Libri di Isaia Sales
Atlante delle mafie. Storia, economia, società, cultura. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2015
pagine: 420
Ancora oggi la presenza di organizzazioni mafiose in Italia e nel mondo è in gran parte analizzata e studiata dai sociologi, dagli storici, dagli antropologi, dai magistrati ma non dagli economisti. Eppure è proprio l'economia il terreno sul quale il nuovo ruolo delle mafie si ridefinisce nell'era della globalizzazione. Non solo per le potenzialità "criminogene" che il lungo ciclo politico ed economico liberista su scala globale ha offerto a organizzazioni che storicamente hanno avuto la capacità di unire, con le loro attività e con la loro funzione di mediazione, mercati legali e mercati illegali, ma anche perché, in nome dell'ideologia del primato assoluto del mercato e delle sue dinamiche, si è imposto un arretramento della funzione regolatrice degli Stati anche in termini di controllo e di trasparenza sui.processi di finanziarizzazione dell'economia e sulle forme ad essi collegate di transazioni e movimentazioni dei capitali. È per questo motivo che molti dei saggi che compongono questo volume avviano una prima riflessione e si misurano direttamente o indirettamente con il tema dei rapporti tra mafie ed economia, sia quando trattano di specifiche inchieste giudiziarie, sia quando si occupano di radicamento all'estero di alcune mafie italiane, sia quando descrivono il ruolo centrale del narcotraffico nell'economia di importanti nazioni o analizzano il problema del riciclaggio dei proventi mafiosi. L'economia è solo uno degli argomenti affrontati.
Il sud al tempo dell'euro. Una nuova classe dirigente alla prova
Isaia Sales
Libro
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 1999
pagine: 140
Atlante delle mafie. Storia, economia, società, cultura. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2012
pagine: 464
A cosa è dovuto il successo plurisecolare delle mafie italiane? E come mai viene definita "mafia" ogni violenza privata che ha successo nel mondo? L'"Atlante delle mafie" prova a rispondere a queste due domande. Partendo dalla messa in discussione dal paradigma interpretativo dell'esclusività della Sicilia nella produzione di ciò che comunemente si intende per mafia. Se un fenomeno, nato in Sicilia nell'Ottocento, ha avuto una così lunga durata, affrancandosi dalle condizioni storiche e territoriali che ne resero possibile la sua originaria espansione e proiettandosi così agevolmente nella contemporaneità (divenendo addirittura un modello vincente per tutte le violenze private del globo) non è utile continuare a descriverlo solo come un originale prodotto siciliano. Il modello mafioso, infatti, si è dimostrato riproducibile nel tempo e in altri luoghi, non più specifico solo della Sicilia e del Mezzogiorno d'Italia. Con il termine mafia si deve intendere oggi un marchio di successo della violenza privata nell'economia globalizzata. Con questa ottica, l'"Atlante delle mafie" passa in rassegna le "qualità" criminali che differenziano nettamente i fenomeni mafiosi dalla criminalità comune e da quella organizzata. Esse vengono sintetizzate in cinque caratteristiche: culturali, politiche, economiche, ideologiche e ordinamentali. Secondo i curatori, si può ritenere mafia la "violenza di relazioni", cioè una violenza in grado di stabilire contatti, rapporti...
Atlante delle mafie. Storia, economia, società, cultura. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 494
I saggi del secondo volume dell'"Atlante delle mafie coprono" un ampio spettro di problemi: le descrizioni delle rappresentanze territoriali delle mafie nel Centro e nel Nord, uno studio sulla Basilicata, il racconto delle mafie fatte da alcuni giornali, Tv e magistrati, ed altri temi che comprendono i movimenti antimafia, il cosiddetto "partito della mafia", il riciclaggio, le donne. Sono spaccati che consentono di penetrare ambiti nuovi o già conosciuti, ma riletti con un'ottica nuova, per comprendere le "ragioni di un successo", preoccupazione analitica che continua a caratterizzare la scelta dei testi ospitati in questa seconda pubblicazione. Il saggio introduttivo dei curatori, in particolare, si sofferma sul fatto che il successo delle mafie anche nelle regioni del Centro-Nord obbliga a rivedere i canoni interpretativi con cui l'opinione pubblica nazionale ha seguito l'evoluzione dei fenomeni mafiosi, partendo dal convincimento che non sarebbe seria oggi una storia delle mafie senza includere ciò che è avvenuto negli ultimi trent'anni in quei territori dove il fenomeno delle infiltrazioni mafiose "è giudiziariamente quasi inesistente", almeno secondo le risultanze giudiziarie di quelle regioni.
Storia dell'Italia mafiosa. Perché le mafie hanno avuto successo
Isaia Sales
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2015
pagine: 324
"Storia dell'Italia mafiosa" rappresenta un'importante innovazione nello studio e nell'analisi dei fenomeni mafiosi in Italia. Viene ricostruita in maniera unitaria la storia della mafia, della 'ndrangheta e della camorra, dalla nascita nel Mezzogiorno borbonico, allo sviluppo nell'Italia post unitaria, al definitivo affermarsi in età repubblicana, fino ai nostri giorni. Si è dinanzi ad un grande affresco storico che individua le ragioni di fondo di un modello criminale il cui successo dura ininterrottamente da duecento anni. Il volume rappresenta inoltre il contributo più significativo al superamento delle interpretazioni dominanti delle mafie come frutto esclusivo del Mezzogiorno, della sua arretratezza economica e sociale, di una cultura omertosa e complice. Isaia Sales dimostra come quel racconto, pressoché immutato da due secoli, continui a costituire un formidabile ostacolo alla comprensione delle mafie e a rappresentare, nella migliore delle ipotesi, un colossale abbaglio. Pagine appassionanti svelano perché le mafie, nonostante gli auspici di tanti, non siano state sconfitte dalla "modernità", anzi si siano trovate pienamente a loro agio dentro di essa, senza alcun imbarazzo. E sono ancora qui nell'Italia post moderna di oggi, nel mondo di Google e dell'I-pad. E non solo nel Mezzogiorno.
Storia delle camorre. Passato e presente
Isaia Sales
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2022
pagine: 456
La camorra è nata prima della mafia siciliana. Per tutto l’Ottocento, infatti, si definiva “camorra palermitana” l’organizzazione criminale siciliana, e fino agli anni Cinquanta del Novecento ci si riferiva alla ’ndrangheta con il termine di “camorra calabrese”. Alcuni dei vocaboli più noti, come omertà e pizzo, provengono dalla lingua napoletana. La camorra è, dunque, la prima mafia urbana nata in Occidente. Questa originale criminalità (che l’autore preferisce nominare con il plurale “camorre” proprio per le variegate forme che ha assunto nel tempo) è diventata, assieme alla ’ndrangheta, la mafia di maggiore pericolosità di quest’ epoca. E nessuno lo aveva previsto. Isaia Sales ci spiega i motivi di questo lungo e inarrestabile primato storico.
I preti e i mafiosi. Storia dei rapporti tra mafia e Chiesa cattolica
Isaia Sales
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2016
pagine: 368
La mafia come problema storico anche della Chiesa cattolica non è del tutto risolto, nonostante la scomunica lanciata da Papa Francesco ai mafiosi, la beatificazione di don Puglisi (prima vittima di mafia cui viene riconosciuto il martirio cristiano) e le ripetute prese di posizione dei vescovi italiani. Ma alcune domande restano ancora senza risposta: le organizzazioni criminali di tipo mafioso avrebbero potuto ricoprire un ruolo plurisecolare nella storia meridionale e dell'intera nazione se, oltre alla connivenza di settori dello Stato e di parte consistente delle classi dirigenti locali, non avessero beneficiato del silenzio, della indifferenza, della sottovalutazione e anche del sostegno concreto di parte della Chiesa cattolica e dei suoi fedeli? Come è possibile che una religione antiviolenta sia stata usata come suggello e giustificazione da parte di bande di assassini? La nuova edizione de "I preti e i mafiosi" vuole essere un contributo alla ricostruzione di una verità storica ancora troppo poco indagata, nella consapevolezza che l'abbraccio delle mafie al mondo cattolico è un abbraccio mortale, per la Chiesa e per la stessa democrazia italiana.
