Libri di Heinrich Böll
E non disse nemmeno una parola
Heinrich Böll
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 168
"E non disse nemmeno una parola" è la cronaca di un fuggevole incontro, dopo quindici anni di matrimonio, tra Fred, che ha abbandonato la casa non sopportandone la soffocante atmosfera di miseria, e sua moglie Käte, che è rimasta tenacemente al suo posto, accanto ai bambini. Il romanzo, considerato da molti il capolavoro di Heinrich Böll, descrive le poche indimenticabili ore che i due trascorrono insieme e che culminano con il tentativo di Fred di riconquistare l'amore della moglie. La vicenda, pura ed essenziale, si svolge entro lo squallido scenario di una città tedesca dell'immediato dopoguerra, tra le torri di una cattedrale gotica, le baracche di una fiera e le tristi stanze di un modesto albergo, dove, in mezzo a discorsi e ripensamenti, Fred e Käte riscoprono un duplice passato di tenerezza e di lotte, di incontri e di separazioni, facendo maturare il destino di una nuova convivenza.
Diario d'Irlanda
Heinrich Böll
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: XXIX-121
Pubblicato nel 1957 e definito dalla critica del tempo "un'utopia", questo libro può essere letto oggi come una fiaba dal gusto arcaico. In una serie di brevi flash l'autore presenta, con estremo realismo, la verde Irlanda come un paese nel quale il dolce si mescola all'amaro, la preghiera alla maledizione; un luogo in cui la poesia si incontra anche all'angolo della strada. Incantevole "pastorale", che sa di vacanza, di respiro ossigenante, di sogno o di favola, "Diario d'Irlanda" è una testimonianza umana piena di poesia. Introduzione di Italo Alighiero Cusano.
Un sorso di terra
Heinrich Böll
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2024
pagine: 96
Tutti i giorni Natale
Heinrich Böll
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 180
La cara zia Milla ha sempre avuto un'unica debolezza, facilmente perdonata e anzi assecondata da tutta la famiglia: l'albero di Natale. Interrotta durante gli anni più duri della guerra, la sua abitudine di decorare minuziosamente l'abete riprende fin dal 1946. Ora, però, zia Milla, anche a fine stagione, si rifiuta di rimuovere i nanetti, i dolci e l'angelo dalla punta dell'albero. Per lei tutti i giorni è Natale. E, per non scatenare una crisi isterica, ogni sera il parentado mette in scena una commedia sempre più grottesca, tra canti, candele e marzapane. Un inganno che, solo in apparenza innocente, avrà conseguenze inimmaginabili. È questa la trama del racconto che dà il titolo alla raccolta, fatta di tredici storie fulminanti, dissacranti, feroci nel delineare assurdità e contraddizioni, ingiustizie e ipocrisie della Germania postbellica: «In guerra si canta, si spara, si discorre, si combatte, si soffre la fame e si muore – ci dice Böll – e si buttano bombe; tutte cose poco allegre, e ricordandole non voglio assolutamente annoiare i miei contemporanei. Sono costretto a ricordarle perché tutte hanno avuto la loro importanza per le storie che voglio raccontare». Ancora una volta, Böll si conferma maestro di una satira pungente e scrittore abile nello scolpire, in poche pagine, personaggi e atmosfere, offrendo un ritratto senza censure della vita tedesca del Dopoguerra.
Opinioni di un clown
Heinrich Böll
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 264
Come tutti i clown, Hans Schnier si serve di una maschera per svelare la verità, e così facendo le sue pantomime diventano una critica, sarcastica e feroce, al miracolo economico della Germania, che con il nuovo benessere liquida troppo sbrigativamente, insieme al passato, le proprie responsabilità storiche. Anche nell’ipotesi di dover rinunciare a tutto, persino alla professione, Hans conserva il gusto della denuncia, dello smascheramento e le sue “opinioni” saranno accuse sempre più pungenti rivolte alla società opulenta e ipocrita in cui vive, un mondo che ha smarrito ogni autentico valore. Incapace di accettare avvilenti compromessi, finirà a mendicare sui gradini della stazione di Bonn; pur segnato dalla disperazione, il suo rimarrà l’unico vero volto fra le tante maschere. Capolavoro della narrativa tedesca del secondo Novecento, "Opinioni di un clown" destò vivaci reazioni, divenendo un caso politico oltre che letterario: «un libro così innocuo», dirà Böll vent’anni dopo la pubblicazione, che «ha suscitato tanto scalpore».
