Libri di Giorgio Gattei
Introduzione ai «Principi» di Ricardo
Piero Sraffa
Libro: Libro in brossura
editore: goWare
anno edizione: 2020
pagine: 166
In questo piccolo grande classico Piero Sraffa opera una riconsiderazione radicale del pensiero di David Ricardo, uno dei padri della scienza economica moderna. Lo sottrae al liquidazionismo della tradizione neoclassica e dimostra la superiorità del suo approccio analitico. Sraffa riporta alla luce alcuni concetti fondanti del pensiero ricardiano come il «sovrappiù», il «reddito» e la «misura invariabile del valore». In questa filologicamente impeccabile Introduzione ai «Principi» di Ricardo, l’economista torinese di Cambridge traccia i lineamenti della sua opera più importante e seminale, la Produzione di merci a mezzo di merci, 128 pagine tra le più cruciali del pensiero economico moderno. La «merce-tipo» di Produzione di merci è infatti anticipata in questa Introduzione e fornisce una soluzione all’insoluto ricardiano della «misura invariabile del valore». Un ampio e accurato saggio di Giorgio Gattei sul concetto di profitto completa degnamente questa riproposizione editoriale a 40 anni dalla sua uscita in lingua italiana.
Il cerchio di gesso. Antologia (1977-1979)
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2018
pagine: 310
Il cerchio di gesso è il segno che gli inquirenti tracciano, dopo una sparatoria, intorno ai fori prodotti dai proiettili. Un cerchio di gesso delimitò, su un muro della via Mascarella a Bologna, i fori causati dai colpi esplosi dalle forze dell'ordine che la mattina dell'11 marzo 1977 uccisero lo studente Francesco Lorusso, provocando la rivolta di migliaia di giovani, alla quale seguì una pesante repressione. «Il Cerchio di gesso» è il titolo che un gruppo di intellettuali provenienti da esperienze politiche e culturali diverse, ma accomunati da un atteggiamento critico verso la politica di compromesso storico e di unità nazionale, volle dare ad una rivista il cui primo numero apparve qualche mese dopo, nel giugno del 1977. «Il Cerchio di gesso» volle essere una voce indipendente, che dissentiva dalla politica e dalla cultura egemone per ricercare nuovi criteri di lettura della realtà.
Economisti in equilibrio
Giorgio Gattei
Libro
editore: Ogni Uomo è Tutti Gli Uomini
anno edizione: 2013
pagine: 160
Dura la vita dell'equilibrio economico! Costruito pazientemente sul finire dell'Ottocento dapprima come tanti equilibri "parziali" (A. Marshall) e poi come equilibrio "unico e generale" (L. Walras), nel corso del Novecento esso è stato complicato soprattutto da J. Schumpeter (all'equilibrio si ritorna, ma dopo lo squilibrio d'innovazione) e da J.M. Keynes (c'è sempre il rischio di precipitare nell'equilibrio di sottoccupazione). Perché l'equilibrio economico non è uno "stato di fatto" raggiunto spontaneamente dal gioco della domanda e dell'offerta, ma un obiettivo di politica economica perseguibile con l'azione congiunta della "mano visibile" dello Stato e della "mano invisibile" del mercato. Ma, quando c.è, segue almeno la quiete? Niente affatto, perché allora si rivela (P. Sraffa) che esso mantiene al proprio interno la contraddizione distributiva del salario al profitto che si risolve soltanto con una "chiusura" politica ad opera del soggetto economico più forte, che non sono i salariati (come un tempo si era pensato) e nemmeno i padroni (come si potrebbe credere), bensì la finanza, unico garante dell'equilibrio d'innovazione, dell'equilibrio d'occupazione, dell'equilibrio di ripartizione del reddito.
Era il 1992
Giorgio Gattei, Massimo Roccati
Libro
editore: Ogni Uomo è Tutti Gli Uomini
anno edizione: 2012
pagine: 44
La grande guerra dei rating
Giorgio Gattei
Libro
editore: Ogni Uomo è Tutti Gli Uomini
anno edizione: 2012
pagine: 44
Storia del valore-lavoro
Giorgio Gattei
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2011
pagine: VII-127
Gli economisti hanno da sempre distinto il prezzo corrente di mercato, ossia quanto costa comprare una merce, dal suo valore, che è quanto costa invece produrla. Ma come si determina il valore? Il libro ricostruisce la genesi dell'idea del valore negli economisti pre-classici (Petty, Cantillon e Quesnay) per passare poi alla sua formulazione compiuta come teoria del valore-lavoro in Adam Smith e David Ricardo. Ed il profitto dei capitalisti non è altro che il pluslavoro dei salariati - è stata la scandalosa postilla di Karl Marx, che però ha dovuto ammettere che la solidità della relazione valore-lavoro entra in sofferenza non appena nella produzione subentra anche un solo bene-capitale. E che sofferenza, se Piero Sraffa ha potuto infine dimostrare che in questo caso non è più possibile ricondurre senza residui il valore della merce al lavoro (sia di ieri che di oggi) che è servito per produrla! Che con Sraffa la teoria del valore-lavoro tocchi perciò il suo termine? Niente affatto, perché proprio a partire dalla lezione sraffiana può ripartirne la conferma come teoria del neovalore-lavoro "vivo", così che il profitto torna ad essere pluslavoro e perfino il saggio del profitto ritrova la propria "legge" di caduta al crescere dell'accumulazione purché riferita al saggio "massimo" invece che al saggio generale.