Le mafie nell'economia globale. Fra la legge dello Stato e le leggi di mercato
Isaia Sales, Simona Melorio
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2017
pagine: 132
La violenza con i mafiosi è entrata a pieno titolo nelle relazioni di mercato facendosi beffa delle sue presunte regole "morali", che cioè il mercato è uguale a democrazia, che il mercato è contrapposto a illegalità, che la criminalità è distruttrice di ricchezza, secondo i canoni classici del capitalismo moderno dettate da Adam Smith e John Stuart Mill. È l'ipocrisia sulle regole del mercato che ha tenuto nascosto che anche nelle economie produttive le forze violente non sono respinte di per sé ai margini, non c'è contrapposizione tra mercato e violenza, tra economia legale e illegale. L'economia criminale è contro le leggi degli stati, ma non contro quelle dei mercati. L'economia è molto più aperta della rigida regolazione della legge. Si può fare economia anche fuori o addirittura contro la legge: le mafie ne sono la più autentica e duratura dimostrazione.
Atlante delle mafie. Storia, economia, società, cultura. Volume Vol. 5
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2017
pagine: 356
Il quinto volume dell'Atlante delle mafie è dedicato al tema della corruzione e del suo rapporto con le mafie. Pur essendo due reati diversi, due fattispecie criminali differenti, il volume mette in evidenza la loro particolare, complessa e durevole relazione. Se si confronta l'inchiesta milanese «Mani pulite» dell'inizio degli anni Novanta del Novecento con l'attualità, si può facilmente notare che la differenza non consiste nella maggiore o minore estensione della corruzione ma in un semplice elemento la cui portata non è stata ancora esaminata in tutti i suoi aspetti: i mafiosi sono tra i principali attori degli episodi di corruzione degli ultimi anni, anzi si può parlare di una particolare «governance» mafiosa della corruzione, e ciò non avviene solo al Sud. Anche al Nord, infatti, la corruzione si abbina sempre più spesso a episodi in cui sono coinvolte le organizzazioni mafiose. Le mafie sono, insomma, sempre più protagoniste del sistema della corruzione. Si ha la netta impressione che corruzione e mafie abbiano smarrito i loro confini e stabilito relazioni e nessi davvero intricati. Le mafie possono esistere senza corruzione? Sì, sicuramente, ma solo se restano sui settori illegali (droga, contrabbando, gioco d'azzardo, ecc.); se, invece, si spostano sui settori legali dell'economia non possono consolidarsi senza corruzione. E la corruzione esiste senza le mafie? Sì, certamente. Ma dove le mafie entrano nel sistema della corruzione, ne diventano protagoniste assolute e dettano le regole. In ogni caso, non sono le mafie a causare la crescita della corruzione; esse arrivano dove già c'è. La corruzione e le mafie sono due «questioni» che affondano le origini nel passato ma sono a loro agio nel presente, sono elementi di "lunga durata" della storia italiana, che mantengono una impressionante continuità e presenza nell'oggi, coniugando insieme arcaicità e modernità. Esse sono «criminalità di relazione», basate sulla violenza (le mafie) o sul potere (la corruzione) che pur provenendo da altre epoche storiche hanno trovato una particolare sintonia con la contemporaneità. Perciò i curatori dell'opera non hanno voluto affrontare la questione del rapporto tra mafie e corruzione dal punto di vista penale né tantomeno giurisprudenziale, ma da quello storico e sociologico, ben al di là della sentenza su Mafia capitale, convinti che molti dei nostri problemi abbiano radici così profonde e così lontane nel tempo da essere difficilmente riconducibili a quanto è accaduto solo nell'ultimo periodo di storia italiana. Al volume hanno collaborato i maggiori studiosi in Italia dell'argomento, oltre alle tre figure istituzionali più importanti in materia: Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare antimafia, Raffaele Cantone, presidente nazionale dell'Autorità anticorruzione e Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia.
Il cratere. Che fine fanno i ragazzi di camorra
Gianni Solino
Libro
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2018
pagine: 96
«Negli ultimi anni in provincia di Caserta sono stati inferti duri colpi ai clan dei Casalesi, mettendo fine alla loro più che quarantennale impunità e lasciando intravedere la possibilità concreta di una loro sconfitta militare e giudiziaria. Ora, alla luce delle ultime vicende giudiziarie, l’azzeramento dei vertici dei clan egemoni può tranquillizzarci? È stato fatto e si sta facendo tutto il possibile affinché quanto è avvenuto in questo territorio non si ripeta? […] Se c’è stato un “terremoto della legge”, se il senso dello Stato e delle istituzioni si è disintegrato, se si è accettata una dittatura politico-criminale che ha influenzato la politica, le istituzioni, l’economia e il senso comune dei cittadini, come si pensa di mettere mano a questa gigantesca opera di ricostruzione? In che modo si vuole concretamente sostenere, con tutti i mezzi a disposizione, la “correttezza sovversiva”? Come può lo Stato pensare che il suo compito sia esaurito con il solo azzeramento fisico della struttura criminale camorristica? Come possono le sole amministrazioni locali riorganizzare gli assetti civici e sociali di queste comunità? Sono queste le importanti questioni che pone il libro di Gianni Solino.»
Il sindaco di Nofi. Diario intimo di un'esperienza politica nel Sud
Aldo Di Vito
Libro: Libro in brossura
editore: A&M
anno edizione: 2018
pagine: 128
Prendendo a prestito l'acronimo usato da Domenico Rea per definire la sua città di origine, Nocera Inferiore, Aldo Di Vito in questo libro parla del passato come forma di ricordo di una Nofi precedente allo sviluppo edilizio, una Nofi con le cotoniere, i mulini, i pastifici, ricca di attività industriali, rifacendosi proprio all'epoca delle storie di Rea, dal dopoguerra in poi: la giovinezza, l'attività professionale per finire alla esperienza di sindaco. Un'opera che punta agli aspetti cruciali della storia di Nocera Inferiore, come gli anni Ottanta, il terremoto, Marcello Torre, Giorgio Barbarulo. Prefazine di Isaia Sales e presentazione di Manlio Torquato.
Storia dell'Italia corrotta
Isaia Sales, Simona Melorio
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2019
pagine: 320
Come mai la corruzione ha così lunga vita nella storia del nostro paese? Come mai resiste ad ogni epoca e ad ogni regime politico? Come mai in questo campo non si riesce a trovare niente di veramente dissuasivo, niente che provi ad estirparla nel costume, nel comportamento, nell'atteggiamento degli attori coinvolti? Come mai questo tratto di continuità nella storia d'Italia, questo elemento costante, capillare, quasi costitutivo del funzionamento delle istituzioni nel nostro paese, non si riesce ad interromperlo? Perché ciò che è accaduto nel passato continua ad accadere oggi? A queste domande, ricostruendo alcuni dei principali scandali dal 1861 ad oggi, provano a rispondere gli autori di "Storia dell'Italia corrotta" partendo dal presupposto che non c'è altro comportamento criminale che scardina di più la percezione dello Stato e ne distrugge credenza e legittimazione, al punto da definirlo "reato di corrosione e di fragilità di Stato", perché commesso da rappresentanti dello Stato su funzioni e compiti dello Stato. La corruzione per gli autori "ha assunto nel corso della storia italiana essenzialmente il volto delle istituzioni", non è dunque un problema della morale singola del cittadino ma della concezione dello Stato di una parte delle classi dirigenti del paese, che hanno reso l'abuso e la profittabilità del loro potere un fatto consuetudinario e diffuso, una normale modalità di esercitare la funzione politica, burocratica e imprenditoriale. Si potrebbe quasi parlare di "banalità" della corruzione in Italia.