Libri di Italo Sciuto
L'etica nel Medioevo. Protagonisti e percorsi (V-XIV secolo)
Italo Sciuto
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: 362
Oggi come sempre, oggetto del discorso etico sono concetti fondamentali e ineludibili quali bene e male, giustizia, libertà, felicità, virtù e cosi via. Ma l'elaborazione di tali concetti - attualmente intesi come assunti, anche se variamente declinati - non ha avuto una genesi sequenziale e omogenea. Le nostre basi derivano dalle avventurose e spesso audaci riflessioni condotte in quel Medioevo ancora troppo spesso considerato come un insieme compatto di secoli connotati dalla scarsa originalità di pensiero. Ben al contrario, questo libro svela un universo di intrecci variegati in cui autori cristiani di luminosa intelligenza hanno intrattenuto un dialogo costante non soltanto con gli Antichi, ma anche - in una prospettiva attualissima - con le tradizioni ebraiche e arabo-islamiche. Ne è scaturito un intero panorama di mondi eterogenei, in cui l'etica si scinde e si moltiplica, dando vita a concezioni ora pragmatiche ora poetiche, a polemiche tanto aspre da generare vittime, a sperimentazioni mistiche accanto all'intransigenza inquisitoriale. È da questo insieme di "etiche", la nostra storia, che continuiamo ad attingere le nostre speranze quotidiane, ma anche le nostre incertezze e i sempre difficoltosi paradigmi di dialogo con l'"altro".
La felicità e il male. Studi di etica medievale
Italo Sciuto
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1995
pagine: 240
Nel contesto del pensiero medievale i concetti di "felicità" e di "male" acquistano un valore centrale. Tra i moltissimi autori che hanno riflettuto sul significato e sul valore di questi termini, Agostino mantiene sempre una posizione di primo piano, sia per le domande che pone, sia per le risposte. Al suo pensiero, quindi, questo libro dedica la maggiore attenzione; in particolare, alla sua definizione del male come "privazione del bene", da cui risulta un'immagine dell'uomo fortemente dinamica e conflittuale, centrata sull'enigma della volontà. Per questo, in prospettiva attuale, un confronto con Nietzsche può risultare denso di significati.