta antica, ma forse di primo Ottocento e dovuta allo scenografo della Scala Alessandro Sanquirico, ai cosiddetti paesaggi laici, che decorano una serie di cappelle nella zona claustrale da sempre creduti interventi cinquecenteschi, mentre invece risalgono ai primi del Novecento, nonostante a lungo abbiano rappresentato agli occhi dei milanesi il simbolo di questo inesplorato ambiente di pittura e musica.
29,00

Varallo ai tempi di Gaudenzio Ferrari. Itinerari

Varallo ai tempi di Gaudenzio Ferrari. Itinerari

Libro: Libro in brossura

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2018

pagine: 159

Realizzato in occasione della mostra su "Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari", che si inaugura a marzo 2018, questo volume, che affianca e completa il catalogo dell’esposizione, è una guida alla scoperta dei siti e delle opere meno noti ma di sicuro interesse di Gaudenzio Ferrari (1480 circa – 1546), il maggiore artista piemontese del Cinquecento. Se l’esposizione e il catalogo affrontano infatti la schedatura delle opere di Gaudenzio presenti nelle tre sedi della mostra – Varallo, Vercelli, Novara – nonché dei cicli affrescati o dei complessi scultorei riferiti all’artista che si trovano nelle tre località, questa guida, agile ma scientificamente fondata, documenta come Gaudenzio abbia di fatto costituito un modello di riferimento per gli allievi, Fermo Stella e Bernardino Lanino, e per la quasi totalità degli artisti valsesiani durante il secolo XVI e ancora agli inizi del successivo. Il segno di Gaudenzio si legge in ampi cicli affrescati come in immagini devozionali all’esterno delle case varallesi. I testi di giovani studiosi dell’Università di Milano, con il coordinamento di Giovanni Agosti, Donata Minonzio e Jacopo Stoppa, propongono diverse novità in forma semplice e accessibile. Inoltre, grazie alla campagna fotografica realizzata ad hoc da Mauro Magliani, professionista di fama internazionale, si intende rinnovare, in maniera coerente e unitaria, l’immagine di Gaudenzio Ferrari. Il volume è dunque uno strumento che accompagna la mostra, ma che avrà anche una vita autonoma negli anni a venire.
19,00

Il Rinascimento nelle terre ticinesi. Catalogo della mostra (Rancate-Mendrisio, 28 ottobre 2018-17 febbraio 2019). Volume Vol. 2

Il Rinascimento nelle terre ticinesi. Catalogo della mostra (Rancate-Mendrisio, 28 ottobre 2018-17 febbraio 2019). Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura

editore: Casagrande

anno edizione: 2018

pagine: 200

In occasione dell'Anno Europeo del Patrimonio e dell'acquisto effettuato dalla Pinacoteca Züst di una preziosa tavola del 1526 di Francesco De Tatti, dipinta in origine proprio per la Parrocchiale di Santo Stefano a Rancate, questo catalogo e la mostra ad esso collegata (28.10.2018 - 17.2.2019) offrono uno spunto di riflessione sul tema spinoso della dispersione e del difficile ritorno delle opere d'arte che, commissionate per un territorio, spesso si allontanano per scelta dei proprietari o per effetto di vicende esterne.
38,00

