Libri di Giuseppe Vaccarino
Passato remoto. Passato prossimo
Giuseppe Vaccarino
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2024
pagine: 112
"Passato remoto. Passato prossimo": un dittico autobiografico esemplare per nitore composto da uno dei più sottili analisti della semantica che il nostro tempo abbia avuto, Giuseppe Vaccarino (1919-2016). E che questo stesso nostro tempo è ancora lungi dal riconoscere come tale. Con un ricordo di Anna Vaccarino.
Lo sporco. Il pulito
Giuseppe Vaccarino
Libro: Copertina morbida
editore: :duepunti edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 212
In una cornice sospesa tra realismo e paradosso, riferimenti colti e misteri da decifrare, scorre una lunga teoria di personaggi bizzarri: scienziati, eruditi, aspiranti inventori, zelanti locandiere, mogli terribili e domestiche impertinenti, saggi e ciarlatani, ognuno dei quali sembrerebbe indicare una possibile soluzione e forse è solo un inevitabile depistaggio per il protagonista di questi due romanzi antitetici e indissolubili. Novello umanista, sempre a caccia di tesori reali (codici e manoscritti) e di ricompense assai più allettanti (la conoscenza), è forse l'ultima incarnazione del "Candido" di Voltaire: ricercatore instancabile tanto attento ai particolari da non riconoscere gli errori in cui inciampa di continuo, ossessionato dal tentativo di tracciare una definizione conclusiva dei concetti di sporco e di pulito.
Scienza e semantica
Giuseppe Vaccarino
Libro: Copertina rigida
editore: Melquiades Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 400
Dalle teorie semantiche della prima filosofia greca fino alle scienze cognitive contemporanee, al vaglio del più sistematico dei fondatori della Scuola Operativa Italiana passano i vari e vani tentativi di dimostrare corrispondenze tra linguaggio e realtà e di analizzare il linguaggio nei termini del linguaggio medesimo, mentre si profila una soluzione alternativa costituita dal punto di vista operativo. Secondo l'autore, senza essersi prima liberati della tradizione filosofica e delle sue millenarie scorie ancora presenti e attive nel pensiero scientifico, non si può ambire ad alcun modello coerente dei rapporti tra linguaggio e pensiero e neppure ad un metodo per l'analisi dei significati. Eppure di questo - a giudicare dalle difficoltà di comunicazione tra discipline - c'è gran bisogno.