Libri di Giulia Virgilio
Parole al microscopio. I composti neoclassici nell'italiano delle scienze tra Settecento e primo Ottocento
Giulia Virgilio
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 320
Nel Settecento il progresso delle conoscenze scientifiche porta con sé la necessità di sviluppare linguaggi adeguati alla crescente specializzazione delle discipline: tra le tendenze neologiche più fortunate, spicca il ricorso ai composti neoclassici, termini formati tramite la combinazione di costituenti modellati su temi lessicali di origine greca o latina. Il volume esamina in modo sistematico questo schema di formazione delle parole, esplorandone le dinamiche di creazione e di circolazione in alcuni linguaggi scientifici nel momento chiave del loro sviluppo. L’indagine muove da un inquadramento teorico, che evidenzia lo statuto particolare di questa categoria di parole, al confine tra composizione e derivazione. Lo studio si concentra poi sui termini più significativi individuati nel campione di testi esaminato, presentando alcune schede lessicali che documentano la storia delle parole e ne mettono in luce i caratteri morfologici e semantici. L’analisi delle tendenze emerse è integrata da una ricognizione del trattamento riservata ai composti nella riflessione linguistica e nella lessicografia dell’epoca.
L'italiano e la scienza tra Medioevo e Rinascimento. Le vie della lingua, della letteratura, dell’arte
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2022
pagine: 152
Il volume è dedicato alla formazione dell’italiano della scienza dal tardo Duecento a Galileo Galilei: a una prima fase, in cui i confini stessi di questo lessico sono molto fluidi come sono fluide le tradizioni testuali che tramandano le nozioni scientifiche, fa seguito – a partire dal Quattrocento – una sempre maggiore codificazione di forme testuali e lessici specialistici. I contributi raccolti attraversano questi secoli privilegiando di volta in volta un taglio filologico, letterario o linguistico, focalizzandosi su diversi aspetti della produzione scientifica: dalla formazione delle parole al rapporto con la lingua materna, dall’uso del comico per la divulgazione scientifica alla polemica sui margini di libri, da percorsi in lessici settoriali e forme specifiche (architettura, arte, mascalcia, medicina) all’analisi dell’uso della poesia come veicolo comunicativo. Il dato che accomuna tutti i saggi è la magmatica polimorfia del volgare prima e dell’italiano della scienza dopo, segno che l’affermazione e lo sviluppo della scienza passano necessariamente attraverso l’affermazione e lo sviluppo di una lingua per dire la scienza.