Libri di Giuseppe Tucci
Storia della filosofia cinese antica e altri scritti sulla cultura cinese classica
Giuseppe Tucci
Libro: Libro in brossura
editore: Il Cerchio
anno edizione: 2025
pagine: 372
Si propone qui una nuova edizione de la storia della filosofia cinese antica, edito da Zanichelli a Bologna nel 1922, insieme a suoi vari scritti sui pensatori cinesi che rappresentano un'importante tappa per le successive ricerche indiane e tibetane intraprese dal professore. Infatti Tucci (Macerata 1894 - San Polo Dei Cavalieri 1984), geniale autodidatta dedito alle lingue fin da giovinetto, dopo gli interessi latini e piceni, prima ancora che all'India, si interessò alla Cina. Lo studio delle lingue non sarà mai per Tucci fine a sé stesso, ma ritenuto necessario per poter apprendere e trattare le concezioni religiose, le filosofie, perciò il pensiero dei popoli. La sinologia non era il suo obiettivo di studio, ma la conoscenza della lingua e della cultura cinese risulterà fondamentale per la ricerca e per la comprensione di testi buddisti, induisti, tibetani altrimenti scomparsi o manipolati nelle loro lingue originali. Gli articoli pubblicati sulla civiltà cinese, fungono da corollario al testo principale di storia della filosofia, lo integrano e ne sottolineano la complessità della ricerca e dell'approccio allo studio.
Ramakrishna Paramahamsa
Giuseppe Tucci
Libro: Libro in brossura
editore: ISIAO
anno edizione: 1936
pagine: 26
L'Oriente nella cultura contemporanea
Giuseppe Tucci
Libro: Libro in brossura
editore: ISIAO
anno edizione: 1934
pagine: 21
Le religioni del Tibet
Giuseppe Tucci
Libro
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 1983
pagine: 312
Teoria e pratica dei Mandala
Giuseppe Tucci
Libro
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1978
pagine: 172
L'Oriente nella cultura contemporanea
Giuseppe Tucci
Libro: Libro in brossura
editore: Il Cerchio
anno edizione: 2024
pagine: 60
"L'Oriente e la cultura contemporanea" è l'esplosivo manifesto con cui l'orientalista Giuseppe Tucci espose nel 1934 le finalità e i metodi del neonato Istituto di Studi sul Medio ed Estremo Oriente (IsMEO), in una storica conferenza romana. Nel 2024, 90 anni dopo, questo progetto, sintetico e profetico, rimane una guida per tutti coloro che in Europa desiderano creare un rapporto rispettoso, paritetico e non predatorio con le civiltà e le economie dell'Oriente eurasiatico.
I racconti fantastici di Liao
Songling Pu
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2024
pagine: 1888
Umorismo, satira, critica sociale e fantasia scatenata sull'onda delle leggende e delle credenze popolari sono il fil rouge che accompagna queste 435 storie, ascoltate e riscritte nell'elegante stile letterario che era proprio di Pu Songling, che qui vengono ripubblicate integralmente nella celebre traduzione di Ludovico Nicola Di Giura, completamente rivista e rinnovata e impreziosita dalla introduzione del grande orientalista Giuseppe Tucci. Durante i molti anni della sua vita di insegnante e segretario privato, l'autore era solito incontrarsi con conoscenti, amici, abitanti dei villaggi, nello "Studio di Liao", un padiglione dove trascorreva lunghe ore ad ascoltare i racconti in lingua parlata degli ospiti. In seguito, coerentemente con il suo ruolo di insegnante e di studioso confuciano, li trascriveva in elegante lingua letteraria classica. È nata in questo modo la raccolta I racconti fantastici dello studio di Liao (o, più semplicemente, "di Liao"): «Non appena mi viene raccontata una storia interessante – scrive l'autore stesso nel Prologo – prendo il pennello e la scrivo, dandole forma letteraria. Da molto tempo ormai i miei amici mi forniscono del materiale, spedendomelo da ogni parte della Cina, e io, con l'entusiasmo del collezionista, ne ho già raccolto una gran quantità…». Vi si ritrovano tutti i motivi più amati della letteratura cinese: storie di spiriti volpe, di fantasmi, di studiosi sfortunati, di ufficiali di corte, di monaci o esorcisti taoisti, di innamorati delusi o contrastati, di demoni, di animali. Sovente affiora l'intonazione garbatamente satirica, mentre il fine morale della narrazione è spesso giocato sul paradosso e sull'inversione delle parti come, per esempio, le dinamiche tra spiriti e fantasmi (tradizionalmente concepiti come degenerati e perfidi), che qui appaiono saggi e degni di fiducia e si confrontano con studiosi confuciani indecisi, inaffidabili e disorientati. Ne derivano la fine ironia e il sottile umorismo, che nascondono però la disillusione e l'amarezza dell'autore per la realtà sociale e culturale del suo tempo, travagliata dal delicato e sofferto passaggio dalla dinastia Ming alla dominazione mancese della dinastia Qing.
