Libri di Helena Morley

Marie, quasi quarant'anni e una vita scandita da presenze e rituali quotidiani rassicuranti: un cane George III, battezzato col nome dei suoi primi due grandi amori, una domestica tuttofare, un lavoro prestigioso intravisto in modo ingenuo fin dalla tenera età, amici più o meno stravaganti ma sempre complici, e una recente passione per le piante di pomodoro coltivate per puro gusto estetico in giardino. Da un po' di tempo però le cose sono cambiate. Marie è assalita da incomprensibili frotte di pensieri informi che la spiazzano, fra il passato che si riaffaccia, il presente che si nasconde, e un futuro che non si lascia immaginare. Ma c'è anche curiosità per questi pensieri, e insieme a loro Marie si lascerà condurre su un cammino di esplorazione e di ascolto. Ma da soli i pensieri non bastano. Un giorno, in una libreria del centro, Marie si imbatte in un uomo dai gesti misteriosi che sembra voglia farsi notare proprio da lei. E suo malgrado, lei raccoglie la sfida.

Nella città brasiliana di Diamantina, tra il 1893 e il 1895, l'adolescente Helena annota con cura le sue giornate, i suoi pensieri e le storie - bizzarre e toccanti - della piccola comunità mineraria che la circonda. Di fronte a lei si muove una popolosa famiglia sottoposta all'indiscussa e benevola autorità della nonna, mentre la vita procede tra amori, miracoli, drammi e incontenibili gioie. Sono cronache di vita quotidiana che la giovane autrice racconta con un misto di stupore infantile e sorprendente consapevolezza. Pubblicato nel 1942, il libro otterrà in patria un clamoroso successo, replicato pochi anni dopo dall'edizione francese e quindi da quella inglese, curata dalla poetessa Elizabeth Bishop. Con la sua scrittura semplice ma straordinariamente precisa, "La mia vita da bambina" si offre oggi come un esempio di realismo magico ante litteram, affollato di personaggi indimenticabili, per i quali, a lettura conclusa, non si può non provare nostalgia.