Libri di Giovanni Invitto
Totò. Tocchi e ritocchi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Raggio Verde
anno edizione: 2017
pagine: 160
In occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Totò e in collaborazione con il Festival del Cinema Europeo di Lecce la casa editrice Il Raggio Verde intende rendere omaggio alla figura umana e artistica del Principe Antonio de Curtis pubblicando una nuova edizione del libro “Totò. Tocchi e ritocchi” impreziosita dal testo di Valerio Caprara Università degli studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa” e dalla testimonianza dell’attore Carlo Croccolo. A questi preziosi contributi si aggiunge l’introduzione di Elena Alessandra Anticoli de Curtis. Il volume “Totò. Tocchi e ritocchi” pubblica alcune tra le relazioni più significative del Convegno sulla figura di Totò, svoltosi a Santa Margherita Ligure, nell’autunno del 2007, promosso dal Centro Internazionale di Studi Italiani dell’Università degli Studi di Genova. Esse riguardano i testi di Ferruccio Bertini, Dino Cofrancesco, che era anche promotore e coordinatore dell’iniziativa, Marisa Forcina, Giovanni Invitto, Michela Nacci, Peppino Ortoleva. In più i testi di Antonietta Fulvio, giornalista ed editore, e di Liliana De Maria Firma il progetto grafico e le illustrazioni il maestro Giancarlo Montelli
L'occhio tecnologico. I filosofi e il cinema
Giovanni Invitto
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2004
pagine: 237
Dalla sua nascita a oggi il cinema si è spesso ispirato alla filosofia. Ma altrettanto ricco è il rapporto inverso, quello per cui è la filosofia a prendere lo spunto dalla grande e fantastica fabbrica delle immagini. Il libro approfondisce i due lati di questa interessante relazione. Da Aristotele a Merleau-Ponty la filosofia ha sempre riflettuto su un'esperienza apparentemente semplice come quella del vedere. Ma le domande sono tante, soprattutto quando la tecnologia ci permette letteralmente di inventare nuove immagini e nuovi modi di vedere. Il volume è un percorso a tutto tondo su questi temi.
Merleau-Ponty e la filosofia come vigilanza
Giovanni Invitto
Libro
editore: Milella
anno edizione: 1981
pagine: 232
Scienza, etica, politica. Saggi sulla filosofia italiana contemporanea
Giovanni Invitto
Libro
editore: Milella
anno edizione: 1988
pagine: 187
Sartre. Dal «gioco dell'essere» al lavoro ermeneutico
Giovanni Invitto
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2005
pagine: 176
Il contadino l'uomo il filosofo. Forme del sapere
Giovanni Invitto
Libro: Libro in brossura
editore: Milella
anno edizione: 2015
pagine: 176
In questo volume si troveranno temi disparati, quasi un patchwork filosofico. Però sicuramente questo avviene per un modo di intendere la filosofia, come rilevazione o attribuzione di senso agli eventi della condizione esistenziale. Certamente questo libro non nasce come uno studio monotematico, ma come tentativo di dimostrare che la filosofia non è sistema e sapere bloccato, ma è atteggiamento che riflette sui fenomeni umani e della cultura umana per cogliere il nocciolo di senso o, eventualmente, di non senso in essi presente.
Fra Sartre e Wojtyla. Saggi su fenomenologie ed esistenze
Giovanni Invitto
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2007
pagine: 203
Perché si avverte il bisogno di parlare ancora di fenomenologia? La fenomenologia, dopo un secolo di fasti, sembra essere messa in crisi come fosse un sapere datato. La fenomenologia dopo Husserl, però, potrebbe essere permanentemente attiva per la sua riflessione sull'esistenza, per l'ermeneutica che ne è scaturita, per la narratologia descrittiva che ne è stata la naturale e più interessante conseguenza. Questo vale non solo per autori ormai classici e inseriti di diritto nella storia del pensiero del Novecento, come Sartre e Merleau-Ponty, ma vale anche per una costola significativa della nostra cultura come la filosofia femminile che si chiama anche pensiero della differenza sessuale o di genere. Di Karol Wojtyla rimarrà certamente più impresso il ruolo nella chiesa cattolica rispetto al suo laboratorio filosofico-fenomenologico attivo sino al 1978, anno del pontificato. Il testo accosta il suo nome a quello di Sartre, proprio per significare come dalla stessa matrice fenomenologica siano nati pensieri divergenti: quello del francese che ha elaborato un'ontologia del Nulla e quello del polacco che ha coniugato la fenomenologia militante con la cultura carmelitana di Teresa d'Avila e di Giovanni della Croce.
Idee e schermi bianchi. Filosofia e cinema tra il mito e il falso
Giovanni Invitto
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2007
pagine: 176
Questa pubblicazione si inserisce nel confronto-disputa, di forte attualità, tra cinema e filosofia. Il volume procede prevalentemente tra due piste di lettura trasversali: quella del "mito" e quella del "falso". Il testo esamina la valenza filosofica, implicita o dichiarata, di film, sceneggiature, registi e intercala il tutto con riferimenti a radici ed echi filosofici. Si troveranno, quindi, riflessioni su Sartre e il cinema americano, sul neorealismo, sulle figure di Aracne e dell'Anticristo nella filmografia occidentale. Sono presenti anche saggi su Dr. Jekyll e Mr. Hyde nel tempo del muto, su Ingmar Bergman e Dreyer, su Bertolucci e il suo "Ultimo tango a Parigi". In appendice, un contributo sull'attore-cantante Domenico Modugno e la sua sicilianità "autofalsificata".