Racconti
Heinrich Böll
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 516
Per tutta la sua carriera, Böll ha coltivato la forma del racconto, arrivando a tratteggiare, attraverso le sue raccolte, un ritratto senza censure della vita tedesca negli snodi cruciali del Novecento, dall'epoca precedente la Seconda guerra mondiale fino agli anni Settanta. «Più di ogni altro narratore tedesco della sua epoca» scrive infatti Anna Ruchat, curatrice di questa raccolta, «Heinrich Böll ha saputo guardare e raccontare la realtà del proprio tempo senza filtri ideologici ma con una profonda sensibilità religiosa, una pietas senza condizioni.» Questo volume racchiude quarantadue testi – alcuni dei quali mai tradotti in italiano –, tra brevi, brevissimi bozzetti e narrazioni più articolate, dai quali emerge la voce inconfondibile dello scrittore, ora cruda, grottesca, beffarda, ma anche teneramente lirica. Si va dai racconti giovanili anteriori alla Seconda guerra mondiale alle numerose storie degli anni Quaranta, con lo scenario bellico e post-bellico; e poi i racconti degli anni Cinquanta, nei quali guerra, fame e miseria sono ancora presenti, ma proiettati sullo sfondo di una ripresa economica che Böll osserva con amaro sarcasmo; per chiudere infine con la produzione degli anni Settanta, che mostra la Germania divisa, la Guerra fredda e il terrorismo. Tra testi celeberrimi come Viandante, se giungi a Spa… e Vai troppo spesso a Heidelberg, si segnala il Rapporto sui sentimenti politici della nazione, qui in una nuova traduzione: una feroce satira del mondo dello spionaggio e dell'assurda divisione tra Est e Ovest.
Il ghetto di Varsavia. Cento foto scattate da un soldato tedesco nel 1941
Joe J. Heydecker
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2021
pagine: 216
Nel febbraio-marzo 1941, Joe J. Heydecker scattò clandestinamente le fotografie pubblicate in questo volume, che testimoniano lo sterminio degli ebrei del ghetto di Varsavia. In quel luogo, i nazisti costrinsero in condizioni infernali fino a 430.000 persone. La fame e le malattie provocarono quasi 100.000 vittime e, nella rivolta del ghetto del 1943, 13.000 persone morirono combattendo o furono assassinate dagli occupanti tedeschi. "Gli ebrei moriranno di fame e di stenti, e della questione ebraica resterà solo un cimitero", affermò cinicamente il governatore Fischer. Gli oltre 62.000 sopravvissuti vennero così deportati in vari campi, dove sarebbero stati quasi tutti sterminati. Come ha scritto Heinrich Böll, "Heydecker – prima e dopo l'insurrezione – si introdusse di nascosto, a rischio della vita, nel ghetto. È umiliante che le sue foto e la sua relazione non siano state pubblicate [...] nella Repubblica Federale, umiliante che cittadini ebrei di stati sudamericani abbiano dovuto per primi provvedere in Brasile a questa pubblicazione". Le fotografie di Heydecker fissano con pietas le infernali condizioni in cui furono costretti gli abitanti del ghetto e costituiscono la testimonianza per immagini più importante dell'eliminazione degli ebrei del ghetto di Varsavia. Prefazione di Heinrich Böll.
Dov'eri, Adamo?
