Libri di Giuseppe Tartamella
La ricezione del Vaticano II nella diocesi di Trapani 1962–2012. Dagli orientamenti pastorali ai piani diocesani
Giuseppe Tartamella
Libro: Libro in brossura
editore: QUICK Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 148
Il cammino della Chiesa trapanese col Vescovo Francesco Ricceri, dal luglio 1961, si può riassumere in due direzioni fondamentali: la formazione culturale, spirituale e pastorale del clero e dei religiosi; l’impegno per la qualificazione permanente degli operatori pastorali. Il successore Emanuele Romano si è posto sulla scia del Vescovo Ricceri, tematizzando la mediazione delle istanze conciliari inerenti la realtà misterica della Chiesa, promuovendo la ministerialità laicale, preoccupandosi di irrobustire sempre più la qualificazione spirituale e pastorale del clero, rinnovando le strutture di comunione e partecipazione, indicando nell’Eucaristia fonte e culmine della vita ecclesiale. Durante il ministero episcopale di Domenico Amoroso numerose parrocchie scelsero di seguire le sue indicazioni promuovendo un’esperienza di conoscenza e familiarità con la Bibbia e di itinerari di fede. Il Vescovo Francesco Miccichè nel 2003 consegna alla propria Chiesa il Progetto “Da Babele a Gerusalemme. Il cammino di comunione”. Occorre passare da una “pastorale del fare” e “dei servizi” a una “pastorale delle relazioni”, da una pastorale della “sala parrocchiale” a una degli “ambienti di vita".
La diocesi e il suo sinodo. Memoria, identità, profezia
Giuseppe Tartamella
Libro: Libro rilegato
editore: QUICK Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 176
L’idea di Chiesa locale è determinante quando si parla di una comunione di persone convocata in riferimento ad uno specifico territorio; essa si produce mediante il concreto vivere in comune il cammino ecclesiale. La sinodalità diocesana si presenta quale “luogo” privilegiato di relazionalità: in essa si realizza un esteso ed articolato processo di comunicazione, ascolto, dialogo e discernimento comunitario. Il passaggio fondamentale che il Papa chiede è quello dall’io al noi; lo scambio tra il divino e l’umano si compie nella comunione. Nel sinodo diocesano, momento ecclesiale alto nella vita di una Chiesa particolare, questa vuole porsi in ascolto dello Spirito e in ascolto degli uomini, al fine di procedere ad un’opera di verifica, riflessione e programmazione in vista di un rilancio del proprio compito missionario e di evangelizzazione. È l’azione misteriosa dello Spirito, l’annuncio da parte della comunità ecclesiale, è una «diaconìa dello Spirito», un servizio e una mediazione alla sua opera. È l’invito alla conversione rivolto alla Chiesa perché essa diventi «il luogo in cui tutti possano sentirsi accolti, amati, perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelo» (EG 113). Qui si radica l’invito ad «una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa, perché le consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale, più che per l’autopreservazione» (EG 27). La consultazione delle comunità ecclesiali, grazie al sensus fidei, potrà mettere in campo una rinnovata coscienza di Chiesa, rinsalderà lo spirito di comunione e traccerà le linee di un vivace impegno al servizio della società e dei territori nell’orizzonte del Regno che viene. (Dalla Prefazione di Mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone).