Libri di Giovanni Sato
La via e i relitti
Giovanni Sato
Libro: Libro rilegato
editore: CLEUP
anno edizione: 2024
pagine: 128
Lungo la via non mancano i relitti, siano essi oggetti apparentemente inanimati, tronchi spezzati distesi sulla spiaggia d’inverno, oppure persone, che hanno perduto l’orientamento e non trovano più la “via” verso casa, perché trafitti dalla vita, dal dolore, dalla mancanza, dalle malattie, dagli errori, dalle ingiustizie, dal vuoto. E nessuno di solito li considera, nemmeno li guarda e non si ferma per dare aiuto: “Nessuno si cura dei relitti/ che nella marina stanno/coperti d’alghe e di conchiglie. / Nessuno si cura mai di chi/ cade lungo la via del giorno/ e lì lo lascia senza guardare”. Ma i relitti sono ancora vita e da essi può scaturire una inimmaginabile energia: basta ri-abilitare il loro ed il nostro cuore per “vedere”, oltre le bassezze delle cose e far scorrere l’infinito in esse e su di noi. Infinito che è sempre presente nell’anima del mondo. Perché il relitto sa che “la bellezza d’anima non ruìna” e gli “immoti” possono riprendere vita: “Oh splendido mareggiare/ che porti qui dagli infiniti/ la prova d’ogni perfetto amore.” E il cammino nella via è ricco di impronte, di orme che cercano la Verità: “I relitti, anime foglia, passaggi d’anima”.
Geografia interiore
Giovanni Sato
Libro
editore: Biblioteca dei Leoni
anno edizione: 2014
pagine: 128
Il realismo della luce. Poesie
Giovanni Sato
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2010
pagine: 80
Trenta fotografi del Fotoclub Padova hanno donato a Giovanni Sato una loro fotografia, che il poeta-fotografo ha tradotto in poesia. L'incipit che ha dato inizio al Realismo della Luce non è stata la ricerca di un tema preciso, ma un ispirarsi alla fotografia più varia per dare parola all'immagine. Quindi poesia ispirata dalle fotografie: dal ritratto di strada al paesaggio, dal mare in tempesta alla torre del castello attraversata da luci variopinte, dalla corsa sulla spiaggia con effetti di mosso, ai bambini che guardano il volo dei gabbiani. Lo sguardo dell'obiettivo vuol essere un frammento del mondo tradotto in poesia, che a sua volta per Giovanni Sato si trasforma in frammento di emozione. Le immagini diventano un arcobaleno di versi: la foto della ragazza attraverso la vetrina di un negozio, la prima ad ispirare la raccolta, diventa l'inizio di un percorso nel mondo della metrica e del ritmo, della metafora e dell'emozione. La poesia attraverso la metafora trasforma l'oggetto mentre la fotografia, che ferma l'istante, viene trasformata nella voce dell'anima che quell'immagine ispira. E le poesie escono dal nascondiglio segreto, dove le parole prendono forma e diventano immagini esse stesse, sorelle della fotografia, fermo-immagini del cuore.
Vibrazioni di luce
Giovanni Sato
Libro: Libro in brossura
editore: Panda Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 80
"Nel titolo esiste un'affinità, anzi un percorso. Dalle intonazioni, e quindi il suono, alla luce, elemento primario della fisica; le vibrazioni indicano movimento nella continuità-fissità di un principio. Per affrontare un'opera di questo tipo vi sono due linee fondamentali: la forma e l'espressione, che unite creano lo stile. Ma la parola ha una facoltà pressoché unica nel campo delle arti, poiché comunica anche il pensiero. Sulla parte formale non mi soffermo più di tanto, Sato conosce i ferri del mestiere (metrica) e li utilizza con quelle finalità che portano al contenuto dei testi. Di fronte a tanta poesia che oggidì si produce, deprivata di qualsiasi rapporto formale e svolta in modo istintivo e spesso corrivo, qui c'è attenzione al timbro, alla versificazione intesa come struttura, libera fin che si vuole, ma in grado di conferire armonia e coerenza all'insieme".
Percezioni
Giovanni Sato
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2011
pagine: 116
In "Percezioni" la poesia diventa immagine. Di per sé la poesia può evocare immagini, ma in questo caso i versi hanno ispirato immagini fotografiche. Potremo parlare di foto-poesie perché il poeta ha proposto le poesie ai fotografi e questi da esse hanno tratto ispirazione producendo un'immagine che rispecchiasse il loro sentire profondo, nella ricerca di un'inquadratura che fosse essa stessa poesia. Le poesie sono accomunate da un tema comune, la percezione. Ecco allora Luce, La zona d'ombra, Limite, Al buio, Nel mezzo delle cose, Alberità, Raggio, Ipovisione, Il tocco dell'alba, Le orme dell'anima, Contrasto, Metamorfosi. La percezione riguarda tutti gli aspetti della nostra vita ed è il risultato di uno stimolo che arrivando ai nostri organi di senso subisce una complessa elaborazione da parte dei neuroni finché diventa percepito cioè viene rappresentato a livello corticale e viene quindi percepito.
Canzoni nel mezzo dell'amore
Giovanni Sato
Libro: Libro in brossura
editore: Panda Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 46
La trasparenza dell'ombra
Giovanni Sato
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2013
pagine: 180
L'ombra ha in ogni epoca suggestionato gli artisti: la sua molteplicità e la proprietà di rivelarsi in aspetti diversi la dividono dall'oscurità. Giovanni Sato riporta su un piano ulteriore la sua ricerca poetica, svelando le infinite possibilità - di senso, di figura e simbolo - che l'ombra contiene. In quest'opera l'ombra si è avvalsa della fotografia per "mostrare" tutta la propria interiorità, la capacità di essere sempre presente seppure quasi non vista o ignorata, "sorella della luce": un gruppo di studio formato da sedici fotografi del Fotoclub Padova si è ispirato alle poesie estrapolando dall'ombra "disegni di luce" con inquadrature che invece che consolidare l'esistente hanno cercato di farne "trasparire" l'interiorità. L'ombra come immagine diventa il segno di una visibilità che sfiora o, meglio ancora, assume presenza e identità. L'ombra come forma breve ma duratura, inestinguibile, in quanto riproduce e alimenta altre forme e altre ombre.
La solitudine del cielo
Giovanni Sato
Libro
editore: Biblioteca dei Leoni
anno edizione: 2015
pagine: 224
In questa raccolta poetica, i versi ricostruiscono la storia involontaria, l'unica vera Storia in cui ogni singolo individuo (con i suoi affetti e le sue ossessioni, i suoi slanci e le sue ricadute, i suoi sogni e i suoi nodi irrisolti) possa e voglia riconoscersi e che è Storia anche di ogni paesaggio che attraversa la strada degli uomini, cioè di ciascuna parte della natura. Di questa realtà Sato è un cantore mosso da un'inquietudine nervosa che lo spinge appunto a cercare senza riposo le ragioni dell'autenticità. Il tutto espresso, con particolare leggerezza e fluidità, in una lingua reinterpretata con intonazioni personali che danno al verso la misura di un racconto.
Le metamorfosi del cuore
Giovanni Sato
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dei Leoni
anno edizione: 2017
pagine: 223
Il discorso dell'amore copre un percorso noto e ricorrente: la dichiarazione, il disagio, la gelosia, l'incontro, l'attesa, la tenerezza, la passione, l'io-ti- amo, l'esclusiva. Ma, proprio perché ci si muove in un territorio usuale, la reinterpretazione del poeta si affida in misura inversamente proporzionale all'originalità della pronuncia oltre che all'incisività espressiva. E appunto il caso di questo canzoniere d'amore di Giovanni Sato dal titolo subito significativo “Le metamorfosi del cuore”. E, in presenza degli sconfinamenti dissennati e maniacali dell'amore, ecco subito l'opportunità di evocare in scena giusti talismani. Perché la superstizione rientra di diritto tra le pratiche del gioco amoroso e servono "oggetti" (quelli dell'amato, naturalmente) ai quali attribuire il potere magico di tener lontani mali o pericoli. Non c'è innamoramento, infatti, che non si trascini dietro una sana volontà scaramantica. Con una bravura istintiva, Giovanni Sato riesce a muoversi ardito e arguto in mezzo ai mille trabocchetti dell'eterna vicenda amorosa, riconsegnandone al lettore un attraversamento personale, del tutto inedito, perfino sorprendente e, in ogni caso, inaspettato. Nel giro breve di qualche verso, di qualche strofa al massimo e nella forma inquietante della poesia che tutto evoca e disperde. All'amata assente, l'autore fa continuamente il discorso della sua assenza. L'altra è assente come referente e presente come allocutrice: ne deriva il carattere angosciato e angosciante del tempo "presente", che è il tempo vero dell'amore (e del delirio amoroso). Il discorso amoroso, nella pratica corrente, è tutto immerso negli stupori e nelle difficoltà delle differenze, ma può essere catastrofico, confuso, puerilmente sentimentale, ripetitivo e contraddittorio. L'abilità del poeta che intenda "ricostituirlo" in un testo autonomo (la così detta "poesia d'amore" di universale aspirazione) sta nella capacità di selezione, di setaccio, di strutturazione. Contano, allora, il tono e la tinta, le minime sfumature. Anche qui, la bravura di Giovanni Sato si dimostra vincente.