Heinrich Böll
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 204
Già autore di testi narrativi che ne rivelano precocemente il talento, tra tutti "Il treno era in orario" (1949) e "Viandante se giungi a Spa..." (1950), nel 1951 Heinrich Böll pubblica il suo primo romanzo, "Dov'eri, Adamo?". Con un linguaggio volutamente scarno, quasi biblico, in nove capitoli che sono altrettanti "quadri", l'autore riferisce le esperienze del tenente della Wehrmacht Feinhals nella fase conclusiva della Seconda guerra mondiale. Böll mette in scena - con un crudo realismo, che molto deve all'arte espressionista - il progressivo abbrutimento di questo ingenuo architetto tedesco e l'infrangersi del suo sogno di catarsi attraverso l'amore per Ilona, che morirà in un campo di sterminio. Dai sanguinosi combattimenti sul fronte orientale al genocidio del popolo ebraico, fino ai bombardamenti sulle città tedesche, rivive in presa diretta la grande tragedia del disfacimento del Terzo Reich; i diversi episodi, tutti collegati dalla figura di Feinhals (l'Adamo del titolo, l'uomo per antonomasia), sono raccontati dal punto di vista dei personaggi che incrociano, direttamente o indirettamente, la sua strada: superiori, commilitoni, la padrona di un'osteria, Ilona stessa. Il risultato è un libro visionario, innovativo, stratificato e ricco di rimandi, che travolge e spiazza il lettore con il suo vortice emotivo, creato dal sovrapporsi delle vicende, qui superbamente reso dalla nuova traduzione di Anna Ruchat. Un'opera che sorprende - come sottolinea Alberto Cavaglion - per il coraggio con cui, a pochi anni dal termine del secondo conflitto mondiale, indaga senza pudori le responsabilità della Germania e di ogni singolo uomo, soldato o civile, nella follia, nell'orrore e nella crudeltà della guerra e dello sterminio. Postfazione di Alberto Cavaglion.
Assedio preventivo
Heinrich Böll
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 368
Colonia, anni Settanta del Novecento. Fritz Tolm, ex storico dell'arte diventato editore, viene eletto a capo di una non meglio precisata associazione, un centro di potere composto da banchieri, industriali, magnati dei media. Da quel momento Tolm vive circondato da un'impressionante - e opprimente - rete di sicurezza, sotto continua sorveglianza e in un clima di terrore, che agisce in profondità anche nelle vite della moglie e dei figli. Costruito su una polifonia di voci e prospettive, "Assedio preventivo" offre un ritratto acuto e implacabile della Germania postbellica, e una riflessione illuminante su temi come il potere, i media, la libertà.
Croce senza amore
Heinrich Böll
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 352
"Croce senza amore" è il primo romanzo di Böll, scritto nel 1947 e pubblicato solo nel 2002. La vicenda segue i Bachem, una famiglia borghese e cattolica di Colonia, dall'ascesa di Hitler alla disfatta del nazismo. I Bachem sono tragicamente divisi dalla nuova realtà: Christoph e sua madre identificano fin dall'inizio il male in Hitler, mentre il secondogenito Hans si iscrive di getto al partito. Farà così carriera rompendo vincoli di sangue e d'amicizia, mentre il fratello sarà mandato a combattere una guerra che aborrisce. "Croce senza amore" testimonia come Böll fosse fin dagli esordi un grande scrittore morale, caratteristica che gli valse il premio Nobel.
Il treno era in orario-Il pane dei verdi anni
Heinrich Böll
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 198
È con Il treno era in orario (1949) che, da scrittore semisconosciuto, Heinrich Böll divenne improvvisamente un caso letterario. Reduce dalla guerra, non volle "parlare d'altro", e con i suoi scritti costrinse i connazionali a rituffarsi nella grande tragedia che li aveva travolti. Senza togliere nulla alla plumbea realtà di quei giorni, Böll la fece tuttavia lievitare e le diede un senso attraverso una forte carica di poesia, tanto più impressionante quanto più aliena da ogni intento edificante. A questo primo scritto fa da ideale pendant Il pane dei verdi anni , del 1955, che presenta invece il vivido ritratto di una Germania speranzosa e attivista, già avviata verso il miracolo economico.