San Maurizio al Monastero Maggiore. Ediz. inglese

San Maurizio al Monastero Maggiore. Ediz. inglese

Jacopo Stoppa, Giovanni Agosti, Chiara Battezzati

Libro: Copertina rigida

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2019

pagine: 175

La chiesa di San Maurizio: il tempio della pittura rinascimentale nel cuore di Milano. Un edificio la cui storia si segue dall'edificazione a ridosso delle mura del circo di Massimiano, fino alla sua ricostruzione avvenuta al principio del XVI secolo, con l'alternarsi del lavoro di botteghe più o meno importanti. Dalle decorazioni interne delle maestranze di primo Cinquecento, che lavorano nell'orbita dei maggiori artisti del momento come Zenale e Bramantino, alla saga dei Luini: Bernardino e la sua bottega a cui si deve la grande parete divisoria e la visionaria cappella Besozzi, dove si nasconde il criptoritratto della contessa di Challant, la sventurata fedifraga, che fece uccidere uno dei suoi amanti e per questo fu decapitata sul rivellino del Castello Sforzesco. Dopo Bernardino è la volta dei suoi figli: Giovanni Pietro e Aurelio Luini soprattutto, a cui spetta la cappella Bergamina (una lontana parente di Cecilia Gallerani, l'amante di Ludovico il Moro immortalata da Leonardo) e non pochi altri significativi interventi tra cappelle, controfacciata delle monache e pontile. Pontile che confina con uno degli organi meglio conservati della città, che si affaccia direttamente sul coro monastico, e che ancora adesso è in uso per rassegne e concerti. Non mancano le curiosità, come la tela di Antonio Campi montata per volere di Carlo Borromeo affinché le suore di clausura non potessero guardare verso la strada, l'attuale corso Magenta. Ma non manca neppure la prima prova nota a Milano di Simone Peterzano, reduce da un apprendistato veneziano con Tiziano, e che sarà, di lì a poco, il maestro di Caravaggio. Non si possono tralasciare neppure i misteri: dalla decorazione della volta, a lungo ritenuta antica, ma forse di primo Ottocento e dovuta allo scenografo della Scala Alessandro Sanquirico, ai cosiddetti paesaggi laici, che decorano una serie di cappelle nella zona claustrale da sempre creduti interventi cinquecenteschi, mentre invece risalgono ai primi del Novecento, nonostante a lungo abbiano rappresentato agli occhi dei milanesi il simbolo di questo inesplorato ambiente di pittura e musica.
29,00

San Maurizio al Monastero Maggiore. Guida

San Maurizio al Monastero Maggiore. Guida

Giovanni Agosti, Chiara Battezzati, Jacopo Stoppa

Libro: Copertina morbida

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2019

pagine: 79

12,00

Gaudenzio memorial

Gaudenzio memorial

Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa

Libro: Libro in brossura

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2021

pagine: 144

La mostra Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari - tenuta nella primavera del 2018 nelle tre sedi di Varallo (Pinacoteca), Vercelli (Arca) e Novara (Broletto) - dà vita a un album fotografico, che dà conto dell'allestimento di Rino Simonetti. L'occasione permette a Giovanni Agosti e a Jacopo Stoppa - che di quella mostra sono stati, insieme a Gianni Romano, i curatori - alcuni approfondimenti su uno dei principali artisti del Cinquecento italiano, ma anche sulla cultura figurativa valsesiana fino a quello che è considerato l'erede di Gaudenzio: Tanzio da Varallo. Da lui si passa al suo clan, in particolare al fratello Melchiorre. Nuovi documenti permettono di delineare un suo profilo - non solo come pittore ma anche come scultore (attività che, grazie a questi nuovi apporti, si può affermare praticata pure da Tanzio) - tra l'Alsazia e la Valsesia, e forse addirittura la Baviera e persino Praga.
22,50

La cappella dei Magi

La cappella dei Magi

Jacopo Stoppa

Libro: Copertina rigida

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2008

pagine: 35

La Cappella dei Magi in Palazzo Medici Riccardi è uno dei luoghi di Firenze in cui storia e arte si fondono fino a diventare simbolo dell'età del Rinascimento al tempo dei Medici. Costruita all'interno del palazzo di famiglia voluto da Cosimo il Vecchio, la cappella fu ornata con una tavola di Filippo Lippi, l'Adorazione del Bambino (oggi sostituita da un'antica copia), attorno alla quale si snodano su tre pareti i celebri affreschi con il Corteo dei Magi di Benozzo Gozzoli, portati a termine tra il 1459 e il 1462. Nella Firenze quattrocentesca durante le feste usava rappresentare il corteo dei Magi, e proprio nell'epifania del 1459 il più giovane dei Magi fu impersonato da Lorenzo de' Medici, allora undicenne, che, con il capo incoronato dal lauro, venne così ritratto da Benozzo Gozzoli. Al suo seguito numerosi personaggi di casa Medici, umanisti, cortigiani e lo stesso pittore. Anche agli altri due Magi, Baldassarre e Melchiorre, Benozzo diede le sembianze di personaggi storici di grande rilievo: l'imperatore Sigismondo e l'imperatore bizantino Giovanni Paleologo.
8,90

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