Il cammino dell'India nel XX secolo verso la libertà
Giuseppe Tucci
Libro: Libro in brossura
editore: Il Cerchio
anno edizione: 2024
pagine: 170
Questo volume prosegue la serie delle pubblicazioni facenti parte integrante del Progetto "Parco Storico-Letterario 'Le Marche e l'Oriente' – Giuseppe Tucci". Il cammino dell'India nel XX secolo verso la Libertà, edito in occasione delle celebrazioni del 90° anniversario della costituzione dell'IsMEO grazie a Giovanni Gentile e Giuseppe Tucci a Roma nel 1933, e del 75° anniversario dello stabilimento dei rapporti diplomatici fra Italia e India nel 1947, intende omaggiare il fecondo ruolo di promotore di Relazioni internazionali euro-asiatiche che Giuseppe Tucci seppe ricoprire nei decenni anteriori alla Seconda Guerra Mondiale. Profondo conoscitore della cultura Indiana, Giuseppe Tucci dedicò alla lotta indiana per l'indipendenza pagine profetiche e profondissime, come quelle qui riportate. In questo volume sono inoltre pubblicati i contributi di Tarak Nath Das, Monindra Mohan Moulik e Subhas Chandra Bose, e la loro biografia. .
Il libro tibetano dei morti
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2024
pagine: 208
«Per i Tibetani la morte è o il cominciamento di una nuova vita, come accade per le creature che la luce della verità non rigenerò e trasse a salvazione, o il definitivo disparire di questa fatua personalità – effimera e vana come il riflesso della luna sull'acqua – nella luce indiscriminata della coscienza cosmica, infinita potenzialità spirituale. Continuare ad esistere in una qualunque forma di esistenza, anche come dio, è dolore: perché esistenza vuol dire divenire, e il divenire è l'ombra dell'essere, un sempre rinnovato corrompimento, un non mai soddisfatto desiderio, una pena che mai si placa. La pace è nel dissolversi inconsapevole in quella luce incolore da cui tutte le cose traggono nascimento e che, senza che ne siamo consapevoli, brilla in noi stessi. Per dirlo con altre parole, quando si muore, sono due le vie che a noi si aprono: o un definitivo spegnimento della creatura singola che è la sorte degli Eletti; oppure la rinascita, che attende chi non seppe comprendere che tutto è sogno. Per la qual cosa, questo trattato dovrebbe essere piuttosto conosciuto, anziché come il libro dei morti, col suo vero nome tibetano, che significa libro della salvazione, o traducendo alla lettera: "il libro che conduce alla salvazione dall'esistenza intermedia per il solo sentirlo recitare", perché la sua recitazione evoca nel principio cosciente del morituro o del defunto la verità redentrice. E per salvazione s'intende appunto lo spegnimento della personalità, o come l'evasione da una nuova rinascita verso la quale il carma maturando fatalmente ci urge.» (Dall'Introduzione di Giuseppe Tucci)
Storia della filosofia indiana
Giuseppe Tucci
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2022
pagine: 456
Brahmana, Upanisad, Jainismo, Buddhismo, le scuole materialistiche, lo Yoga, il Vedanta, le scuole scivaite, fino alle correnti contemporanee: il libro è una sintesi dei maggiori sistemi della filosofia indiana. Dopo la presentazione delle principali scuole filosofiche, Giuseppe Tucci prende in esame i temi e i problemi più rilevanti della tradizione filosofica indiana nel corso di cinquemila anni: la questione della conoscenza, l’analisi dell’io, del tempo e dello spazio, il rapporto con il divino, il linguaggio, l’esperienza estetica.
Il libro tibetano dei morti
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2022
pagine: 208
“Per i Tibetani la morte è o il cominciamento di una nuova vita, come accade per le creature che la luce della verità non rigenerò e trasse a salvazione, o il definitivo disparire di questa fatua personalità – effimera e vana come il riflesso della luna sull’acqua – nella luce indiscriminata della coscienza cosmica, infinita potenzialità spirituale. Continuare ad esistere in una qualunque forma di esistenza, anche come dio, è dolore: perché esistenza vuol dire divenire, e il divenire è l’ombra dell’essere, un sempre rinnovato corrompimento, un non mai soddisfatto desiderio, una pena che mai si placa. La pace è nel dissolversi inconsapevole in quella luce incolore da cui tutte le cose traggono nascimento e che, senza che ne siamo consapevoli, brilla in noi stessi. Per dirlo con altre parole, quando si muore, sono due le vie che a noi si aprono: o un definitivo spegnimento della creatura singola che è la sorte degli Eletti; oppure la rinascita, che attende chi non seppe comprendere che tutto è sogno. Per la qual cosa, questo trattato dovrebbe essere piuttosto conosciuto, anziché come il libro dei morti, col suo vero nome tibetano, che significa libro della salvazione, o traducendo alla lettera: «il libro che conduce alla salvazione dall’esistenza intermedia per il solo sentirlo recitare», perché la sua recitazione evoca nel principio cosciente del morituro o del defunto la verità redentrice. E per salvazione s’intende appunto lo spegnimento della personalità, o come l’evasione da una nuova rinascita verso la quale il carma maturando fatalmente ci urge.” (Dall’Introduzione di Giuseppe Tucci)

