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Libri di Giovanni Careri

Ebrei e cristiani nella Cappella Sistina

Ebrei e cristiani nella Cappella Sistina

Giovanni Careri

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 304

Negli affreschi sistini numerose scene o figure della storia del popolo ebraico sono presentate come origine, o prefigurazione, della storia cristiana aperta dall'Incarnazione. Il ciclo degli Antenati di Cristo, dipinto sulle lunette e sulle vele della volta, svolge un ruolo essenziale nel connettere le due «età»: l'enumerazione dei patriarchi e dei re della stirpe di Abramo si conclude, in accordo con la genealogia proposta nel Vangelo di Matteo, col nome di Giuseppe, marito di Maria e padre di Gesù. La tradizione iconografica presentava solitamente questi patriarchi come venerabili figure maschili accompagnate dai loro discendenti; Michelangelo stravolge radicalmente le consuetudini figurative accostando, nelle lunette della Sistina, ai nomi degli antenati una straordinaria serie di famiglie immerse nella vita quotidiana: donne che accudiscono i loro bambini o intente ai lavori domestici, vecchi padri pensierosi o addormentati, personaggi erranti, uomini e donne in attesa.
28,00

Envols d'amour. Le Bernin: montage des arts et devotion baroque

Envols d'amour. Le Bernin: montage des arts et devotion baroque

Giovanni Careri

Libro: Libro in brossura

editore: Éditions Mimésis

anno edizione: 2018

pagine: 261

Prefazione di Damisch d'Hubert.
26,00

Voli d'amore. Architettura, pittura e scultura nel «Bel composto» di Bernini

Voli d'amore. Architettura, pittura e scultura nel «Bel composto» di Bernini

Giovanni Careri

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2017

pagine: 184

Il libro analizza tre opere multimediali di Gian Lorenzo Bernini, due cappelle e un altare maggiore. La questione trattata è quella del 'montaggio' di architettura, pittura e scultura in un insieme organico che Bernini ha chiamato «bel composto». Dal punto di vista teorico, la proposta più importante è quella che si propone di modellizzare l'inclusione dello spettatore tramite alcuni dispositivi innestati sull'operazione di rimontaggio tra registri espressivi eterogenei per la natura del loro medium o per il livello (narrativo, concettuale, materico). Il paradigma operativo principale è quello del "montaggio patetico" elaborato da Sergej Éjzenstejn. Il libro si presenta come un contributo allo studio del barocco ma presenta anche notevoli elementi di risonanza con le problematiche attuali dell'arte contemporanea (le installazioni) e del cinema.
18,00

Hubert Damisch, l'art au travail

Hubert Damisch, l'art au travail

Giovanni Careri, Georges Didi-Huberman

Libro: Libro in brossura

editore: Éditions Mimésis

anno edizione: 2016

pagine: 259

26,00

L'histoire de l'art depuis Walter Benjamin

L'histoire de l'art depuis Walter Benjamin

Giovanni Careri, Georges Didi-Huberman

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2015

pagine: 209

18,00

Il barocco nel mondo

Il barocco nel mondo

Giovanni Careri, Ferrante Ferranti

Libro: Libro rilegato

editore: Le Lettere

anno edizione: 2002

pagine: 247

Da Roma a Würzburg e dall'Andalusia all'America Latina, l'arte barocca è il primo fenomeno artistico di portata mondiale. Veicolo delle idee della Chiesa cattolica e dell'assolutismo politico, ha saputo inventare forme nuove, capaci di resistere nel tempo e nello spazio, adattandosi a condizioni storiche, politiche e geografiche molto diverse.
72,00

Caravaggio. La fabbrica dello spettatore

Caravaggio. La fabbrica dello spettatore

Giovanni Careri

Libro: Libro rilegato

editore: Jaca Book

anno edizione: 2017

pagine: 384

Michelangelo Mcrisi, detto il Caravaggio (1571- 1610), è una figura fondamentale nella storia dell'arte, un precursore della modernità. Al pittore lombardo, il cui realismo spinse Poussin ad affermare che era nato per «distruggere la pittura», si deve una svolta stilistica decisiva, persino rivoluzionaria, tra i secoli XVI e XVII. Apprezzato per la fedeltà al reale e per l'inedita intensità della luce, l'artista ha operato una profonda riflessione sui dispositivi interni al quadro e sulle sue strategie di interpellazione dello spettatore. Questo libro esplora da vicino la rivoluzione caravaggesca, attraverso i molteplici «specchi» con i quali questo straordinario pittore continua a metterei a confronto. Se lo specchio è l'oggetto di riflessione utilizzato materialmente nei primi autoritratti, nel corso della sua carriera Caravaggio lavora soprattutto sulle diverse forme di riflessività. L'immagine di sé diviene così un luogo di sperimentazione che fa dell'altro uno specchio rivelatore: il travestimento mitologico (da Bacco a Narciso, passando per Medusa), l'alterità culturale o il contrasto dci generi sono tutte espressioni di questa ricerca. Senza limitarsi a seguire il filo della sola biografia di Caravaggio o la vicenda storiografica delle sue opere, Careri rivolge uno sguardo ravvicinato ai singoli quadri come luoghi in cui si esercita un vero e proprio pensiero visivo, non solo attraverso ciò che essi rappresentano, ma per come essi presentano i loro soggetti. La gestualità dei personaggi, i loro sguardi, la luce e le forme propriamente sensibili della pittura fanno dci quadri di Caravaggio altrettanti inviti a farsi somiglianti al Cristo, chiamando il devoto a «conformarsi», per usare le parole di san Paolo. Nell'opera di Caravaggio lo spettatore diviene così il fulcro di un coinvolgimento affettivo, cognitivo e sensibile sino ad allora inedito nella storia della pittura: il quadro non è solo oggetto di visione, ma fabbrica dello spettatore, di forme del guardare, del sapere e del sentire.
150,00

La fabbrica degli affetti. La Gerusalemme liberata dai Carracci a Tiepolo

La fabbrica degli affetti. La Gerusalemme liberata dai Carracci a Tiepolo

Giovanni Careri

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2010

pagine: 251

Armida si protende su Rinaldo armata di un lungo coltello. Lo odia, lo vuole uccidere. Cupido le trattiene il braccio, ma la mano sinistra della maga è abbandonata su quella dell'eroe addormentato, in un contatto che già la rende innamorata. Il blu e il rosso fendono la scena. Due passioni contrarie narrate da Torquato Tasso, raffigurate da Nicolas Poussin - attraversano la tela. La "Gerusalemme liberata" è il repertorio privilegiato degli affetti, a cui hanno attinto pittura, musica, danza, teatro in tutta Europa, a partire dal XVI secolo. Più che all'azione narrata, i pittori hanno rivolto l'attenzione alle complesse dinamiche passionali che il capolavoro tassiano racchiude in immagini letterarie e vi hanno colto i dispositivi di configurazione del nuovo affetto profano contrapposto all'affectum devotionis dei testi sacri. "La fabbrica degli affetti" indaga ciò che transita fra la parola poetica e le più interessanti opere che con essa hanno dialogato. Condensati in formule visive affiorano temi attuali come la contaminazione tra identità maschile e femminile, tra amore e guerra; il confronto tra le culture, tra violenza, conversione religiosa e presa di somiglianza con l'altro; l'esitazione dell'eroe moderno tra l'arena passionale e mondana della corte e il locus amoenus al riparo dalle passioni. E le sorprendenti implicazioni politiche dell'arte con i riti di corte e con tutte quelle pratiche attraverso cui il potere si costruisce e rafforza.
19,00

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